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Da Giovanni De Min a Emilio Greco. Disegni del Museo d’Arte. Secoli XIX-XX
ricognizione scientifica dei circa 3000 disegni che, con le oltre ventimila stampe, costituiscono uno dei tesori del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe del Museo d’Arte
Comunicato stampa
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Con questa mostra e l’amplissimo catalogo ad essa collegato, i Civici Musei di Padova completano la ricognizione scientifica dei circa 3000 disegni che, con le oltre ventimila stampe, costituiscono uno dei tesori del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe del Museo d'Arte.
Come già è avvenuto nella precedente fortunata esposizione dedicata ai disegni più antichi e intitolata “Da Tintoretto a Bison”, anche in “Da Giovanni De Min a Emilio Greco” viene esposto il meglio del corpus di opere studiato e pubblicato. Così Franca Pellegrini, curatore del catalogo e responsabile del progetto scientifico della mostra, ha selezionato, tra i 1589 pezzi studiati, fotografati e in parte restaurati in questa nuova fase di lavoro, i 170 autentici capolavori destinati ad essere esposti nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee presso i Musei Civici agli Eremitani.
Si tratterà di una interessante sorpresa non solo per il pubblico ma anche per i cultori e gli esperti della materia, poiché la quasi totalità delle opere è inedita e viene per la prima volta esposta.
Come indica il titolo, questa nuova mostra è riservata alle opere dei secoli XIX e XX.
Particolarmente ricca è la raccolta di disegni dell’Ottocento. Agli inizi del secolo è la cultura napoleonica a prendere il sopravvento nelle accademie. Lo testimoniano, in mostra e nel catalogo generale, i disegni dei tanti artisti veneti ispirati all’asciutto rigore neoclassico e di quelli che, successivamente, furono mossi dal fuoco della passione romantica. Ampiamente documentati risultano i lavori dei più illustri decoratori della Padova dell’epoca, quali Giovanni De Min (1786-1859), Vincenzo Gazzotto (1807-1884), Ippolito Caffi (1809-1886), Augusto Caratti (1828-1900). Del primo, attivo insieme a Ippolito Caffi nella decorazione del Piano Nobile dello Stabilimento Pedrocchi, sono da ricordare tra le opere esposte la Scena medievale: un cavaliere fugge a cavallo portando con sé una fanciulla svenuta e il Compianto di Adamo ed Eva sul corpo di Abele. Dell'ultimo, il Museo d'Arte conserva un intero corpus di disegni al quale appartiene anche un cospicuo numero di straordinari bozzetti, tra cui si ricorda la bella serie dedicata a Saffo. Tra i fogli appartenenti al secolo XX si distinguono un numero consistente di opere dovute alla mano del pittore, ceramista, scultore, nonché architetto, Cesare Laurenti (1854-1936), protagonista del liberty a Padova e gli oltre centottanta disegni del padovano Tono Zancanaro, già trattati in una pubblicazione a lui interamente dedicata.
Tra gli artisti più significativi attivi a Padova nella prima metà del Novecento va segnalato Ubaldo Oppi (1889-1942), impegnato nella decorazione di un importante monumento cittadino, la Basilica di Sant'Antonio. Ad essa fanno riferimento i due grandi disegni dedicati a sant'Antonio e a san Francesco.
Il foglio intitolato Marina testimonia la presenza nella collezione di un'opera di mano di Emilio Greco (1913-1995). Nel volto femminile risalta quell'ideale perfezione classica che rispecchia la mediterranea serenità dello scultore catanese.
In linea con i tempi nuovi, nella raccolta e in mostra compare anche un nucleo di disegni di mano femminile: Luigia Ottoboni Papafava (1799-1836), Marie Damula Donado (sec. XVIII-XIX), Elisabetta Benato Beltrami (1812-1888), Adele Sartori Piovene (1834-1917) e Rosa Bortolan (1817-1892).
Questo importante patrimonio è abitualmente conservato presso Palazzo Zuckermann, all'interno del Gabinetto di Disegni e Stampe, che costituisce una delle maggiori sezioni del Museo d’Arte padovano. Le sue raccolte ammontano, come si diceva, a oltre venticinquemila stampe e circa tremila disegni. Se alla catalogazione dell'intera collezione di incisioni si sta ancora lavorando, la raccolta di disegni, quasi interamente sconosciuta agli stessi specialisti, trova ora la possibilità di essere resa nota nei due cataloghi, il primo dei quali accoglie circa seicento pezzi, il secondo, che vede la luce in concomitanza con la mostra, circa milleseicento, tutti corredati di documentazione fotografica. Rimangono per il momento esclusi da questa iniziativa il fondo jappelliano e quello Chevalier, particolarmente legati alla storia della città e delle sue vicende architettoniche. Essi saranno oggetto di singole monografie con relative esposizioni.
Intorno al patrimonio grafico conservato presso il Gabinetto si è sviluppata, soprattutto negli ultimi anni, un’intensa attività di ricerca nella prospettiva di una sistematica catalogazione. L’adozione di una metodologia rigorosamente scientifica nell’opera di schedatura critico - filologica sta alla base dei due cataloghi di disegni, che si propongono come prezioso strumento di lavoro per quanti frequentano questo campo degli studi. L’impresa è stata preceduta dall’adozione di provvedimenti conservativi e conoscitivi urgenti e inderogabili, quali la riproduzione fotografica di tutto il materiale, la climatizzazione dei locali che ospitano il Gabinetto di Disegni e Stampe e l’acquisizione di speciali contenitori idonei ad accogliere il materiale cartaceo.
La mostra è promossa dal Comune di Padova, Assessorato ai Musei, Politiche Culturali e Spettacolo - Musei Civici e diretta da Davide Banzato e Franca Pellegrini. Progetto scientifico e catalogo sono a cura di Franca Pellegrini.
Come in altre iniziative volte al recupero e alla valorizzazione del patrimonio civico, Fischer Italia offre il suo determinante sostegno a questa mostra. La realizzazione del catalogo è stata possibile grazie al contributo della Regione del Veneto.
Come già è avvenuto nella precedente fortunata esposizione dedicata ai disegni più antichi e intitolata “Da Tintoretto a Bison”, anche in “Da Giovanni De Min a Emilio Greco” viene esposto il meglio del corpus di opere studiato e pubblicato. Così Franca Pellegrini, curatore del catalogo e responsabile del progetto scientifico della mostra, ha selezionato, tra i 1589 pezzi studiati, fotografati e in parte restaurati in questa nuova fase di lavoro, i 170 autentici capolavori destinati ad essere esposti nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee presso i Musei Civici agli Eremitani.
Si tratterà di una interessante sorpresa non solo per il pubblico ma anche per i cultori e gli esperti della materia, poiché la quasi totalità delle opere è inedita e viene per la prima volta esposta.
Come indica il titolo, questa nuova mostra è riservata alle opere dei secoli XIX e XX.
Particolarmente ricca è la raccolta di disegni dell’Ottocento. Agli inizi del secolo è la cultura napoleonica a prendere il sopravvento nelle accademie. Lo testimoniano, in mostra e nel catalogo generale, i disegni dei tanti artisti veneti ispirati all’asciutto rigore neoclassico e di quelli che, successivamente, furono mossi dal fuoco della passione romantica. Ampiamente documentati risultano i lavori dei più illustri decoratori della Padova dell’epoca, quali Giovanni De Min (1786-1859), Vincenzo Gazzotto (1807-1884), Ippolito Caffi (1809-1886), Augusto Caratti (1828-1900). Del primo, attivo insieme a Ippolito Caffi nella decorazione del Piano Nobile dello Stabilimento Pedrocchi, sono da ricordare tra le opere esposte la Scena medievale: un cavaliere fugge a cavallo portando con sé una fanciulla svenuta e il Compianto di Adamo ed Eva sul corpo di Abele. Dell'ultimo, il Museo d'Arte conserva un intero corpus di disegni al quale appartiene anche un cospicuo numero di straordinari bozzetti, tra cui si ricorda la bella serie dedicata a Saffo. Tra i fogli appartenenti al secolo XX si distinguono un numero consistente di opere dovute alla mano del pittore, ceramista, scultore, nonché architetto, Cesare Laurenti (1854-1936), protagonista del liberty a Padova e gli oltre centottanta disegni del padovano Tono Zancanaro, già trattati in una pubblicazione a lui interamente dedicata.
Tra gli artisti più significativi attivi a Padova nella prima metà del Novecento va segnalato Ubaldo Oppi (1889-1942), impegnato nella decorazione di un importante monumento cittadino, la Basilica di Sant'Antonio. Ad essa fanno riferimento i due grandi disegni dedicati a sant'Antonio e a san Francesco.
Il foglio intitolato Marina testimonia la presenza nella collezione di un'opera di mano di Emilio Greco (1913-1995). Nel volto femminile risalta quell'ideale perfezione classica che rispecchia la mediterranea serenità dello scultore catanese.
In linea con i tempi nuovi, nella raccolta e in mostra compare anche un nucleo di disegni di mano femminile: Luigia Ottoboni Papafava (1799-1836), Marie Damula Donado (sec. XVIII-XIX), Elisabetta Benato Beltrami (1812-1888), Adele Sartori Piovene (1834-1917) e Rosa Bortolan (1817-1892).
Questo importante patrimonio è abitualmente conservato presso Palazzo Zuckermann, all'interno del Gabinetto di Disegni e Stampe, che costituisce una delle maggiori sezioni del Museo d’Arte padovano. Le sue raccolte ammontano, come si diceva, a oltre venticinquemila stampe e circa tremila disegni. Se alla catalogazione dell'intera collezione di incisioni si sta ancora lavorando, la raccolta di disegni, quasi interamente sconosciuta agli stessi specialisti, trova ora la possibilità di essere resa nota nei due cataloghi, il primo dei quali accoglie circa seicento pezzi, il secondo, che vede la luce in concomitanza con la mostra, circa milleseicento, tutti corredati di documentazione fotografica. Rimangono per il momento esclusi da questa iniziativa il fondo jappelliano e quello Chevalier, particolarmente legati alla storia della città e delle sue vicende architettoniche. Essi saranno oggetto di singole monografie con relative esposizioni.
Intorno al patrimonio grafico conservato presso il Gabinetto si è sviluppata, soprattutto negli ultimi anni, un’intensa attività di ricerca nella prospettiva di una sistematica catalogazione. L’adozione di una metodologia rigorosamente scientifica nell’opera di schedatura critico - filologica sta alla base dei due cataloghi di disegni, che si propongono come prezioso strumento di lavoro per quanti frequentano questo campo degli studi. L’impresa è stata preceduta dall’adozione di provvedimenti conservativi e conoscitivi urgenti e inderogabili, quali la riproduzione fotografica di tutto il materiale, la climatizzazione dei locali che ospitano il Gabinetto di Disegni e Stampe e l’acquisizione di speciali contenitori idonei ad accogliere il materiale cartaceo.
La mostra è promossa dal Comune di Padova, Assessorato ai Musei, Politiche Culturali e Spettacolo - Musei Civici e diretta da Davide Banzato e Franca Pellegrini. Progetto scientifico e catalogo sono a cura di Franca Pellegrini.
Come in altre iniziative volte al recupero e alla valorizzazione del patrimonio civico, Fischer Italia offre il suo determinante sostegno a questa mostra. La realizzazione del catalogo è stata possibile grazie al contributo della Regione del Veneto.
17
dicembre 2005
Da Giovanni De Min a Emilio Greco. Disegni del Museo d’Arte. Secoli XIX-XX
Dal 17 dicembre 2005 al 05 marzo 2006
disegno e grafica
Location
MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI
Padova, Piazza Eremitani, 8, (Padova)
Padova, Piazza Eremitani, 8, (Padova)
Biglietti
intero (per mostra e museo) euro 10; cumulativo (mostra, museo e Cappella degli Scrovegni) euro 12; ridotto euro 8, scuole euro 5
Orario di apertura
da martedì a domenica 9–19. Chiuso tutti i lunedì non festivi, Natale, S. Stefano, 1 gennaio
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore