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Da Zero – xilografie di Cosimo Servodio
Cosimo Servodio, attraverso la peculiare pratica creativa dell’incisione xilografica, lavora alla costruzione di un proprio codice espressivo in bilico fra emozioni dei sensi e controllo del pensiero. Con le sgorbie scava nelle matrici una miriade di segni sottili e acuminati.
Comunicato stampa
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di Ignazio Gadaleta
La storica Accademia di Belle Arti di Napoli è in felice attività di promozione culturale oltre che essere sede prestigiosa dell’alta formazione artistica. Lo dimostrano varie iniziative di indubbio interesse tendenti a porre l’attenzione sulle potenzialità creative dei giovani artisti della realtà partenopea. Nuove presenze rilanciano l’interesse per la xilografia come particolare forma di espressione artistica.
La xilografia è una tecnica di “incisione in rilievo”. La parola xilografia deriva dal greco xylon (legno) e indica appunto l’incisione realizzata su una matrice in legno. Nella stampa (come ben ci indica Guido Strazza) risultano solo le zone e i segni lasciati in rilievo nella matrice che, inchiostrata con rullo esclusivamente in superficie, li trasferirà alla carta con pressione a mano o con torchi (preferibilmente) a pressione verticale. É il tipo di incisione più antica e più moderna ad un tempo. Grandi artisti di oggi come Anselm Kiefer e Mimmo Paladino usano questa particolare tecnica in modo magistrale con esiti di rilevante potenza espressiva.
La Cattedra di Tecniche dell’Incisione della professoressa Filomena A. Stelitano con la collaborazione del Prof. Aniello Scotto, è lieta di presentare la mostra personale di Cosimo Servodio, che sarà dedicata sempre alle tecniche xilografiche e sarà costituita da una selezione di opere realizzate dallo studente nell’anno accademico in corso. In questa mostra saranno esposte circa 35 stampe xilografiche, realizzate secondo processi tradizionali con matrici di materiali sperimentali, quali il MDF. Questi risultati sono stati raggiunti applicando ulteriormente le sperimentazioni tecniche e i metodi già in uso nelle attività didattiche condotte dalla docente, anche presso altre Accademie di Belle Arti.
Cosimo Servodio, attraverso la peculiare pratica creativa dell’incisione xilografica, lavora alla costruzione di un proprio codice espressivo in bilico fra emozioni dei sensi e controllo del pensiero. Con le sgorbie scava nelle matrici una miriade di segni sottili e acuminati. Con questi bianchi spilli luminosi punge la nera densità dell’inchiostro da stampa pur preservando le partizioni spaziali. I segni si addensano entro i confini virtuali di un disegno che “a risparmio” fa emergere (o sprofondare) con decisione netta le oscure evidenze quadrangolari. Freddi vortici magnetici si direzionano verso poli di attrazione di potenze compresse e quindi non ancora del tutto espresse. Questi flussi direzionali sono vettori trasmittenti corto circuiti psichici che dinamizzano i campi d’azione, in contrasto con le nere figure ortogonali solo in apparenza rassicuranti. Si realizza un’ambiguità della percezione visiva nei rapporti reciproci delle due entità. Le nette figure nere emergono dal fondo magmatico o alternativamente sprofondano, divenendo vuoti assoluti, come sfondo di contenuti fenomeni cosmici. Cosimo Servodio carica il proprio immaginario assumendo le logiche di conduzione di energie elettriche, lungo circuiti neuronali, nell’accensione di sistemi stellari. Queste opere testimoniano una vocazione mentre con volontà e disciplina condensano le alte tensioni in atto nell’aspirazione all’arte.
La storica Accademia di Belle Arti di Napoli è in felice attività di promozione culturale oltre che essere sede prestigiosa dell’alta formazione artistica. Lo dimostrano varie iniziative di indubbio interesse tendenti a porre l’attenzione sulle potenzialità creative dei giovani artisti della realtà partenopea. Nuove presenze rilanciano l’interesse per la xilografia come particolare forma di espressione artistica.
La xilografia è una tecnica di “incisione in rilievo”. La parola xilografia deriva dal greco xylon (legno) e indica appunto l’incisione realizzata su una matrice in legno. Nella stampa (come ben ci indica Guido Strazza) risultano solo le zone e i segni lasciati in rilievo nella matrice che, inchiostrata con rullo esclusivamente in superficie, li trasferirà alla carta con pressione a mano o con torchi (preferibilmente) a pressione verticale. É il tipo di incisione più antica e più moderna ad un tempo. Grandi artisti di oggi come Anselm Kiefer e Mimmo Paladino usano questa particolare tecnica in modo magistrale con esiti di rilevante potenza espressiva.
La Cattedra di Tecniche dell’Incisione della professoressa Filomena A. Stelitano con la collaborazione del Prof. Aniello Scotto, è lieta di presentare la mostra personale di Cosimo Servodio, che sarà dedicata sempre alle tecniche xilografiche e sarà costituita da una selezione di opere realizzate dallo studente nell’anno accademico in corso. In questa mostra saranno esposte circa 35 stampe xilografiche, realizzate secondo processi tradizionali con matrici di materiali sperimentali, quali il MDF. Questi risultati sono stati raggiunti applicando ulteriormente le sperimentazioni tecniche e i metodi già in uso nelle attività didattiche condotte dalla docente, anche presso altre Accademie di Belle Arti.
Cosimo Servodio, attraverso la peculiare pratica creativa dell’incisione xilografica, lavora alla costruzione di un proprio codice espressivo in bilico fra emozioni dei sensi e controllo del pensiero. Con le sgorbie scava nelle matrici una miriade di segni sottili e acuminati. Con questi bianchi spilli luminosi punge la nera densità dell’inchiostro da stampa pur preservando le partizioni spaziali. I segni si addensano entro i confini virtuali di un disegno che “a risparmio” fa emergere (o sprofondare) con decisione netta le oscure evidenze quadrangolari. Freddi vortici magnetici si direzionano verso poli di attrazione di potenze compresse e quindi non ancora del tutto espresse. Questi flussi direzionali sono vettori trasmittenti corto circuiti psichici che dinamizzano i campi d’azione, in contrasto con le nere figure ortogonali solo in apparenza rassicuranti. Si realizza un’ambiguità della percezione visiva nei rapporti reciproci delle due entità. Le nette figure nere emergono dal fondo magmatico o alternativamente sprofondano, divenendo vuoti assoluti, come sfondo di contenuti fenomeni cosmici. Cosimo Servodio carica il proprio immaginario assumendo le logiche di conduzione di energie elettriche, lungo circuiti neuronali, nell’accensione di sistemi stellari. Queste opere testimoniano una vocazione mentre con volontà e disciplina condensano le alte tensioni in atto nell’aspirazione all’arte.
10
febbraio 2004
Da Zero – xilografie di Cosimo Servodio
Dal 10 al 21 febbraio 2004
giovane arte
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Napoli, Via Santa Maria Di Costantinopoli, 107, (Napoli)
Napoli, Via Santa Maria Di Costantinopoli, 107, (Napoli)
Orario di apertura
tutti i giorni feriali dalle ore 10.00 alle ore 13.00
Vernissage
10 Febbraio 2004, ore 12,00
Autore