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Daisy Triolo – Tutto l’amore che posso
Il titolo emblematico di questa esposizione, ha una doppia valenza interpretativa: vuole alludere sia alla passione dell’artista verso l’arte in genere, che ad una delle sue tematiche ricorrenti, quello di un amore analizzato e mostrato nelle sue infinite sfaccettature.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il MAD, Museo d’Arte Diffusa, ritorna al “XXI Aprile Wine Bar” di Latina con una delle sue importanti e puntuali rassegne artistiche. Dal 12 agosto al 30 settembre, infatti, Fabio d’Achille, curatore del MAD, presenterà la Personale “Tutto l’Amore che posso” dell’artista pontina Daisy Triolo (Latina, 1985).
La prima settimana di settembre ci sarà un evento di presentazione della mostra.
Il titolo emblematico di questa esposizione, scelto dall’artista stessa, ha una doppia valenza interpretativa: vuole alludere sia alla passione dell’artista verso l’arte in genere, mostrato attraverso le sue opere, che ad una delle sue tematiche ricorrenti, quello di un amore analizzato e mostrato nelle sue infinite sfaccettature.
Al XXI Aprile faranno da protagonista esclusivamente le opere su tela dell’artista, un corpus di dipinti ad olio, acrilico e tecnica mista, tra i meno recenti e le sue ultime creazione, allestite con cura da Fabio d’Achille tra le pareti bianche, gli scaffali dei vini e la muratura lasciata a vista, caratteristica del luogo.
Tematiche impegnate quelle di Triolo dove la donna (spesso se stessa) e la forza delle figure femminili in genere rimangono sempre e costantemente punti di riferimento importanti e imprescindibili nella sua visione artistica.
Entrata da un anno nella grande famiglia MAD, Daisy Triolo è diplomata al Liceo Artistico e laureata in “Storia dell’arte” con un Master in “Digital Heritage” presso L’Università di Studi “La Sapienza” di Roma. La sua passione per l’arte l’hanno sempre portata a percorrere il suo percorso artistico parallelamente in due direzioni: quello della storica dell’arte e quello dell’artista. In qualità di artista, Triolo ha partecipato a diverse mostre nazionali e internazionali e a vari concorsi d’arte. I suoi dipinti sono stati selezionati e pubblicati su cataloghi e piattaforme artistiche online.
Al primo sguardo, le opere dell’artista stordiscono e lasciano il segno: lo spettatore è rapito dall'universo narrativo della pittrice, fatto di immagini sognanti, di figure sofferenti ma forti, di donne, uomini, angeli, outsiders, avulsi dal tempo e dal contesto. Tramite un esplosione di colori, Daisy Triolo cerca di descrivere mondi interiori utilizzando elementi presi in prestito dal mondo reale ma inseriti in un contesto totalmente surreale e fantasioso: gioca con diversi concetti reali e fittizi cercando di aprire un nuovo mondo interiore ricco di metafore, riflessi mutati di una realtà troppo stretta con la sua quotidianità.
Tutta l’arte di Triolo viene intesa come metafora del vivere quotidiano: una sorta di paradiso perduto ma costantemente connesso con il mondo reale.
La prima settimana di settembre ci sarà un evento di presentazione della mostra.
Il titolo emblematico di questa esposizione, scelto dall’artista stessa, ha una doppia valenza interpretativa: vuole alludere sia alla passione dell’artista verso l’arte in genere, mostrato attraverso le sue opere, che ad una delle sue tematiche ricorrenti, quello di un amore analizzato e mostrato nelle sue infinite sfaccettature.
Al XXI Aprile faranno da protagonista esclusivamente le opere su tela dell’artista, un corpus di dipinti ad olio, acrilico e tecnica mista, tra i meno recenti e le sue ultime creazione, allestite con cura da Fabio d’Achille tra le pareti bianche, gli scaffali dei vini e la muratura lasciata a vista, caratteristica del luogo.
Tematiche impegnate quelle di Triolo dove la donna (spesso se stessa) e la forza delle figure femminili in genere rimangono sempre e costantemente punti di riferimento importanti e imprescindibili nella sua visione artistica.
Entrata da un anno nella grande famiglia MAD, Daisy Triolo è diplomata al Liceo Artistico e laureata in “Storia dell’arte” con un Master in “Digital Heritage” presso L’Università di Studi “La Sapienza” di Roma. La sua passione per l’arte l’hanno sempre portata a percorrere il suo percorso artistico parallelamente in due direzioni: quello della storica dell’arte e quello dell’artista. In qualità di artista, Triolo ha partecipato a diverse mostre nazionali e internazionali e a vari concorsi d’arte. I suoi dipinti sono stati selezionati e pubblicati su cataloghi e piattaforme artistiche online.
Al primo sguardo, le opere dell’artista stordiscono e lasciano il segno: lo spettatore è rapito dall'universo narrativo della pittrice, fatto di immagini sognanti, di figure sofferenti ma forti, di donne, uomini, angeli, outsiders, avulsi dal tempo e dal contesto. Tramite un esplosione di colori, Daisy Triolo cerca di descrivere mondi interiori utilizzando elementi presi in prestito dal mondo reale ma inseriti in un contesto totalmente surreale e fantasioso: gioca con diversi concetti reali e fittizi cercando di aprire un nuovo mondo interiore ricco di metafore, riflessi mutati di una realtà troppo stretta con la sua quotidianità.
Tutta l’arte di Triolo viene intesa come metafora del vivere quotidiano: una sorta di paradiso perduto ma costantemente connesso con il mondo reale.
12
agosto 2015
Daisy Triolo – Tutto l’amore che posso
Dal 12 agosto al 30 settembre 2015
arte contemporanea
Location
WINE BAR XXI APRILE
Latina, Viale XXI Aprile, (Latina)
Latina, Viale XXI Aprile, (Latina)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 6,00 alle 24,00.Chiusura per ferie dal 14 al 31 agosto.
Riapertura dal 1° al 30 settembre.
Vernissage
12 Agosto 2015, ore 19,00
Autore
Curatore