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Dalla street art al laboratorio: l’esperienza di StudioSotterraneo
Una mostra per scoprire e conoscere l’esperienza di StudioSotterraneo, laboratorio artistico interdisciplinare e multiculturale, attivo nel quartiere del Pigneto. Artisti capaci di usare diversi medium espressivi rimanendo fedeli alla propria sperimentazione e senza snaturarsi.
Comunicato stampa
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StudioSotterraneo è un laboratorio artistico interdisciplinare e multiculturale, attivo nel quartiere del Pigneto; come spiega la curatrice nell’introduzione del catalogo «è un modesto locale su due piani situato in via Capitan Ottobono 5, un autentico spazio di coworking vissuto e disordinato, in cui trovano dimora colori, materiali di ogni tipo, strumenti musicali e bizzarri oggetti ritrovati». Sempre aperto alle diverse influenze e punto di incontro di giovani artisti, organizza mostre, performance, concerti, spettacoli teatrali ed è la sede della Scuola sperimentale di formazione artistica.
In mostra le ricerche artistiche di sei pittori, alcuni attivi anche nel campo della street art, che fanno parte del gruppo di StudioSotterraneo, attualmente composto da Luis Alberto Alvarez dal Messico, Carlos Atoche dal Perù, Luis Alberto Cutrone dalla Colombia, Mattia Arduini, Francesco Campese e Antonio Russo dall’Italia. Le opere esposte rivelano la capacità di questi artisti di utilizzare diversi medium espressivi rimanendo fedeli alla propria sperimentazione. Possono utilizzare le superfici murali, la tela, la carta, la tecnica incisoria o quella scultorea, ma la loro poetica permane senza snaturarsi.
Una personale rilettura dell'arte antica e rinascimentale si riscontra nei lavori di Atoche e Campese: nel primo prevale la sperimentazione di tecniche e materiali e la riproposizione dei modelli e delle iconografie del passato; nel secondo l'architettura diventa la vera protagonista, uno spazio senza attori in cui l'assenza evoca la presenza.
I lavori di Alvarez sono contraddistinti da un segno istintivo e “musicale”, che esplode sia su grandi che medie superfici, seguendo il ritmo della tensione emotiva durante la creazione. Cutrone predilige l'incisione come capo di ricerca e utilizza un segno grafico netto, che diventa più incisivo sui piccoli formati.
Agli antipodi le ricerche pittoriche degli altri due componenti del gruppo: in Russo predomina un linguaggio figurativo che trae ispirazione dalla realtà circostante e dai personaggi che incontra o ricorda; in Arduini, invece, la realtà viene filtrata attraverso la propria interiorità, originando opere astratte stratificate attraverso lievi velature di colore.
Durante l'inaugurazione, sabato 20 maggio alle ore 20:30, gli artisti di StudioSotterraneo, con l'accompagnamento musicale dei Tre D (Davide di Pasquale, Alessandro Del Signore e Mattia Di Cretico) realizzeranno un'opera live. Durante la performance i pittori e i musicisti dialogheranno tra improvvisazioni electric-jazz e vernici, dando vita a un linguaggio artistico unico, generato dalla fusione di suoni e colori.
Lunedì 29 maggio dalle ore 15:00, in collaborazione con la rivista RomaItalia Lab, il MLAC organizza una tavola rotonda dal titolo La Street art a Roma: riflessioni e prospettive, a cura di Simona Pandolfi e Ilaria Schiaffini. L'incontro intende effettuare una ricognizione su alcune delle esperienze più significative della street art nella capitale, fenomeno artistico esploso in maniera dirompente negli ultimi anni. Attraverso l'intervento di esperti (curatori, sociologi e antropologi), responsabili di istituzioni comunali, promotori di progetti territoriali e artisti verranno affrontati diversi temi e problematiche, con particolare attenzione ai mutamenti che l'arte urbana ha subìto nel corso del tempo, dalle origini 'illegali' alla riqualificazione sociale dei quartieri, fino ai recenti riconoscimenti istituzionali.
In mostra le ricerche artistiche di sei pittori, alcuni attivi anche nel campo della street art, che fanno parte del gruppo di StudioSotterraneo, attualmente composto da Luis Alberto Alvarez dal Messico, Carlos Atoche dal Perù, Luis Alberto Cutrone dalla Colombia, Mattia Arduini, Francesco Campese e Antonio Russo dall’Italia. Le opere esposte rivelano la capacità di questi artisti di utilizzare diversi medium espressivi rimanendo fedeli alla propria sperimentazione. Possono utilizzare le superfici murali, la tela, la carta, la tecnica incisoria o quella scultorea, ma la loro poetica permane senza snaturarsi.
Una personale rilettura dell'arte antica e rinascimentale si riscontra nei lavori di Atoche e Campese: nel primo prevale la sperimentazione di tecniche e materiali e la riproposizione dei modelli e delle iconografie del passato; nel secondo l'architettura diventa la vera protagonista, uno spazio senza attori in cui l'assenza evoca la presenza.
I lavori di Alvarez sono contraddistinti da un segno istintivo e “musicale”, che esplode sia su grandi che medie superfici, seguendo il ritmo della tensione emotiva durante la creazione. Cutrone predilige l'incisione come capo di ricerca e utilizza un segno grafico netto, che diventa più incisivo sui piccoli formati.
Agli antipodi le ricerche pittoriche degli altri due componenti del gruppo: in Russo predomina un linguaggio figurativo che trae ispirazione dalla realtà circostante e dai personaggi che incontra o ricorda; in Arduini, invece, la realtà viene filtrata attraverso la propria interiorità, originando opere astratte stratificate attraverso lievi velature di colore.
Durante l'inaugurazione, sabato 20 maggio alle ore 20:30, gli artisti di StudioSotterraneo, con l'accompagnamento musicale dei Tre D (Davide di Pasquale, Alessandro Del Signore e Mattia Di Cretico) realizzeranno un'opera live. Durante la performance i pittori e i musicisti dialogheranno tra improvvisazioni electric-jazz e vernici, dando vita a un linguaggio artistico unico, generato dalla fusione di suoni e colori.
Lunedì 29 maggio dalle ore 15:00, in collaborazione con la rivista RomaItalia Lab, il MLAC organizza una tavola rotonda dal titolo La Street art a Roma: riflessioni e prospettive, a cura di Simona Pandolfi e Ilaria Schiaffini. L'incontro intende effettuare una ricognizione su alcune delle esperienze più significative della street art nella capitale, fenomeno artistico esploso in maniera dirompente negli ultimi anni. Attraverso l'intervento di esperti (curatori, sociologi e antropologi), responsabili di istituzioni comunali, promotori di progetti territoriali e artisti verranno affrontati diversi temi e problematiche, con particolare attenzione ai mutamenti che l'arte urbana ha subìto nel corso del tempo, dalle origini 'illegali' alla riqualificazione sociale dei quartieri, fino ai recenti riconoscimenti istituzionali.
20
maggio 2017
Dalla street art al laboratorio: l’esperienza di StudioSotterraneo
Dal 20 maggio al 10 giugno 2017
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
MLAC – MUSEO LABORATORIO DI ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 15 - 19
Vernissage
20 Maggio 2017, 19
Autore
Curatore