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Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento
Due generazioni di pittori, che vanno da Afro e Guttuso fino a Novelli e Schifano. Qui ognuno presente con un’opera simbolo per ogni anno che va dal 1946 al 2000
Comunicato stampa
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Marco Goldin, accettando l’invito del Sindaco Giovanni Manildo, ha scelto Treviso, città nella quale è nato e ancora risiede, e dove il suo lavoro ha preso avvio, per festeggiare i vent’anni di attività di Linea d’ombra.
Il progetto che lo storico dell’arte trevigiano ha studiato, e che il Comune di Treviso ha fatto proprio, è puntuale, senza sbavature, di impronta storica e anche fortemente didattica: dar conto di questi 20 anni di ricerca in arte.
Nei due decenni considerati, a partire dalla fondazione di Linea d’ombra nel tardo autunno del 1996, Goldin ha seguito tre filoni precisi: l’approfondimento sull’impressionismo, soprattutto nel primo decennio della sua attività; poi un lavoro sul Novecento in Italia secondo la linea della pittura e al di là dei generi canonici; infine, il rapporto con i grandi musei del mondo. Più di 10 milioni di persone sono state attratte dalle mostre allestite dapprincipio proprio a Treviso e poi tra l’altro a Torino, Brescia, Genova, Verona, Vicenza, Bologna. A decretare un successo che ha fatto storia.
E tre saranno le mostre che Linea d’ombra e Comune di Treviso – con la fondamentale partecipazione di Segafredo Zanetti e UniCredit in qualità di Main sponsor, Generali come Special sponsor, Gruppo Euromobil come Fidelity sponsor, assieme a Unindustria Treviso e Pinarello quali partner, e al gruppo nutrito di sponsor denominato Amici di Linea d’ombra − proporranno per l’autunno di questo 2016 (dal 29 ottobre al 17 aprile 2017), naturalmente nel bellissimo Museo di Santa Caterina. Inoltre, sempre nelle medesime date, a Palazzo Giacomelli, Unindustria Treviso e Linea d’ombra offriranno al pubblico un quarto appuntamento.
A Santa Caterina, fulcro dell’intero progetto del ventennale sarà la vasta mostra dedicata alle Storie dell’impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin. Sarà, come sovente accaduto nelle esposizioni curate da Marco Goldin, una mostra di capolavori. 140 opere, tutti i grandi nomi e con lavori fondamentali: da Manet a Degas, da Monet a Renoir, da Pissarro a Sisley, da Cézanne a Seurat, da Van Gogh a Gauguin. Una mostra insomma come non si è mai vista in Italia.
Con tagli ogni volta diversi, l’impressionismo è stato da Goldin indagato in questi due decenni. Ma per il ventennale di Linea d’ombra ha pensato a un progetto che mai prima aveva realizzato così, fortemente radicato nella storia e nella continua concordanza di fatti e date. Con una partenza che rimonta all’età di Ingres da un lato e Delacroix dall’altro a inizio Ottocento, per descrivere quella situazione tra disegno e colore in Francia da cui muove poi tutta l’arte, dal Salon ufficiale alla scuola di Barbizon di Corot e Millet. Quindi l’impressionismo - in questa stringente congiuntura di
storia e non solo di bella pittura - viene considerato quale punto di arrivo di un percorso che, partito appunto da Ingres e Delacroix, giunge, con violenti distacchi e tiepide aperture, fino a Cézanne che spalanca le porte al Cubismo picassiano. E a Cézanne infatti, insieme al magistero ultimo di Monet, è dedicata l’ultima delle sei sezioni della mostra, quale tuffo nell’arte del XX secolo.
Uno dei diversi, grandi musei internazionali che con Goldin e Linea d’ombra hanno, in questi decenni, intessuto un rapporto di vera collaborazione, è la Scottish National Gallery di Edimburgo. Il museo della capitale scozzese ha deciso di mettere a disposizione, come propria testimonianza di amicizia per il ventennale, e su un progetto dello stesso Goldin, tre opere per una mostra dossier che arricchisse le celebrazioni: Venere che sorge dal mare di Tiziano, il Banchetto di Erode di Rubens, Una donna nel letto di Rembrandt. Una scelta di tele molto importanti, ma soprattutto di tre maestri cui gli impressionisti hanno guardato con particolare attenzione nella definizione dell’immagine femminile. Titolo della mostra: Tiziano Rubens Rembrandt. L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento. Tre capolavori dalla Scottish National Gallery di Edimburgo.
Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento è il titolo della terza delle mostre, quella naturalmente dedicata alla pittura contemporanea in Italia. Per essa Goldin – che su questo argomento ha speso davvero diverse centinaia di esposizioni e cataloghi negli oltre trent’anni del suo lavoro di curatore – ha individuato una cinquantina di autori importanti, nati tra la fine del primo decennio del Novecento e la fine degli anni trenta. Quanto a dire due generazioni di pittori, che vanno da Afro e Guttuso fino a Novelli e Schifano. Qui ognuno presente con un’opera simbolo per ogni anno che va dal 1946 al 2000. Un’occasione utilissima perché la pittura sia un racconto che si faccia storia.
A questa esposizione storica è direttamente collegata la mostra De Pictura. Dodici pittori in Italia, allestita grazie a Unindustria Treviso nello storico Palazzo Giacomelli lungo la Riviera del Sile. In questa mostra Goldin riprende le fila, a distanza di vent’anni, dell’indagine da lui avviata, nel 1995, a Palazzo Sarcinelli di Conegliano, con la mostra Pittura come pittura. Per quella esposizione egli aveva selezionato la presenza di Claudio Olivieri, Claudio Verna, Mario Raciti, Pier Luigi Lavagnino, Attilio Forgioli, Ruggero Savinio, Franco Sarnari, Piero Guccione, Piero Vignozzi, Gianfranco Ferroni. De Pictura riunisce quindi i dieci artisti allora compresi nel progetto assieme a Piero Ruggeri e Alberto Gianquinto, che avrebbero dovuto prendervi parte. Per mettere in evidenza la loro produzione da quel 1995 fino ai giorni più recenti. Pier Luigi Lavagnino, Gianfranco Ferroni e proprio Piero Ruggeri e Alberto Gianquinto, che non ci sono più, saranno comunque presenti con opere dalla metà degli anni novanta fino ai primi anni Duemila. Chiude la carrellata un omaggio al siciliano di Sciacca, Vincenzo Nucci (1941-2015), a un anno dalla morte. Saranno presentati gli ultimi cinque quadri da lui realizzati, fino a un’isola che sorge dal mare del febbraio 2015.
Una tournée teatrale di presentazione della mostra, tra il 20 aprile e il 5 maggio, porterà lo stesso Goldin in nove teatri del nord Italia a raccontare, come sempre gli è capitato nell’ultimo decennio, la bellezza della pittura. La tournée sarà denominata Generali Tour. Storie dell’impressionismo, godendo dell’esclusivo sostegno proprio di Generali Italia. Vedrà sul palcoscenico, assieme a Goldin, due attori (Gilberto Colla e Sandro Buzzatti) tre musicisti solisti (Anna Campagnaro, Mauro Martello, Renzo Ruggieri) oltre a un ensemble d’archi diretta da Paolo Troncon. Con la speciale partecipazione del cantautore Massimo Bubola, che canterà due canzoni inedite (i cui testi sono stati scritti in collaborazione con Marco Goldin) dedicate ad altrettanti quadri di Van Gogh e Renoir presenti in mostra.
PRENOTAZIONI
Call center di Linea d’ombra: 0422.429999 Sito internet: www.lineadombra.it
Ufficio stampa: Studio Esseci di Sergio Campagnolo - 049.663499 - www.studioesseci.net
Il progetto che lo storico dell’arte trevigiano ha studiato, e che il Comune di Treviso ha fatto proprio, è puntuale, senza sbavature, di impronta storica e anche fortemente didattica: dar conto di questi 20 anni di ricerca in arte.
Nei due decenni considerati, a partire dalla fondazione di Linea d’ombra nel tardo autunno del 1996, Goldin ha seguito tre filoni precisi: l’approfondimento sull’impressionismo, soprattutto nel primo decennio della sua attività; poi un lavoro sul Novecento in Italia secondo la linea della pittura e al di là dei generi canonici; infine, il rapporto con i grandi musei del mondo. Più di 10 milioni di persone sono state attratte dalle mostre allestite dapprincipio proprio a Treviso e poi tra l’altro a Torino, Brescia, Genova, Verona, Vicenza, Bologna. A decretare un successo che ha fatto storia.
E tre saranno le mostre che Linea d’ombra e Comune di Treviso – con la fondamentale partecipazione di Segafredo Zanetti e UniCredit in qualità di Main sponsor, Generali come Special sponsor, Gruppo Euromobil come Fidelity sponsor, assieme a Unindustria Treviso e Pinarello quali partner, e al gruppo nutrito di sponsor denominato Amici di Linea d’ombra − proporranno per l’autunno di questo 2016 (dal 29 ottobre al 17 aprile 2017), naturalmente nel bellissimo Museo di Santa Caterina. Inoltre, sempre nelle medesime date, a Palazzo Giacomelli, Unindustria Treviso e Linea d’ombra offriranno al pubblico un quarto appuntamento.
A Santa Caterina, fulcro dell’intero progetto del ventennale sarà la vasta mostra dedicata alle Storie dell’impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin. Sarà, come sovente accaduto nelle esposizioni curate da Marco Goldin, una mostra di capolavori. 140 opere, tutti i grandi nomi e con lavori fondamentali: da Manet a Degas, da Monet a Renoir, da Pissarro a Sisley, da Cézanne a Seurat, da Van Gogh a Gauguin. Una mostra insomma come non si è mai vista in Italia.
Con tagli ogni volta diversi, l’impressionismo è stato da Goldin indagato in questi due decenni. Ma per il ventennale di Linea d’ombra ha pensato a un progetto che mai prima aveva realizzato così, fortemente radicato nella storia e nella continua concordanza di fatti e date. Con una partenza che rimonta all’età di Ingres da un lato e Delacroix dall’altro a inizio Ottocento, per descrivere quella situazione tra disegno e colore in Francia da cui muove poi tutta l’arte, dal Salon ufficiale alla scuola di Barbizon di Corot e Millet. Quindi l’impressionismo - in questa stringente congiuntura di
storia e non solo di bella pittura - viene considerato quale punto di arrivo di un percorso che, partito appunto da Ingres e Delacroix, giunge, con violenti distacchi e tiepide aperture, fino a Cézanne che spalanca le porte al Cubismo picassiano. E a Cézanne infatti, insieme al magistero ultimo di Monet, è dedicata l’ultima delle sei sezioni della mostra, quale tuffo nell’arte del XX secolo.
Uno dei diversi, grandi musei internazionali che con Goldin e Linea d’ombra hanno, in questi decenni, intessuto un rapporto di vera collaborazione, è la Scottish National Gallery di Edimburgo. Il museo della capitale scozzese ha deciso di mettere a disposizione, come propria testimonianza di amicizia per il ventennale, e su un progetto dello stesso Goldin, tre opere per una mostra dossier che arricchisse le celebrazioni: Venere che sorge dal mare di Tiziano, il Banchetto di Erode di Rubens, Una donna nel letto di Rembrandt. Una scelta di tele molto importanti, ma soprattutto di tre maestri cui gli impressionisti hanno guardato con particolare attenzione nella definizione dell’immagine femminile. Titolo della mostra: Tiziano Rubens Rembrandt. L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento. Tre capolavori dalla Scottish National Gallery di Edimburgo.
Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento è il titolo della terza delle mostre, quella naturalmente dedicata alla pittura contemporanea in Italia. Per essa Goldin – che su questo argomento ha speso davvero diverse centinaia di esposizioni e cataloghi negli oltre trent’anni del suo lavoro di curatore – ha individuato una cinquantina di autori importanti, nati tra la fine del primo decennio del Novecento e la fine degli anni trenta. Quanto a dire due generazioni di pittori, che vanno da Afro e Guttuso fino a Novelli e Schifano. Qui ognuno presente con un’opera simbolo per ogni anno che va dal 1946 al 2000. Un’occasione utilissima perché la pittura sia un racconto che si faccia storia.
A questa esposizione storica è direttamente collegata la mostra De Pictura. Dodici pittori in Italia, allestita grazie a Unindustria Treviso nello storico Palazzo Giacomelli lungo la Riviera del Sile. In questa mostra Goldin riprende le fila, a distanza di vent’anni, dell’indagine da lui avviata, nel 1995, a Palazzo Sarcinelli di Conegliano, con la mostra Pittura come pittura. Per quella esposizione egli aveva selezionato la presenza di Claudio Olivieri, Claudio Verna, Mario Raciti, Pier Luigi Lavagnino, Attilio Forgioli, Ruggero Savinio, Franco Sarnari, Piero Guccione, Piero Vignozzi, Gianfranco Ferroni. De Pictura riunisce quindi i dieci artisti allora compresi nel progetto assieme a Piero Ruggeri e Alberto Gianquinto, che avrebbero dovuto prendervi parte. Per mettere in evidenza la loro produzione da quel 1995 fino ai giorni più recenti. Pier Luigi Lavagnino, Gianfranco Ferroni e proprio Piero Ruggeri e Alberto Gianquinto, che non ci sono più, saranno comunque presenti con opere dalla metà degli anni novanta fino ai primi anni Duemila. Chiude la carrellata un omaggio al siciliano di Sciacca, Vincenzo Nucci (1941-2015), a un anno dalla morte. Saranno presentati gli ultimi cinque quadri da lui realizzati, fino a un’isola che sorge dal mare del febbraio 2015.
Una tournée teatrale di presentazione della mostra, tra il 20 aprile e il 5 maggio, porterà lo stesso Goldin in nove teatri del nord Italia a raccontare, come sempre gli è capitato nell’ultimo decennio, la bellezza della pittura. La tournée sarà denominata Generali Tour. Storie dell’impressionismo, godendo dell’esclusivo sostegno proprio di Generali Italia. Vedrà sul palcoscenico, assieme a Goldin, due attori (Gilberto Colla e Sandro Buzzatti) tre musicisti solisti (Anna Campagnaro, Mauro Martello, Renzo Ruggieri) oltre a un ensemble d’archi diretta da Paolo Troncon. Con la speciale partecipazione del cantautore Massimo Bubola, che canterà due canzoni inedite (i cui testi sono stati scritti in collaborazione con Marco Goldin) dedicate ad altrettanti quadri di Van Gogh e Renoir presenti in mostra.
PRENOTAZIONI
Call center di Linea d’ombra: 0422.429999 Sito internet: www.lineadombra.it
Ufficio stampa: Studio Esseci di Sergio Campagnolo - 049.663499 - www.studioesseci.net
28
ottobre 2016
Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento
Dal 28 ottobre 2016 al 17 aprile 2017
arte contemporanea
Location
MUSEI CIVICI – COMPLESSO DI SANTA CATERINA
Treviso, Piazzetta Mario Botter, 1, (Treviso)
Treviso, Piazzetta Mario Botter, 1, (Treviso)
Biglietti
Intero € 14,00
Ridotto € 11,00 studenti maggiorenni e universitari fino a 26 anni con tessera di riconoscimento, oltre i 65 anni, giornalisti con tesserino
Ridotto € 8,00 minorenni (6-17 anni)
Qualsiasi tipologia di biglietto dà diritto a visitare: Storie dell’impressionismo; Tiziano Rubens Rembrandt; Da Guttuso a Vedova a Schifano; Collezione permanente della Pinacoteca civica da Tiziano a Guardi; Sezione archeologica; Chiesa di Santa Caterina con gli affreschi di Tomaso da Modena
Orario di apertura
da lunedì a giovedì: 9.00 - 18.00
da venerdì a domenica: 9.00 - 19.00
Aperture straordinarie
28 ottobre: 20.00 - 01.00 della notte (i biglietti per questa giornata saranno venduti solo alla biglietteria della mostra, senza dunque possibilità di prenotazione)
29 ottobre: 9.00 - 01.00 della notte
30 e 31 ottobre: 9.00 - 22.00
1 novembre e dall'8 al 10 dicembre: 9.00 - 20.00
25 dicembre: 15.00
Sito web
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Curatore