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Dal 1969 a oggi. Sei artisti italiani prima e dopo
Il programma della Casa Museo Spagna Bellora prevede brevi mostre e incontri dedicati agli artisti che esposero al centro culturale d’arte Bellora e alla Galleria Santandrea, oltre a omaggi a quei critici e fotografi che ne hanno testimoniato la loro storia attraverso scritti e immagini. Il primo appuntamento di febbraio presenterà opere di Alessandro Algardi, Agostino Ferrari, Umberto Mariani, Giorgio Milani, Kyoji Nagatani e Tino Stefanoni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
IL CENTRO CULTURALE D’ARTE BELLORA, situato in uno storico palazzo di via Borgonuovo a Milano, fu
nella seconda metà degli anni Ottanta, un luogo di scambio e di dibattito culturale molto vivace
e attento alle esperienze italiane e internazionali.
A venticinque anni di distanza Anna Spagna Bellora riapre, nelle medesime sale, la CASA MUSEO
SPAGNA BELLORA dedicata alla sua memoria.
Gianfranco Bellora fu un gallerista, mecenate e promotore indiscusso del concettualismo
d’avanguardia e delle ricerche verbo visuali in Italia, prima con la GALLERIA SANTANDREA (1969 al 1981)
e poi IL CENTRO CULTURALE D’ARTE BELLORA (1986-1991).
La GALLERIA SANTANDREA aprì il 6 novembre del 1969 con la mostra “Mimmo Rotella. Opere dal 1954
al 1969” e continuò, nella sua attività, presentando artisti degli anni Cinquanta e Sessanta, quali
Baj, Scanavino, Dova, Bettini, Rotella, Arman. Seguirono mostre personali e collettive dedicate a
esperienze diverse, dal Nouveau Réalisme alla Mec-art, a Fluxus, dalla Pop Art alla Body-art.
Con la mostra del 1971 “Proletarismo e dittatura della poesia”, la GALLERIA inizia a manifestare il suo
stretto coinvolgimento con tutti quei fenomeni artistici che a partire dagli anni Cinquanta si sono
sviluppati intorno alla ricerca segno-scrittura- poesia. Numerose e fondamentali le mostre che
seguirono, tra cui, nel 1972, “Poesia visiva internazionale” e, nel 1979, “Dieci operatrici per una
scrittura poetica”. Il 1977 fu un anno centrale per la Poesia Visiva; ad essa la GALLERIA dedicò cinque
esposizioni, per delinearne le differenti tipologie: “Poesia Tecnologica”, “Poesia Simbiotica”,
“Poesia Concreta”, “Il gesto poetico”, “Verso un concetto globale”.
Il CENTRO CULTURALE D’ARTE BELLORA, raccolse l’eredità del lavoro svolto nella GALLERIA intorno alle diverse
forme e ricerche che si erano sviluppate fino allora. Continuò a presentare sistematicamente i suoi
protagonisti e affermò la sua “poetica”, storicizzandola, nel volume SegnoPoesia nel 1987.
“Con il volume SEGNOPOESIA, - scrisse Gianfranco Bellora nel testo introduttivo - il CENTRO CULTURALE
D’ARTE BELLORA compie in pratica una dichiarazione di poetica, presentando una serie di artisti che pur
operando con modalità diverse e si muovono attorno al segno di uno spazio compreso tra parola e
immagine, tra scrittura e pittura.
SEGNOPOESIA vuole essere contemporaneamente storia, per quanto riguarda il lavoro fin qui svolto da
Gianfranco Bellora in varie sedi, e indicazione di programma, in quanto rispecchia scelte precise che il
CENTRO CULTURALE D’ARTE intende sostenere secondo la linea di coerenza che lo contraddistingue”.
IL CENTRO CULTURALE D’ARTE BELLORA fu un luogo di grande fermento, dove contemporaneamente alle
mostre si tennero numerosi dibattiti e simposi. Terminò la sua attività alla fine del 1991, con due
mostre dedicate ad Alessandro Algardi e Giorgio Milani.
Dopo la scomparsa del gallerista, la moglie Anna Spagna donò alcuni nuclei della Collezione al
Mart di Rovereto, alla Casa della Memoria di Vizzini e al Museo del Novecento di Milano. Ora con
la CASA MUSEO SPAGNA BELLORA vuole ricreare l’atmosfera e il vivace scambio culturale che lo
caratterizzò.
Il suo programma prevede brevi mostre e incontri dedicati agli artisti che esposero al CENTRO
CULTURALE D’ARTE BELLORA e alla GALLERIA SANTANDREA, oltre a omaggi a quei critici e fotografi che ne
hanno testimoniato la loro storia attraverso scritti e immagini.
Il primo appuntamento di febbraio presenterà opere di Alessandro Algardi, Agostino Ferrari,
Umberto Mariani, Giorgio Milani, Kyoji Nagatani e Tino Stefanoni.
Il progetto della Casa Museo prevede di accostare, in occasione dei vari momenti espostivi, opere
storiche ad alcuni lavori recenti.
La mostra sarà aperta da martedì 7 febbraio a sabato 11 febbraio 2017, dalle ore 10 alle 13 e dalle
ore 15.30 alle ore 19.30. Ingresso libero
CASA MUSEO SPAGNA BELLORA Milano Via Borgonuovo 18 |Tel. +39 02.29000076
Comunicazione
Alessandra Pozzi | press@alessandrapozzi.com |Tel. +39 385965789
nella seconda metà degli anni Ottanta, un luogo di scambio e di dibattito culturale molto vivace
e attento alle esperienze italiane e internazionali.
A venticinque anni di distanza Anna Spagna Bellora riapre, nelle medesime sale, la CASA MUSEO
SPAGNA BELLORA dedicata alla sua memoria.
Gianfranco Bellora fu un gallerista, mecenate e promotore indiscusso del concettualismo
d’avanguardia e delle ricerche verbo visuali in Italia, prima con la GALLERIA SANTANDREA (1969 al 1981)
e poi IL CENTRO CULTURALE D’ARTE BELLORA (1986-1991).
La GALLERIA SANTANDREA aprì il 6 novembre del 1969 con la mostra “Mimmo Rotella. Opere dal 1954
al 1969” e continuò, nella sua attività, presentando artisti degli anni Cinquanta e Sessanta, quali
Baj, Scanavino, Dova, Bettini, Rotella, Arman. Seguirono mostre personali e collettive dedicate a
esperienze diverse, dal Nouveau Réalisme alla Mec-art, a Fluxus, dalla Pop Art alla Body-art.
Con la mostra del 1971 “Proletarismo e dittatura della poesia”, la GALLERIA inizia a manifestare il suo
stretto coinvolgimento con tutti quei fenomeni artistici che a partire dagli anni Cinquanta si sono
sviluppati intorno alla ricerca segno-scrittura- poesia. Numerose e fondamentali le mostre che
seguirono, tra cui, nel 1972, “Poesia visiva internazionale” e, nel 1979, “Dieci operatrici per una
scrittura poetica”. Il 1977 fu un anno centrale per la Poesia Visiva; ad essa la GALLERIA dedicò cinque
esposizioni, per delinearne le differenti tipologie: “Poesia Tecnologica”, “Poesia Simbiotica”,
“Poesia Concreta”, “Il gesto poetico”, “Verso un concetto globale”.
Il CENTRO CULTURALE D’ARTE BELLORA, raccolse l’eredità del lavoro svolto nella GALLERIA intorno alle diverse
forme e ricerche che si erano sviluppate fino allora. Continuò a presentare sistematicamente i suoi
protagonisti e affermò la sua “poetica”, storicizzandola, nel volume SegnoPoesia nel 1987.
“Con il volume SEGNOPOESIA, - scrisse Gianfranco Bellora nel testo introduttivo - il CENTRO CULTURALE
D’ARTE BELLORA compie in pratica una dichiarazione di poetica, presentando una serie di artisti che pur
operando con modalità diverse e si muovono attorno al segno di uno spazio compreso tra parola e
immagine, tra scrittura e pittura.
SEGNOPOESIA vuole essere contemporaneamente storia, per quanto riguarda il lavoro fin qui svolto da
Gianfranco Bellora in varie sedi, e indicazione di programma, in quanto rispecchia scelte precise che il
CENTRO CULTURALE D’ARTE intende sostenere secondo la linea di coerenza che lo contraddistingue”.
IL CENTRO CULTURALE D’ARTE BELLORA fu un luogo di grande fermento, dove contemporaneamente alle
mostre si tennero numerosi dibattiti e simposi. Terminò la sua attività alla fine del 1991, con due
mostre dedicate ad Alessandro Algardi e Giorgio Milani.
Dopo la scomparsa del gallerista, la moglie Anna Spagna donò alcuni nuclei della Collezione al
Mart di Rovereto, alla Casa della Memoria di Vizzini e al Museo del Novecento di Milano. Ora con
la CASA MUSEO SPAGNA BELLORA vuole ricreare l’atmosfera e il vivace scambio culturale che lo
caratterizzò.
Il suo programma prevede brevi mostre e incontri dedicati agli artisti che esposero al CENTRO
CULTURALE D’ARTE BELLORA e alla GALLERIA SANTANDREA, oltre a omaggi a quei critici e fotografi che ne
hanno testimoniato la loro storia attraverso scritti e immagini.
Il primo appuntamento di febbraio presenterà opere di Alessandro Algardi, Agostino Ferrari,
Umberto Mariani, Giorgio Milani, Kyoji Nagatani e Tino Stefanoni.
Il progetto della Casa Museo prevede di accostare, in occasione dei vari momenti espostivi, opere
storiche ad alcuni lavori recenti.
La mostra sarà aperta da martedì 7 febbraio a sabato 11 febbraio 2017, dalle ore 10 alle 13 e dalle
ore 15.30 alle ore 19.30. Ingresso libero
CASA MUSEO SPAGNA BELLORA Milano Via Borgonuovo 18 |Tel. +39 02.29000076
Comunicazione
Alessandra Pozzi | press@alessandrapozzi.com |Tel. +39 385965789
06
febbraio 2017
Dal 1969 a oggi. Sei artisti italiani prima e dopo
Dal 06 all'undici febbraio 2017
arte contemporanea
Location
CASA MUSEO SPAGNA BELLORA
Milano, Via Borgonuovo, 18, (Milano)
Milano, Via Borgonuovo, 18, (Milano)
Orario di apertura
dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15.30 alle ore 19.30
Vernissage
6 Febbraio 2017, ore 18 su invito
Autore