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Da Tintoretto a Bison. Disegni del Museo d’Arte. Secoli XVI – XVIII
Si intitola “Da Tintoretto a Bison” l’esposizione con la quale i Musei Civici di Padova svelano un altro dei loro tesori: la importante (e praticamente sconosciuta) collezione di disegni antichi.
Comunicato stampa
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Si intitola “Da Tintoretto a Bison” l’esposizione con la quale i Musei Civici di Padova svelano un altro dei loro tesori: la importante (e praticamente sconosciuta) collezione di disegni antichi.
La mostra accompagnata da un esaustivo catalogo edito da Il Poligrafo, sarà allestita agli Eremitani (negli stessi ambienti che hanno ospitato l’esposizione dedicata a Francesco Petrarca e più recentemente quella sui Bronzi Rinascimentali della Collezione Vok), dal 19 febbraio al 25 aprile 2005.
Tra le collezioni più importanti dei Musei Civici di Padova, in secoli di acquisizioni, si è formata una raccolta di circa tremila fogli: disegni dalla più diversa provenienza e qualità, i più antichi risalenti al Rinascimento, i più recenti al secolo appena concluso.
In 5 anni di lavoro, tutti i pezzi sono stati reinventariati, fotografati e, quando necessario, restaurati. Quindi sono stati affidati ad un gruppo di specialisti incaricati di riconoscerne o confermarne ambito e, se possibile, paternità di ciascuna opera.
Un piano di recupero e studio assolutamente esemplari, voluto dai Civici Musei e dall’Assessorato ai Musei, Politiche Culturali e Spettacolo del Comune di Padova, coordinato dal direttore Davide Banzato, e dal Conservatore del Museo d’Arte Franca Pellegrini. A schedare i disegni sono stati un gruppo di specialisti, formatisi presso l’Università di Padova.
Questa mostra, e la ricognizione che l’ha preceduta, aggiunge un ulteriore, fondamentale, tassello al lavoro di studio, catalogazione, restauro e nuova sistemazione iniziato nel 1985 con il trasferimento della sede museale cittadina da Piazza del Santo al restaurato complesso degli Eremitani e che, ad oggi, ha coinvolto centinaia di migliaia di reperti, dall’archeologia all’arte contemporanea, dalla numismatica, alle arti applicate a scultura, pittura, incisione.
Per questa mostra Franca Pellegrini (che ne è curatrice, oltre che responsabile del catalogo) ha selezionato il fior fiore della magnifica collezione dei Civici Musei, privilegiando anche un preciso ambito temporale: dal Cinquecento al Seicento.
Non poche le sorprese emerse da una campagna di studio che ha consentito di circoscrivere ambiti cronologici più precisi, di dare una corretta collocazione geografica - numerosi i fogli appartenenti all’area veneta, ma altrettanto consistenti i nuclei di ambito genovese ed emiliano - e, nei casi più fortunati, di giungere all’identificazione dell’autore.
Le scoperte più affascinanti riguardano un foglio spettante a Domenico Tintoretto e un disegno del pittore francese Louis Dorigny, raffigurante un nudo virile, che va ad affiancarsi alla già nota Coppia di Ore volanti, studio per un particolare degli affreschi del Palazzetto Widmann di Bagnoli di Sopra. Si segnalano altresì l’identificazione della mano di Giambattista Piazzetta in una testa di San Francesco di Paola, il riconoscimento del pittore inglese Richard Cosway quale autore di un disegno precedentemente considerato opera di Vincenzo Gazzotto, l’assegnazione a stretto ambito tiepolesco di quattro disegni per sovrapporte con allegorie e di un disegno raffigurante la Madonna con il Bambino, San Sebastiano, San Francesco e un angelo. Altri nomi significativi sono emersi da questo studio e riguardano Sebastiano Galeotti, Gaetano Gandolfi, Giuseppe Bernardino Bison, Gaspare Diziani, Antonio Bazzani.
Come in altre iniziative volte al recupero del patrimonio civico, Fischer Italia offre il suo determinante sostegno a questa mostra.
La mostra accompagnata da un esaustivo catalogo edito da Il Poligrafo, sarà allestita agli Eremitani (negli stessi ambienti che hanno ospitato l’esposizione dedicata a Francesco Petrarca e più recentemente quella sui Bronzi Rinascimentali della Collezione Vok), dal 19 febbraio al 25 aprile 2005.
Tra le collezioni più importanti dei Musei Civici di Padova, in secoli di acquisizioni, si è formata una raccolta di circa tremila fogli: disegni dalla più diversa provenienza e qualità, i più antichi risalenti al Rinascimento, i più recenti al secolo appena concluso.
In 5 anni di lavoro, tutti i pezzi sono stati reinventariati, fotografati e, quando necessario, restaurati. Quindi sono stati affidati ad un gruppo di specialisti incaricati di riconoscerne o confermarne ambito e, se possibile, paternità di ciascuna opera.
Un piano di recupero e studio assolutamente esemplari, voluto dai Civici Musei e dall’Assessorato ai Musei, Politiche Culturali e Spettacolo del Comune di Padova, coordinato dal direttore Davide Banzato, e dal Conservatore del Museo d’Arte Franca Pellegrini. A schedare i disegni sono stati un gruppo di specialisti, formatisi presso l’Università di Padova.
Questa mostra, e la ricognizione che l’ha preceduta, aggiunge un ulteriore, fondamentale, tassello al lavoro di studio, catalogazione, restauro e nuova sistemazione iniziato nel 1985 con il trasferimento della sede museale cittadina da Piazza del Santo al restaurato complesso degli Eremitani e che, ad oggi, ha coinvolto centinaia di migliaia di reperti, dall’archeologia all’arte contemporanea, dalla numismatica, alle arti applicate a scultura, pittura, incisione.
Per questa mostra Franca Pellegrini (che ne è curatrice, oltre che responsabile del catalogo) ha selezionato il fior fiore della magnifica collezione dei Civici Musei, privilegiando anche un preciso ambito temporale: dal Cinquecento al Seicento.
Non poche le sorprese emerse da una campagna di studio che ha consentito di circoscrivere ambiti cronologici più precisi, di dare una corretta collocazione geografica - numerosi i fogli appartenenti all’area veneta, ma altrettanto consistenti i nuclei di ambito genovese ed emiliano - e, nei casi più fortunati, di giungere all’identificazione dell’autore.
Le scoperte più affascinanti riguardano un foglio spettante a Domenico Tintoretto e un disegno del pittore francese Louis Dorigny, raffigurante un nudo virile, che va ad affiancarsi alla già nota Coppia di Ore volanti, studio per un particolare degli affreschi del Palazzetto Widmann di Bagnoli di Sopra. Si segnalano altresì l’identificazione della mano di Giambattista Piazzetta in una testa di San Francesco di Paola, il riconoscimento del pittore inglese Richard Cosway quale autore di un disegno precedentemente considerato opera di Vincenzo Gazzotto, l’assegnazione a stretto ambito tiepolesco di quattro disegni per sovrapporte con allegorie e di un disegno raffigurante la Madonna con il Bambino, San Sebastiano, San Francesco e un angelo. Altri nomi significativi sono emersi da questo studio e riguardano Sebastiano Galeotti, Gaetano Gandolfi, Giuseppe Bernardino Bison, Gaspare Diziani, Antonio Bazzani.
Come in altre iniziative volte al recupero del patrimonio civico, Fischer Italia offre il suo determinante sostegno a questa mostra.
19
febbraio 2005
Da Tintoretto a Bison. Disegni del Museo d’Arte. Secoli XVI – XVIII
Dal 19 febbraio al 25 aprile 2005
arte antica
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI
Padova, Piazza Eremitani, 8, (Padova)
Padova, Piazza Eremitani, 8, (Padova)
Biglietti
intero (mostra e Museo Civico e Palazzo Zuckermann) euro 10,00; cumulativo (mostra, Museo Civico, Palazzo Zuckermann e Cappella degli Scrovegni ) euro 12,00; ridotto euro 8,00, scuole euro 5,00
Orario di apertura
9–19, lunedì chiuso
Sito web
www.padovanet.it/padovacultura
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Curatore