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Da De Chirico a Warhol, viaggio nel ’900 tra deserti e selve
50 tele dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea
Comunicato stampa
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“Da De Chirico a Warhol, viaggio nel ’900 tra deserti e selve”, è il titolo della nuova mostra promossa dalla Fondazione Varrone, che si è aperta lo scorso 3 Marzo per concludersi il 6 Maggio. Le 50 tele dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea sono esposte presso le sale espositive di Palazzo Potenziani, in via Crispolti 24. Sono presenti alcune opere molto prestigiose di De Chirico, alcuni lavori tra i più importanti dell’ultimo periodo creativo di Andy Warhol e opere di Gianni Dova, Enrico Baj, Roberto Crippa, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Fulvia Levi Bianchi, Victor Vasarelj, Francois Morrellet, Giulio Turcato, Pablo Picasso, Mimmo Rotella Valerio Adami, Ermanno Besozzi, Arnulf Rainer.
Il Presidente della Fondazione Varrone, Innocenzo de Sanctis, ha dichiarato: “Un’iniziativa, senz’altro innovativa per la città , tesa a richiamare l’attenzione sul modernismo pittorico del ‘900, attraverso l’immaginifico mondo di De Chirico ed il cammino artistico di Andy Warhol, che ha trasformato l’immagine pubblicitaria di quadri d’autore. Abbiamo registrato in pochi giorni oltre 2000 presenze, soprattutto da fuori provincia e sottolineo con piacere che sono venuti anche moltissimi giovani. Ci auguriamo che anche attraverso la cultura, il nostro territorio possa crescere sempre di più e farsi conoscere per le bellezze paesaggistico-architettoniche che custodisce ”.
La Fondazione Varrone ha incaricato la società “Arte Contemporanea Maiocchi”, per l’allestimento della mostra, curata sapientemente da Roberto Alberton che da oltre 30 anni si occupa di arte contemporanea, significative e prestigiose le sue collaborazioni con Bruno Corà, direttore del CAMEC, il Centro di arte moderna e contemporanea di La Spezia e con Achille Bonito Oliva, un critico d'arte che ha proposto un modello creativo della critica.
- “Non più dunque la potenza e la gloria della pittura antica, le luci e le ombre di Caravaggio e Rembrandt, i cieli tersi di Canaletto e neppure il turbinio dei colori impressionisti, la tela non è più specchio di memorie, quinta prospettica per la ricerca di celesti spazi o romantiche visioni, bensì tabula rasa, ove realizzare emblematiche rappresentazioni di uno spazio esistenziale. La tela lacerata, frantumata, distorta, resa deserta e al tempo stesso selva di linguaggi e segni, non più spazio prospettico, è solo un luogo della mente, metafisico schermo di proiezioni esistenziali “ – ha commentato Roberto Alberton.
Il Presidente della Fondazione Varrone, Innocenzo de Sanctis, ha dichiarato: “Un’iniziativa, senz’altro innovativa per la città , tesa a richiamare l’attenzione sul modernismo pittorico del ‘900, attraverso l’immaginifico mondo di De Chirico ed il cammino artistico di Andy Warhol, che ha trasformato l’immagine pubblicitaria di quadri d’autore. Abbiamo registrato in pochi giorni oltre 2000 presenze, soprattutto da fuori provincia e sottolineo con piacere che sono venuti anche moltissimi giovani. Ci auguriamo che anche attraverso la cultura, il nostro territorio possa crescere sempre di più e farsi conoscere per le bellezze paesaggistico-architettoniche che custodisce ”.
La Fondazione Varrone ha incaricato la società “Arte Contemporanea Maiocchi”, per l’allestimento della mostra, curata sapientemente da Roberto Alberton che da oltre 30 anni si occupa di arte contemporanea, significative e prestigiose le sue collaborazioni con Bruno Corà, direttore del CAMEC, il Centro di arte moderna e contemporanea di La Spezia e con Achille Bonito Oliva, un critico d'arte che ha proposto un modello creativo della critica.
- “Non più dunque la potenza e la gloria della pittura antica, le luci e le ombre di Caravaggio e Rembrandt, i cieli tersi di Canaletto e neppure il turbinio dei colori impressionisti, la tela non è più specchio di memorie, quinta prospettica per la ricerca di celesti spazi o romantiche visioni, bensì tabula rasa, ove realizzare emblematiche rappresentazioni di uno spazio esistenziale. La tela lacerata, frantumata, distorta, resa deserta e al tempo stesso selva di linguaggi e segni, non più spazio prospettico, è solo un luogo della mente, metafisico schermo di proiezioni esistenziali “ – ha commentato Roberto Alberton.
03
marzo 2007
Da De Chirico a Warhol, viaggio nel ’900 tra deserti e selve
Dal 03 marzo al 06 maggio 2007
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE VARRONE – PALAZZO POTENZIANI
Rieti, Via Dei Crispolti, 20, (Rieti)
Rieti, Via Dei Crispolti, 20, (Rieti)
Orario di apertura
martedì – venerdì 15 – 19 ( la mattina solo per gruppi organizzati su prenotazione)
sabato 10 – 22
domenica 10 – 20
Orari straordinari
Domenica 8 Aprile 15 – 19
Lunedì 9 Aprile 10 – 20
Mercoledì 25 Aprile 10 – 20
Martedì 1 Maggio 10 – 20
Autore
Curatore