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Da Carpaccio a Canaletto
La mostra consentirà di ammirare cinquanta capolavori, per la prima volta esposti in Italia, databili tra il Trecento e l’Ottocento, quasi tutti fino ad oggi ignoti alla critica.
Comunicato stampa
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Organizzata dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Bologna con il generoso sostegno di Unicredit Banca, la mostra consentirà di ammirare cinquanta capolavori, per la prima volta esposti in Italia, databili tra il Trecento e l’Ottocento, quasi tutti fino ad oggi ignoti alla critica.
Le opere sono state scelte tra le 200 che costituiscono la collezione di maestri Italiani del Museo Nazionale di Belgrado, il più importante della Serbia e di tutta l’area balcanica.
L’esposizione, accolta nella Sala delle Belle Arti della Pinacoteca, costituisce il più recente momento dello scambio culturale che ha visto particolarmente attiva Bologna nel corso dell’ultimo decennio.
La parte più rilevante della collezione è costituita da opere di scuola veneta: dai maestri del Trecento, a Carpaccio, Tintoretto, Bassano fino ai grandi vedutisti: come Canaletto, Guardi e Marieschi. Non mancano opere emiliane, tra cui un Bagnacavallo e un Creti, lombarde e toscane con Giovanni di Paolo, Paolo di Giovanni Fei, Spinello Aretino e romane con qualche ‘puntata’ a Napoli, Genova, e in altri centri della penisola.
La mostra sarà un’affascinante scoperta di dipinti per lo più sconosciuti non solo al grande pubblico ma anche agli studiosi. La loro presenza in diversi luoghi d’Italia – percorsi di una rotta adriatica che suggerisce e ripropone le vie di antichi storici scambi - ricostruisce un inedito itinerario della nostra arte e, nel contempo, rappresenta un interessante momento di apertura e collaborazione positiva con la società civile e con l’ambiente culturale di una terra a lungo isolata.
L’iniziativa è promossa del Ministero della Cultura della Repubblica di Serbia e del Museo di Belgrado, con l’appoggio delle due Ambasciate – quella d’Italia a Belgrado e quella di Jugoslavia a Roma.
Per parte italiana il Ministero degli Affari Esteri ha concesso il suo patrocino all’iniziativa e la collaborazione da parte della Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale.
La mostra si avvale del contributo della Provincia di Bologna e della collaborazione della Regione Emilia-Romagna.
Il Coordinamento organizzativo è a cura di Ingegneria per la Cultura.
Le opere sono state scelte tra le 200 che costituiscono la collezione di maestri Italiani del Museo Nazionale di Belgrado, il più importante della Serbia e di tutta l’area balcanica.
L’esposizione, accolta nella Sala delle Belle Arti della Pinacoteca, costituisce il più recente momento dello scambio culturale che ha visto particolarmente attiva Bologna nel corso dell’ultimo decennio.
La parte più rilevante della collezione è costituita da opere di scuola veneta: dai maestri del Trecento, a Carpaccio, Tintoretto, Bassano fino ai grandi vedutisti: come Canaletto, Guardi e Marieschi. Non mancano opere emiliane, tra cui un Bagnacavallo e un Creti, lombarde e toscane con Giovanni di Paolo, Paolo di Giovanni Fei, Spinello Aretino e romane con qualche ‘puntata’ a Napoli, Genova, e in altri centri della penisola.
La mostra sarà un’affascinante scoperta di dipinti per lo più sconosciuti non solo al grande pubblico ma anche agli studiosi. La loro presenza in diversi luoghi d’Italia – percorsi di una rotta adriatica che suggerisce e ripropone le vie di antichi storici scambi - ricostruisce un inedito itinerario della nostra arte e, nel contempo, rappresenta un interessante momento di apertura e collaborazione positiva con la società civile e con l’ambiente culturale di una terra a lungo isolata.
L’iniziativa è promossa del Ministero della Cultura della Repubblica di Serbia e del Museo di Belgrado, con l’appoggio delle due Ambasciate – quella d’Italia a Belgrado e quella di Jugoslavia a Roma.
Per parte italiana il Ministero degli Affari Esteri ha concesso il suo patrocino all’iniziativa e la collaborazione da parte della Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale.
La mostra si avvale del contributo della Provincia di Bologna e della collaborazione della Regione Emilia-Romagna.
Il Coordinamento organizzativo è a cura di Ingegneria per la Cultura.
27
novembre 2004
Da Carpaccio a Canaletto
Dal 27 novembre 2004 al 13 febbraio 2005
arte antica
Location
PINACOTECA NAZIONALE DI BOLOGNA
Bologna, Via Delle Belle Arti, 56, (Bologna)
Bologna, Via Delle Belle Arti, 56, (Bologna)
Biglietti
L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto della Pinacotec
Intero € 7,00
Ridotto € 3,50 – per cittadini UE tra i 18 e i 25 anni
Gratuito per cittadini UE minori di 18 anni e maggiori di 65 anni
Orario di apertura
da martedì a domenica 9.00-19.00
Lunedì chiuso
Vernissage
27 Novembre 2004, ore 17.00
Editore
MARSILIO
Autore