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Dalla Scapigliatura al Divisionismo
La galleria d’Arte Sacerdoti inaugura la stagione autunnale con un’importante esposizione di pittura Scapigliata e Divisionista per ricordare la figura del mercante d’arte e collezionista milanese Edmondo Sacerdoti, recentemente scomparso.
Comunicato stampa
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La mostra,a cura di Ippolito Edmondo Ferrario e di Daniela Sacerdoti,vuole essere un omaggio alla cinquantennale carriera di Edmondo Sacerdoti e un messaggio con il quale la Galleria di via S.Andrea s’impegna a proseguire la strada iniziata dal suo fondatore.
Le opere presenti pur essendo corredate da numerose pubblicazioni, non compaiono da decenni in esposizioni e manifestazioni pubbliche. L’intento della mostra è puramente culturale, esattamente come alcune volute da Edmondo Sacerdoti e organizzate senza intento di lucro fin dagli anni Cinquanta. Il catalogo è accompagnato dai testi critici di Raffaele De Grada (Un percorso d’arte in compagnia di Edmondo Sacerdoti”) Rossana Bossaglia (prefazione) e Ippolito Edmondo Ferrario (prefazione, note biografiche degli artisti); il volume è arricchito con parte di un carteggio del pittore Angelo Morbelli e messo nuovamente a disposizione del pubblico e degli studiosi .Tra queste citiamo in ambito scapigliato due delle quattro opere di Tranquillo Cremona presenti: il Faust ed Elena, tela ispirata alla letteratura di Goethe e La Spagnola , scenografico ritratto dipinto dall’artista nell’ultimo anno di vita. Ricordiamo ancora il curioso dipinto Una bottiglia di contrabbando , modernissimo nel taglio pittorico e nel soggetto irriverente ; lo stesso dipinto fu utilizzato come cartolina postale nei primi decenni del Novecento. Del periodo scapigliato ricordiamo ancora Daniele Ranzoni con Flora dove l’artista “…ricompone la pennellata scapigliata in una sorta di classicità alla Tiziano” (De Grada) e Gaetano Previati con Il pittore e la fidanzata . Non manca la presenza di Antonio Carnovali detto il Piccio che con una Madonna e Lot e le figlie è il precursore e iniziatore della pittura scapigliata. Il panorama sulla pittura divisionista si apre con una serie di opere di Giuseppe Pellizza da Volpedo, tra cui Ambasciatori della fame, studio preparatorio al Quarto Stato e il paesaggio Pontecastello .Di Giovanni Segantini è in mostra L’Ora mesta, autentico capolavoro, firmato e datato 1892. Il percorso si snoda fino alla pittura di Angelo Morbelli qui rappresentata dal grande Ponte a Torcello e da una serie di ricercati paesaggi tra i quali Tramonto a Burano .
Le opere presenti pur essendo corredate da numerose pubblicazioni, non compaiono da decenni in esposizioni e manifestazioni pubbliche. L’intento della mostra è puramente culturale, esattamente come alcune volute da Edmondo Sacerdoti e organizzate senza intento di lucro fin dagli anni Cinquanta. Il catalogo è accompagnato dai testi critici di Raffaele De Grada (Un percorso d’arte in compagnia di Edmondo Sacerdoti”) Rossana Bossaglia (prefazione) e Ippolito Edmondo Ferrario (prefazione, note biografiche degli artisti); il volume è arricchito con parte di un carteggio del pittore Angelo Morbelli e messo nuovamente a disposizione del pubblico e degli studiosi .Tra queste citiamo in ambito scapigliato due delle quattro opere di Tranquillo Cremona presenti: il Faust ed Elena, tela ispirata alla letteratura di Goethe e La Spagnola , scenografico ritratto dipinto dall’artista nell’ultimo anno di vita. Ricordiamo ancora il curioso dipinto Una bottiglia di contrabbando , modernissimo nel taglio pittorico e nel soggetto irriverente ; lo stesso dipinto fu utilizzato come cartolina postale nei primi decenni del Novecento. Del periodo scapigliato ricordiamo ancora Daniele Ranzoni con Flora dove l’artista “…ricompone la pennellata scapigliata in una sorta di classicità alla Tiziano” (De Grada) e Gaetano Previati con Il pittore e la fidanzata . Non manca la presenza di Antonio Carnovali detto il Piccio che con una Madonna e Lot e le figlie è il precursore e iniziatore della pittura scapigliata. Il panorama sulla pittura divisionista si apre con una serie di opere di Giuseppe Pellizza da Volpedo, tra cui Ambasciatori della fame, studio preparatorio al Quarto Stato e il paesaggio Pontecastello .Di Giovanni Segantini è in mostra L’Ora mesta, autentico capolavoro, firmato e datato 1892. Il percorso si snoda fino alla pittura di Angelo Morbelli qui rappresentata dal grande Ponte a Torcello e da una serie di ricercati paesaggi tra i quali Tramonto a Burano .
20
novembre 2004
Dalla Scapigliatura al Divisionismo
Dal 20 novembre al 22 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE SACERDOTI
Milano, Via Sant'Andrea, 17, (Milano)
Milano, Via Sant'Andrea, 17, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venderdi 10.00-12.30 15.00-19.00
Sabato 10.00-12.30 15.30-19.00 domenica 15.30-19.00 . Lunedì 15.00-19.00