Con la mostra Bower di Dacia Manto, il giorno 20 marzo, alle ore 17.00, apre l’attività di Magazzino 1b, spazio polifunzionale nato dalla collaborazione tra Marina Inverni, Marco Banci e Associazione Spaziorazmataz.

Situato all’interno di un ex capannone tessile nelle immediate vicinanze del centro storico, Magazzino 1b presenterà un articolato programma di esposizioni, progetti performativi e musicali ed eventi legati al settore della comunicazione.

Magazzino 1b nasce con il fine di indagare i complessi linguaggi del contemporaneo. Uno spazio sottratto all’usura del tempo e restituito a questo tempo, il nostro.
DACIA MANTO

BOWER

Fino al 20 maggio 2010. Da martedì a venerdì, 16.00-19.00. Sabato su appuntamento.

La mostra Bower, di Dacia Manto, è il risultato di un’attenta osservazione delle attività dei bowerbirds, gli uccelli giardinieri australiani. In due anni di ricerche, l’artista ha raccolto immagini e documenti sulle abitudini di questi straordinari animali, dotati di una insolita sensibilità estetica, nel tentativo di interpretare, attraverso disegni, testi, video e installazioni, le loro modalità creative.

Presenti in aree ancora selvagge, quali le giungle e le foreste pluviali della Nuova Zelanda e della Nuova Guinea, le costruzioni dei bowerbirds costituiscono uno straordinario esempio di architettura non subordinata a esigenze di utilità funzionale o convenzionale. Utilizzate durante i rituali di corteggiamento, queste costruzioni si presentano come sculture incompiute, ricche di dettagli formali e cromatici. Per quasi nove mesi all’anno esse vengono continuamente modificate, in parte smontate e ricostruite.

Gli uccelli raccolgono oggetti - più spesso elementi vegetali o naturali, ma in alcuni casi anche oggetti rubati all’uomo - che raggruppano in composizioni, assemblano in costruzioni, e in seguito, dopo avere accuratamente studiato un insieme, talvolta scartano o sostituiscono. Le infinite varietà dei comportamenti, le scelte accurate e mai casuali di questi animali, differenti da specie a specie ma anche da individuo a individuo, divengono spunto di riflessione sul concetto di creazione personale.

Tra reale ed artificiale, mimesi ed invenzione, documentazione ed immaginario, l’artista costruisce e ricostruisce una serie di paesaggi sfuggenti, marginali, che ruotano intorno all’idea di un’estetica sempre mutevole, in costante evoluzione.

Dacia Manto (Milano, 1973) ha esposto in importanti contesti pubblici nazionali ed internazionali, tra cui il Mar, Museo d'Arte della città di Ravenna, la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone, il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, il PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, La Strozzina, Centro di Cultura Contemporanea di Firenze, il Musée d'Art Moderne di Saint-Etienne, la Biennale di Poznan. Numerose le mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati.