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Da Giovanni Fattori ad Amedeo Modigliani. La Scuola dei Macchiaioli
la prima occasione nella quale una grande rassegna su Macchiaioli e Postmacchiaioli viene allestita in Sardegna
Comunicato stampa
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La mostra d’arte “Da Giovanni Fattori ad Amedeo Modigliani. La Scuola dei Macchiaioli”, che avrà luogo a Banari quest’estate, rappresenta la prima occasione nella quale una grande rassegna su Macchiaioli e Postmacchiaioli viene allestita in Sardegna. Questa regione sta acquistando una fame in continuo crescendo e sempre più numerosi riconoscimenti per quanto riguarda l’arte contemporanea; la mostra in oggetto si integra perfettamente in questo panorama e colma quella che altrimenti sarebbe una lacuna, infatti l’Ottocento Toscano fu quel movimento rivoluzionario nell’arte che tracciò una linea di confine tra una rappresentazione accademica e quelle che sarebbero state le espressioni del Novecento.
La Fondazione Logudoro Meilogu Onlus, insieme a Il Parnaso Grandi Mostre di Follonica, grazie allo studioso collezionista Carlo Pepi e con la collaborazione del Comune di Banari, intende presentare in quest’ottica un excursus nell’arte dell’Ottocento, a partire dai Macchiaioli, passando per i Postmacchiaioli, sino ad arrivare ai grandi dell’arte contemporanea italiana, quali Viani e Modigliani. In esposizione circa 120 opere tra dipinti e disegni di questi importantissimi maestri.
Gli studi che sono stati preludio a questa mostra hanno tra l’altro portato a guardare in una maniera nuova la formazione artistica del grande Amedeo, per la prima volta valutando un’influenza sarda nel suo stilema di scultore. Questa potrebbe essere una sorpresa che dalla Sardegna risuonerebbe in campo internazionale, vista la levatura dell’artista. Un suo disegno parigino ed uno livornese saranno accanto alle opere di quelli che furono i suoi unici maestri, dando così l’opportunità di una doppia lettura della mostra, cioè dalla rivoluzione macchiaiola sino ad alcune delle massime espressioni del Novecento, oppure, in una strada a ritroso, dai disegni di Viani e Modigliani, risalire al segno dei Macchiaioli.
La mostra potrà offrire anche un’occasione di studio proprio per l’accrescimento della conoscenza di Modigliani perché non dobbiamo dimenticare che il padre visse nelle vicinanze di Cagliari e che il suo maestro Guglielmo Micheli visse a lungo nella stessa zona ed è scontato che vi fossero rapporti epistolari se non addirittura visite tra loro ed Amedeo.
Tutte le opere in mostra provengono dalla prestigiosa Raccolta Pepi, una collezione privata specializzata sia sul contemporaneo che sulla scuola dei Macchiaioli e che è in assoluto la più completa per quanto riguarda l’opera grafica di quest’ultimi.
Grazie al lavoro di ricerca di Carlo Pepi, durato decenni, il quale ha dato un particolare taglio alla sua collezione, non avremo una mostra più o meno ripetitiva di quelle opere che o per pubblicazione o per esposizione nei musei sono ormai più che conosciute, ma sarà possibile seguire tutta un’evoluzione artistica di questi pittori e soprattutto sia avrà modo di vedere l’esperienza più intima, sperimentale e personale dei Macchiaioli.
Ricordiamo anche che nella collezione è presente l’opera litografica completa di Giovanni Fattori, rappresentata principalmente dai Venti Ricordi dal Vero una cartella di litografie così intitolata dallo stesso Fattori; ne esistono solo due esemplari, uno conservato agli Uffizi e questo che è l’unico direttamente fruibile dal pubblico in una mostra aperta a tutti.
Le opere esposte non sono quelle più conosciute, ma preziose rarità proprio come i taccuini sopra citati con i disegni preparatori che faranno ulteriore luce su tanti dipinti.
Accanto a Fattori, Lega, Signorini, Borrani, Costa, anche artisti spesso dimenticati ai quali però oggi i musei iniziano a dedicare importanti esposizioni, come Giorgio Kienerk, Guglielmo Micheli, Annibale Gatti, Ulisse Pichi o Angelo Tricca.
La mostra sarà illustrata nel catalogo a colori di importanti dimensioni delle opere esposte, curato dalla stessa Fondazione.
La Fondazione Logudoro Meilogu Onlus, che da anni si occupa di realizzare eventi culturali al fine di valorizzare e divulgare l’arte a livello nazionale, a fino ad oggi promosso una feconda e intensa attività che, dopo le importanti esposizioni di artisti del calibro di Enrico Baj ed Emanuele Luzzati, di artisti sardi come Meloniski da Villacidro, la fortunatissima mostra “LE Stanze di Eros”, il Museo D’Arte Contemporanea FLM con una collezione di quasi 300 opere che, tra pittura e scultura, illustrano il ricco panorama artistico italiano dal 1950 ai giorni nostri, la promozione di concorsi di pittura, scultura e poesia, partecipazioni a fiere di arte contemporanea, presentazioni di libri, concerti e rappresentazioni teatrali. Un viaggio, quello intrapreso dalla Fondazione, sicuramente impegnativo ma che spera di poter far divenire Banari e tutta la Sardegna punto di incontro e di dialogo per la ricerca artistica e culturale a livello nazionale.
La Fondazione Logudoro Meilogu Onlus, insieme a Il Parnaso Grandi Mostre di Follonica, grazie allo studioso collezionista Carlo Pepi e con la collaborazione del Comune di Banari, intende presentare in quest’ottica un excursus nell’arte dell’Ottocento, a partire dai Macchiaioli, passando per i Postmacchiaioli, sino ad arrivare ai grandi dell’arte contemporanea italiana, quali Viani e Modigliani. In esposizione circa 120 opere tra dipinti e disegni di questi importantissimi maestri.
Gli studi che sono stati preludio a questa mostra hanno tra l’altro portato a guardare in una maniera nuova la formazione artistica del grande Amedeo, per la prima volta valutando un’influenza sarda nel suo stilema di scultore. Questa potrebbe essere una sorpresa che dalla Sardegna risuonerebbe in campo internazionale, vista la levatura dell’artista. Un suo disegno parigino ed uno livornese saranno accanto alle opere di quelli che furono i suoi unici maestri, dando così l’opportunità di una doppia lettura della mostra, cioè dalla rivoluzione macchiaiola sino ad alcune delle massime espressioni del Novecento, oppure, in una strada a ritroso, dai disegni di Viani e Modigliani, risalire al segno dei Macchiaioli.
La mostra potrà offrire anche un’occasione di studio proprio per l’accrescimento della conoscenza di Modigliani perché non dobbiamo dimenticare che il padre visse nelle vicinanze di Cagliari e che il suo maestro Guglielmo Micheli visse a lungo nella stessa zona ed è scontato che vi fossero rapporti epistolari se non addirittura visite tra loro ed Amedeo.
Tutte le opere in mostra provengono dalla prestigiosa Raccolta Pepi, una collezione privata specializzata sia sul contemporaneo che sulla scuola dei Macchiaioli e che è in assoluto la più completa per quanto riguarda l’opera grafica di quest’ultimi.
Grazie al lavoro di ricerca di Carlo Pepi, durato decenni, il quale ha dato un particolare taglio alla sua collezione, non avremo una mostra più o meno ripetitiva di quelle opere che o per pubblicazione o per esposizione nei musei sono ormai più che conosciute, ma sarà possibile seguire tutta un’evoluzione artistica di questi pittori e soprattutto sia avrà modo di vedere l’esperienza più intima, sperimentale e personale dei Macchiaioli.
Ricordiamo anche che nella collezione è presente l’opera litografica completa di Giovanni Fattori, rappresentata principalmente dai Venti Ricordi dal Vero una cartella di litografie così intitolata dallo stesso Fattori; ne esistono solo due esemplari, uno conservato agli Uffizi e questo che è l’unico direttamente fruibile dal pubblico in una mostra aperta a tutti.
Le opere esposte non sono quelle più conosciute, ma preziose rarità proprio come i taccuini sopra citati con i disegni preparatori che faranno ulteriore luce su tanti dipinti.
Accanto a Fattori, Lega, Signorini, Borrani, Costa, anche artisti spesso dimenticati ai quali però oggi i musei iniziano a dedicare importanti esposizioni, come Giorgio Kienerk, Guglielmo Micheli, Annibale Gatti, Ulisse Pichi o Angelo Tricca.
La mostra sarà illustrata nel catalogo a colori di importanti dimensioni delle opere esposte, curato dalla stessa Fondazione.
La Fondazione Logudoro Meilogu Onlus, che da anni si occupa di realizzare eventi culturali al fine di valorizzare e divulgare l’arte a livello nazionale, a fino ad oggi promosso una feconda e intensa attività che, dopo le importanti esposizioni di artisti del calibro di Enrico Baj ed Emanuele Luzzati, di artisti sardi come Meloniski da Villacidro, la fortunatissima mostra “LE Stanze di Eros”, il Museo D’Arte Contemporanea FLM con una collezione di quasi 300 opere che, tra pittura e scultura, illustrano il ricco panorama artistico italiano dal 1950 ai giorni nostri, la promozione di concorsi di pittura, scultura e poesia, partecipazioni a fiere di arte contemporanea, presentazioni di libri, concerti e rappresentazioni teatrali. Un viaggio, quello intrapreso dalla Fondazione, sicuramente impegnativo ma che spera di poter far divenire Banari e tutta la Sardegna punto di incontro e di dialogo per la ricerca artistica e culturale a livello nazionale.
11
giugno 2005
Da Giovanni Fattori ad Amedeo Modigliani. La Scuola dei Macchiaioli
Dall'undici giugno al 30 settembre 2005
arte moderna
Location
FONDAZIONE LOGUDORO MEILOGU
Banari, Via A. Marongiu, 30, (Sassari)
Banari, Via A. Marongiu, 30, (Sassari)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 16.30-20
Autore
Curatore