Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Dalla Terra al Sogno
Il Museo della Ceramica di Montelupo si apre al contemporaneo e lo fa con un’esposizione temporanea intitolata dalla Terra al Sogno, curata da Techne Galleria d’Arte Ceramica Contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Museo della Ceramica di Montelupo si apre al contemporaneo e lo fa con un’esposizione temporanea intitolata dalla Terra al Sogno, curata da Techne Galleria d'Arte Ceramica Contemporanea.
La mostra richiama un modo arcaico di vivere il rapporto con la terra. Oggi chi la coltiva è più o meno certo del frutto che ne riceverà. L’uomo del passato doveva sperare che da quel seme nascesse un frutto. Sognarlo.
E così gli artisti che espongono in questa collettiva, che nel loro operare quotidiano plasmano l’argilla e nutrono il desiderio di vedere tradotta formalmente l’idea che si erano figurati nella mente.
Come suggerisce Elena Nesti curatrice della mostra: “Dalla terra al sogno. Un sogno che talvolta si realizza, ma che altre volte svanisce nell’accostarsi alla realtà di una materia che presenta molte difficoltà e che chiama sempre a misurarsi con concretissimi problemi tecnici.
Tuttavia il sogno degli artisti, che sono stati selezionati per questa esposizione, non è solo quello che coltivano lavorando, ma è anche la particolare suggestione onirica che le loro opere riescono a trasmettere a chi le guarda.
Lisa Nocentini e Davide Tito, scegliendo la terracotta policroma, suggeriscono intime ambientazioni e sussurrii di storie. Le loro figure, carnalissime, perdono il loro peso: Lisa le trascende proponendone una lettura simbolica; Davide ci gioca, divertendosi a smaterializzarle tanto quanto le ingrassa. I temi poi sono quelli della quotidianità, della donna e della sua casa, delle azioni di tutti i giorni; d’altronde è proprio il vissuto lo spunto dei sogni. Da questo parte anche Fiorenza Pancino che, nelle sue installazioni, ci propone una lettura ironica (e autoironica) delle vicende della vita, indicando, ma in maniera delicata e solo suggerita, una via di uscita agli ostacoli attraverso la brillantezza dei suoi smalti e l’irriverenza delle sue forme.
E poi il sognare si estende alla materializzazione di intere città: quelle leggere ma taglienti, effimere ma strutturate della coreana Soh Young Park sembrano sospese in un tempo assoluto; in una dimensione dove l’acqua non scorre. Città e giardini sono quelli proposti da Elvira Keller, che musealizza realtà da proteggere; e storie immaginarie sono impresse nelle Pagine di terra di Andrea Cappucci, dove incorporee figure attraversano città solo tracciate e si arrampicano su scale di pensieri che portano a mete astratte”.
La mostra aprendo le porte del museo alla ceramica contemporanea segna un passaggio importante ed è da considerarsi solamente uno dei tanti appuntamenti in programma per i mesi futuri per valorizzare e approfondire la conoscenza di questo settore. Per Cesare Baccetti, assessore alla cultura del comune di Montelupo: “ La mostra Dalla terra al sogno da un lato ci offre l’opportunità di ospitare e di far conoscere al pubblico opere di artisti che hanno trovato in uno dei mezzi espressivi più antichi la via a loro più congeniale per raccontare e raccontarsi; e dall’altro costituisce l’inizio di un percorso che diventerà parte integrante della nostra realtà museale”.
L’esposizione è organizzata in collaborazione con l’Associazione Terre di Toscana che riunisce undici comuni di antica tradizione ceramica e che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di saperi condivisi e di ricchezze artistiche.
La mostra richiama un modo arcaico di vivere il rapporto con la terra. Oggi chi la coltiva è più o meno certo del frutto che ne riceverà. L’uomo del passato doveva sperare che da quel seme nascesse un frutto. Sognarlo.
E così gli artisti che espongono in questa collettiva, che nel loro operare quotidiano plasmano l’argilla e nutrono il desiderio di vedere tradotta formalmente l’idea che si erano figurati nella mente.
Come suggerisce Elena Nesti curatrice della mostra: “Dalla terra al sogno. Un sogno che talvolta si realizza, ma che altre volte svanisce nell’accostarsi alla realtà di una materia che presenta molte difficoltà e che chiama sempre a misurarsi con concretissimi problemi tecnici.
Tuttavia il sogno degli artisti, che sono stati selezionati per questa esposizione, non è solo quello che coltivano lavorando, ma è anche la particolare suggestione onirica che le loro opere riescono a trasmettere a chi le guarda.
Lisa Nocentini e Davide Tito, scegliendo la terracotta policroma, suggeriscono intime ambientazioni e sussurrii di storie. Le loro figure, carnalissime, perdono il loro peso: Lisa le trascende proponendone una lettura simbolica; Davide ci gioca, divertendosi a smaterializzarle tanto quanto le ingrassa. I temi poi sono quelli della quotidianità, della donna e della sua casa, delle azioni di tutti i giorni; d’altronde è proprio il vissuto lo spunto dei sogni. Da questo parte anche Fiorenza Pancino che, nelle sue installazioni, ci propone una lettura ironica (e autoironica) delle vicende della vita, indicando, ma in maniera delicata e solo suggerita, una via di uscita agli ostacoli attraverso la brillantezza dei suoi smalti e l’irriverenza delle sue forme.
E poi il sognare si estende alla materializzazione di intere città: quelle leggere ma taglienti, effimere ma strutturate della coreana Soh Young Park sembrano sospese in un tempo assoluto; in una dimensione dove l’acqua non scorre. Città e giardini sono quelli proposti da Elvira Keller, che musealizza realtà da proteggere; e storie immaginarie sono impresse nelle Pagine di terra di Andrea Cappucci, dove incorporee figure attraversano città solo tracciate e si arrampicano su scale di pensieri che portano a mete astratte”.
La mostra aprendo le porte del museo alla ceramica contemporanea segna un passaggio importante ed è da considerarsi solamente uno dei tanti appuntamenti in programma per i mesi futuri per valorizzare e approfondire la conoscenza di questo settore. Per Cesare Baccetti, assessore alla cultura del comune di Montelupo: “ La mostra Dalla terra al sogno da un lato ci offre l’opportunità di ospitare e di far conoscere al pubblico opere di artisti che hanno trovato in uno dei mezzi espressivi più antichi la via a loro più congeniale per raccontare e raccontarsi; e dall’altro costituisce l’inizio di un percorso che diventerà parte integrante della nostra realtà museale”.
L’esposizione è organizzata in collaborazione con l’Associazione Terre di Toscana che riunisce undici comuni di antica tradizione ceramica e che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di saperi condivisi e di ricchezze artistiche.
02
dicembre 2006
Dalla Terra al Sogno
Dal 02 dicembre 2006 al 07 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
MMAB – MONTELUPO MUSEO ARCHIVIO BIBLIOTECA
Montelupo Fiorentino, Piazza Vittorio Veneto, 11, (Firenze)
Montelupo Fiorentino, Piazza Vittorio Veneto, 11, (Firenze)
Orario di apertura
dal martedì alle domenica dalle 10.00 alle 18.00
Vernissage
2 Dicembre 2006, ore 12
Autore
Curatore