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Daboo – Scritti collettivi
La sua arte viene continuamente contaminata dalle tematiche e dai tratti orientali che come segni indelebili solcano le sue tele
Comunicato stampa
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Dopo una vita in bilico tra Parigi, Hong Kong e Tokio, Daboo, classe 1972, si affaccia al mondo dell'arte nel 1993 quando per la prima volta espone alcune sue tele in una mostra collettiva, sponsorizzata dal Japan Times, dal titolo Foreign Artists in Japan, Tokyo Metropolitan Museum of Art, Tokyo. Da allora la sua arte viene continuamente contaminata dalle tematiche e dai tratti orientali che come segni indelebili solcano le sue tele. Colori come concretizzazione di influenze che sono sintesi di un universo barocco che trova nella dicotomia occidente oriente la sua concretizzazione.
(Dalle parole dell'artista) La genesi della mostra "Scritti collettivi" si ritrova tra le righe sbiadite di pezzi di romanzi scritti su un cubo di poliestere, chiamato poi "Rotazione di Euler". Il cubo racconta la storia di un bambino aborigeno dell' Australia la cui sagoma, gli occhi che vanno da una faccetta all'altra, si scioglie nell'astratto e poi torna alla vita, di nuovo. Fugacità della forma. E il titolo è anche per ricordarvi del famoso matematico Euler e della sua dimostrazione che è possibile ottenere qualsiasi trasformazione spaziale da casuali rotazioni attorno a un massimo di 3 assi; è il mondo contenuto. L'atto di scrivere, lettere, forme e immagini, è un atto di comunicazione intrinsecamente collettivo. Uno legge l'altro, molti leggono lo stesso e tutti leggono l'uno dell' altro. La sua più importante qualità è che con l'atto dello scrivere si possano attraversare diversi livelli di realtà, andare dal pensiero puro al significato, dal senso della vista alla rappresentazione. Una mela sull'albero è un frutto senza intento, mentre l'immagine che abbiamo di una mela è quella di un frutto già mangiato, già morsicato e digerito. E in questo tentativo della scrittura, di fare da ponte tra quello che pensiamo e quello che è il mondo esterno, sempre imperfetto, per colpa di una necessaria semplificazione grafica, gli alfabeti cuneiformi si ispirano, come forma interposta tra lettera e immagine; sono quelli che stanno più vicini ai "significati-radice" descritti da Theodore Roszak. La serie Camuffamenti I-III ha preso ispirazione da alcune spiritualità orientali (Buddismo, Taoismo e Induismo) e usa combinazioni di immagini corporee, caratteri Cinesi e forme astratte per descrivere l'interpenetrazione della realtà del corpo, del linguaggio e della natura.
Piccolo gioco: Parlando di scrittura, avete trovato i significati di SATOR9, WUEI23 e GRINAUT12??
(Dalle parole dell'artista) La genesi della mostra "Scritti collettivi" si ritrova tra le righe sbiadite di pezzi di romanzi scritti su un cubo di poliestere, chiamato poi "Rotazione di Euler". Il cubo racconta la storia di un bambino aborigeno dell' Australia la cui sagoma, gli occhi che vanno da una faccetta all'altra, si scioglie nell'astratto e poi torna alla vita, di nuovo. Fugacità della forma. E il titolo è anche per ricordarvi del famoso matematico Euler e della sua dimostrazione che è possibile ottenere qualsiasi trasformazione spaziale da casuali rotazioni attorno a un massimo di 3 assi; è il mondo contenuto. L'atto di scrivere, lettere, forme e immagini, è un atto di comunicazione intrinsecamente collettivo. Uno legge l'altro, molti leggono lo stesso e tutti leggono l'uno dell' altro. La sua più importante qualità è che con l'atto dello scrivere si possano attraversare diversi livelli di realtà, andare dal pensiero puro al significato, dal senso della vista alla rappresentazione. Una mela sull'albero è un frutto senza intento, mentre l'immagine che abbiamo di una mela è quella di un frutto già mangiato, già morsicato e digerito. E in questo tentativo della scrittura, di fare da ponte tra quello che pensiamo e quello che è il mondo esterno, sempre imperfetto, per colpa di una necessaria semplificazione grafica, gli alfabeti cuneiformi si ispirano, come forma interposta tra lettera e immagine; sono quelli che stanno più vicini ai "significati-radice" descritti da Theodore Roszak. La serie Camuffamenti I-III ha preso ispirazione da alcune spiritualità orientali (Buddismo, Taoismo e Induismo) e usa combinazioni di immagini corporee, caratteri Cinesi e forme astratte per descrivere l'interpenetrazione della realtà del corpo, del linguaggio e della natura.
Piccolo gioco: Parlando di scrittura, avete trovato i significati di SATOR9, WUEI23 e GRINAUT12??