Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Dalip – Lo sguardo e il suo crinale
Prima uscita Italiana dell’artista Kossovaro Dalip, trapiantato prima in Austria, oggi in Germania
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Prima uscita Italiana dell'artista Kossovaro Dalip, trapiantato prima in
Austria, oggi in Germania.
Autodidatta, si confronta con il "Viso", leit motiv della sua ricerca
pittorica sin dall'età di dieci anni.
Un'esistenza travagliata qualla di Dalip. L'infanzia trascorsa in povertà
sulle motagne del Kosovo, tra pecore e agricoltura, poi l'esperienza della
guerra , le fosse comuni e la pulizia etnica della seconda metà degli Anni
Novanta.
Il suo lavoro porta evidenti tutti i segni di queste esperienze.
"Per Dalip le teste e i visi sono la porta di accesso alla dubbia e ambigua
realtà del mondo: sulle loro superfici, vorrei dire sulla loro epidermide
trasuda e transita l'eseistenza che, di volta in volta, risucchiata dalle
voragini degli sguardi, si inabissa come enigma del destino"."
Teste/paesaggio. tra esteriorità ed interiorità" dove "gli occhi non sono
mai disegnati, dipinti e fissati come punto di partenza, come presupposto
della composizione; solo perché risultanti, esiti ed effetti conclusivi di
un processo pittorico e di una struttura compositiva".
".con un'energia vitale ed una forza espressiva continuamete sorprendenti,
Dalip sottrae e salva dall'esilio della terza persona queste teste, quelle
facce, quegli sguardi; perciò stesso nutre il proprio coraggio. Forse anche
la propria follia, la propria clandestinità di far pittura e di ritentare la
figura nella contemporaneità".
(dal testo di Pietro Bellasi: Dalip: lo sguardo e il suo crinale)
Austria, oggi in Germania.
Autodidatta, si confronta con il "Viso", leit motiv della sua ricerca
pittorica sin dall'età di dieci anni.
Un'esistenza travagliata qualla di Dalip. L'infanzia trascorsa in povertà
sulle motagne del Kosovo, tra pecore e agricoltura, poi l'esperienza della
guerra , le fosse comuni e la pulizia etnica della seconda metà degli Anni
Novanta.
Il suo lavoro porta evidenti tutti i segni di queste esperienze.
"Per Dalip le teste e i visi sono la porta di accesso alla dubbia e ambigua
realtà del mondo: sulle loro superfici, vorrei dire sulla loro epidermide
trasuda e transita l'eseistenza che, di volta in volta, risucchiata dalle
voragini degli sguardi, si inabissa come enigma del destino"."
Teste/paesaggio. tra esteriorità ed interiorità" dove "gli occhi non sono
mai disegnati, dipinti e fissati come punto di partenza, come presupposto
della composizione; solo perché risultanti, esiti ed effetti conclusivi di
un processo pittorico e di una struttura compositiva".
".con un'energia vitale ed una forza espressiva continuamete sorprendenti,
Dalip sottrae e salva dall'esilio della terza persona queste teste, quelle
facce, quegli sguardi; perciò stesso nutre il proprio coraggio. Forse anche
la propria follia, la propria clandestinità di far pittura e di ritentare la
figura nella contemporaneità".
(dal testo di Pietro Bellasi: Dalip: lo sguardo e il suo crinale)
27
giugno 2007
Dalip – Lo sguardo e il suo crinale
Dal 27 giugno al 10 settembre 2007
arte contemporanea
Location
GROSSETTI ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Piazza XXV Aprile, 11/B, (Milano)
Milano, Piazza XXV Aprile, 11/B, (Milano)
Orario di apertura
Martedì - Venerdì 10,30 - 19,30 - Sabato 14,00 - 19,30
Lunedì su appuntamento
Vernissage
27 Giugno 2007, ore 18.30
Autore