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Dal Canto Nostro
prima esposizione collettiva di una serie di tre dedicata al Gruppo D.D.T. (Drago, Dadadopo e Trilling), formatosi a Roma nei primi anni Duemila attorno alla personalità del pittore Gianpaolo Berto.
Comunicato stampa
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L'otto maggio alla Galleria Grafica Campioli di Monterotondo di Emilio Anselmi, inaugura la prima esposizione collettiva di una serie di tre dedicata al Gruppo D.D.T. (Drago, Dadadopo e Trilling), formatosi a Roma nei primi anni Duemila attorno alla personalità del pittore Gianpaolo Berto. Esporranno accanto al maestro adriese le artiste Giorgia Marzi, Ilaria Rezzi, Alessia Severi. Ogni pittrice presenterà la sua prova d'ammissione al gruppo, una personale versione della famosa Allegoria del trionfo di Venere (1540-1545) di Agnolo Bronzino, nota anche come Venere, Cupido, la Follia e il Tempo e conservata alla National Gallery di Londra: un quadro, secondo Berto, in cui ci sono tutte le passioni umane. La riproduzione di un capolavoro per Gianpaolo Berto è un invito, una provocazione a ricercare la propria cifra nella storia dell'arte: Giorgia Marzi presenterà una copia ( 2010, acrilico su tela 150x120cm) non fedele, ma interiorizzata, del sublime gioco di seduzione ed inganno di Venere e Amore raffigurato nell'opera del Bronzino. Accanto, figurerà la storia di un'altra coppia “impossibile”, quella di Pinocchio e Alice, quasi un cartoon compiuto per mezzo della manipolazione grafica e concettuale della materia letteraria. Allieva di Sandro Trotti, Giorgia Marzi è formidabile ritrattista dal vero, rapida nel cogliere i moti dell'esistenza e dell'animo e nel siglarli con un segno che, come l'arte taoista, tende alla sintesi di narrazione e calligrafia. Il primo d'après di Ilaria Rezzi (2005, olio su tela, 120x120cm) coglie invece l'aspetto scenico della machina cinquecentesca e dalla semplificazione delle forme ne trae la contemporaneità, accentuando il carattere decorativo dell'opera. La sofisticata lascivia dell'episodio centrale lascia il passo alla grazia naturale della tenerezza e il colore, steso in grandi campiture, si spoglia della levigatezza marmorea pur conservando i timbri luminosi e facendosi sontuoso nella resa delle due cortine laterali del sipario d'après Hundertwasser. Ora l'artista sta lavorando ad una seconda versione dello stesso soggetto, realizzata con la moderna tecnica del collage. Infatti, nella pittura di Ilaria Rezzi spesso si riscontra, come in un fumetto, in una predella medievale o nella Pop Art, la compresenza di diverse immagini nello stesso quadro. Qui ha luogo la narrazione del quotidiano, il realismo della metropoli, l'esperienza del viaggio vissuta nelle distanze geografiche così come nello spazio interiore dell'incontro con la storia e con le tecniche dell'arte. L'Allegoria di Alessia Severi (2006, acrilico su multistrato, 120X120) è attraversata da una tensione plastica michelangiolesca, che definisce nettamente le masse muscolari e rende selettivo l'uso del colore freddo e brillante, alla maniera novecentesca, in una composizione festosa e ricca di movimento. Nell'idea dell'artista il quadro è il trompe l'oeil di un mural che deborda sulla cornice parietale dipinta da una writer; quest'ultima è raffigurata in basso a destra, sul limite esistente tra pittura e non pittura, nelle forme di una bambola sui pattini in stile Blythe. Il contrasto evidente tra generi e stili pone il problema della visione della vita e dell'arte contemporanea: oggi non si rappresenta più, come nell'antichità, la divinità nelle forme di una bellezza ultraterrena. L'omologazione della bellezza riprodotta nelle immagini pubblicitarie rende ogni donna ripetitivamente più carina e apparentemente rassicurante, ma in realtà genera profondi squilibri. La Blythe, alter ego della pittrice, trasgredisce questo diktat e, in veste di graffitista, riscopre la pittura degli antichi. Tra i primi a praticare la Street-Art, dagli anni Cinquanta in Africa e poi a Roma, a proposito di questa mostra del gruppo D.D.T., Gianpaolo Berto commenta: le rivoluzioni si fanno anche tornando indietro.
Roberta Reali
Roberta Reali
08
maggio 2010
Dal Canto Nostro
Dall'otto al 22 maggio 2010
arte contemporanea
Location
GRAFICA CAMPIOLI
Monterotondo, Via Vincenzo Bellini, 46, (Roma)
Monterotondo, Via Vincenzo Bellini, 46, (Roma)
Orario di apertura
dalle ore 16,30 alle 20,00 (chiuso domenica e lunedi)
Vernissage
8 Maggio 2010, ore 18.30
Autore