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Da Pegli a Gibilterra a…Sirene spiegate / Lucio Nocentini
mostra collettiva internazionale e personale di Lucio Nocentini
Comunicato stampa
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Sogni d’Autore
Abbiamo il piacere di presentare la mostra collettiva internazionale “Le sirene, il Mare, il Sogno...” degli artisti Yelitza Altamirano Valle, Lucio Nocentini, Enrico Merli, Agostino Calcagno, Leonardo Alberto Caruso, Pietro Burzi e la mostra personale “Nasce prima l’uovo o la sirena?” di Lucio Nocentini.
Queste due interessanti esposizioni, collocate nel setting di charme del Museo Navale di Pegli, rappresentano modalità, stili e approcci diversi da parte di artisti noti che hanno voluto rendere omaggio al tema del mare, attraverso il mito della sirena e della spuma delle onde, da cui nacque Venere. Il tema dell’incantesimo è infatti strettamente legato a quello del mistero del mare. Fra sirene e coste battute dal vento. Fra metamorfosi e spuma bianca. Gli artisti della mostra “Le Sirene, il Mare, il Sogno...” e Lucio Nocentini, nella sua mostra personale, declinano tale leit-motiv… E vi ritroviamo, a seconda dei casi, dei sessi e della cultura che ci portiamo dietro, come bagaglio identitario di uomini, donne, e, soprattutto, di artisti, il nostro essere marinai sedotti da sinuose sirene. O, al contrario, il nostro essere prorompenti sirene, pronte ad incantare i compagni di quello strano viaggio, per quel mare, quasi sempre in tempesta, che è la vita. Una pallida sirena dagli occhi cerulei e dal volto quasi di bambina o un’onda che racchiude i nostri sogni, per svelarli solo all’alba dell’indomani? Corpi solidi scolpiti dal vento, come accade ad vecchio ulivo che racconta memorie e sogni? Marine che sanno ancora cantare quei miti che rivestono di luce e tenebre i sogni dell’infanzia? Così Yelitza Altamirano Valle, Pietro Burzi, Leonardo Alberto Caruso, Agostino Calcagno, Enrico Merli, Lucio Nocentini espongono non solo le loro pregevoli opere ma, soprattutto, un nuovo ed antico percorso. Quello di chi salpa, fra sogni e leggende, per un’isola lontana che non sa riconoscere, se sia quella della felicità o quella del pianto. Saranno accompagnati dal canto delle sirene o dalle preghiere di chi resta a terra? Il mare sarà una dolce marina, nelle trasparenti calme di luglio o un fosco mare notturno? L’incantesimo sarà vissuto come realtà o sfiorato dalle ali del sogno? Lucio Nocentini crea un’atmosfera magica, dove il movimento appare quasi superfluo. Yelitza Altamirano Valle riproduce immagini solari e dense di riferimenti a quegli orizzonti lontani che sostengono i nostri sogni. Pietro Burzi ci dimostra come il tema del mare e il materiale che viene dalla terra possano coniugarsi in sculture di grande fascino, come un’altalena fra il sogno acqueo e la realtà terreste. Agostino Calcagno cattura il profumo del mare e ci lascia con le innumerevoli sensazioni di un mondo salmastro, fuori dal tempo. Leonardo Alberto Caruso, attraverso realizzazioni plastiche figurative, ci ricorda, con i suoi riferimenti classicheggianti, la presenza del mito nei ritratti di cui abbiamo nutrito il nostro immaginario. Enrico Merli ha catturato la luce e l’ha racchiusa nella sua pittura, declinandola in modi diversi, dalla luce fredda del Nord alla solarità mediterranea, con una tappa nello scuro della notte, illuminata dallo splendido pallore del corpo femminile.
In particolare, la mostra personale di Lucio Nocentini si presenta in modo originale perché, a partire dal titolo provocatorio, che fa riferimento ad un saggio adagio, “a base di uova”, esporrà, attraverso l’intreccio di linguaggi e di arti diverse, originali opere, legate dal fil rouge dell’uovo e della sfera, come vera matrice della forma…
Siamo nella realtà del Museo Navale di Pegli o sulle rive del Mare di Cipro, riecheggiato dalle figure di Caruso, quel mare “da cui vergine nacque Venere”? Sulla spiaggia toscana evocata da Nocentini o sulle coste della nostra Liguria, con il vento che sa di mare che sembra di percepire dalle marine di Calcagno. Siamo nelle terre della Fontanabuona, con la bella ardesia di Burzi, quasi a ricordarci l’abbraccio umano e culturale fra la valle e la costa? O nel mondo colorato e solare della Altamirano Valle? O nel mondo incantato di Merli con le sue belle fanciulle pronte a ricordarci che la vita è sogno, come qualcuno avrebbe detto prima di noi?
Lascia che le opere che si possono apprezzare nelle esposizioni al Museo Navale ed in questo catalogo te lo raccontino.
Maria Cristina CASTELLANI
Scrittrice ed esperta di comunicazione interculturale
Abbiamo il piacere di presentare la mostra collettiva internazionale “Le sirene, il Mare, il Sogno...” degli artisti Yelitza Altamirano Valle, Lucio Nocentini, Enrico Merli, Agostino Calcagno, Leonardo Alberto Caruso, Pietro Burzi e la mostra personale “Nasce prima l’uovo o la sirena?” di Lucio Nocentini.
Queste due interessanti esposizioni, collocate nel setting di charme del Museo Navale di Pegli, rappresentano modalità, stili e approcci diversi da parte di artisti noti che hanno voluto rendere omaggio al tema del mare, attraverso il mito della sirena e della spuma delle onde, da cui nacque Venere. Il tema dell’incantesimo è infatti strettamente legato a quello del mistero del mare. Fra sirene e coste battute dal vento. Fra metamorfosi e spuma bianca. Gli artisti della mostra “Le Sirene, il Mare, il Sogno...” e Lucio Nocentini, nella sua mostra personale, declinano tale leit-motiv… E vi ritroviamo, a seconda dei casi, dei sessi e della cultura che ci portiamo dietro, come bagaglio identitario di uomini, donne, e, soprattutto, di artisti, il nostro essere marinai sedotti da sinuose sirene. O, al contrario, il nostro essere prorompenti sirene, pronte ad incantare i compagni di quello strano viaggio, per quel mare, quasi sempre in tempesta, che è la vita. Una pallida sirena dagli occhi cerulei e dal volto quasi di bambina o un’onda che racchiude i nostri sogni, per svelarli solo all’alba dell’indomani? Corpi solidi scolpiti dal vento, come accade ad vecchio ulivo che racconta memorie e sogni? Marine che sanno ancora cantare quei miti che rivestono di luce e tenebre i sogni dell’infanzia? Così Yelitza Altamirano Valle, Pietro Burzi, Leonardo Alberto Caruso, Agostino Calcagno, Enrico Merli, Lucio Nocentini espongono non solo le loro pregevoli opere ma, soprattutto, un nuovo ed antico percorso. Quello di chi salpa, fra sogni e leggende, per un’isola lontana che non sa riconoscere, se sia quella della felicità o quella del pianto. Saranno accompagnati dal canto delle sirene o dalle preghiere di chi resta a terra? Il mare sarà una dolce marina, nelle trasparenti calme di luglio o un fosco mare notturno? L’incantesimo sarà vissuto come realtà o sfiorato dalle ali del sogno? Lucio Nocentini crea un’atmosfera magica, dove il movimento appare quasi superfluo. Yelitza Altamirano Valle riproduce immagini solari e dense di riferimenti a quegli orizzonti lontani che sostengono i nostri sogni. Pietro Burzi ci dimostra come il tema del mare e il materiale che viene dalla terra possano coniugarsi in sculture di grande fascino, come un’altalena fra il sogno acqueo e la realtà terreste. Agostino Calcagno cattura il profumo del mare e ci lascia con le innumerevoli sensazioni di un mondo salmastro, fuori dal tempo. Leonardo Alberto Caruso, attraverso realizzazioni plastiche figurative, ci ricorda, con i suoi riferimenti classicheggianti, la presenza del mito nei ritratti di cui abbiamo nutrito il nostro immaginario. Enrico Merli ha catturato la luce e l’ha racchiusa nella sua pittura, declinandola in modi diversi, dalla luce fredda del Nord alla solarità mediterranea, con una tappa nello scuro della notte, illuminata dallo splendido pallore del corpo femminile.
In particolare, la mostra personale di Lucio Nocentini si presenta in modo originale perché, a partire dal titolo provocatorio, che fa riferimento ad un saggio adagio, “a base di uova”, esporrà, attraverso l’intreccio di linguaggi e di arti diverse, originali opere, legate dal fil rouge dell’uovo e della sfera, come vera matrice della forma…
Siamo nella realtà del Museo Navale di Pegli o sulle rive del Mare di Cipro, riecheggiato dalle figure di Caruso, quel mare “da cui vergine nacque Venere”? Sulla spiaggia toscana evocata da Nocentini o sulle coste della nostra Liguria, con il vento che sa di mare che sembra di percepire dalle marine di Calcagno. Siamo nelle terre della Fontanabuona, con la bella ardesia di Burzi, quasi a ricordarci l’abbraccio umano e culturale fra la valle e la costa? O nel mondo colorato e solare della Altamirano Valle? O nel mondo incantato di Merli con le sue belle fanciulle pronte a ricordarci che la vita è sogno, come qualcuno avrebbe detto prima di noi?
Lascia che le opere che si possono apprezzare nelle esposizioni al Museo Navale ed in questo catalogo te lo raccontino.
Maria Cristina CASTELLANI
Scrittrice ed esperta di comunicazione interculturale
14
novembre 2010
Da Pegli a Gibilterra a…Sirene spiegate / Lucio Nocentini
Dal 14 al 24 novembre 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO NAVALE DI PEGLI
Genova, Piazza Cristoforo Bonavino, 7, (Genova)
Genova, Piazza Cristoforo Bonavino, 7, (Genova)
Vernissage
14 Novembre 2010, ore 17
Autore