Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Dall’Arte Contemporanea all’Arte della Coesistenza
L’incontro, che si realizza in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa dall’AMACI, pone il seguente interrogativo: In una società nella quale coesistono tempi e luoghi diversi ha ancora senso definire “Contemporanea” l’Arte?
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’appellativo “contemporanea”, applicato all’arte in stretto rapporto con il tempo ed il luogo in cui si manifesta e di cui è espressione significativa, ha ragion d’essere da quando la società ha preso a trasformarsi con una rapidità sconosciuta prima e l’artista, non più al servizio della committenza, ha guadagnato la propria autonomia producendo espressioni libere di un libero sentire. Sono le specificità di un tempo e di un luogo a suggerire, ispirare e condizionare l’operare dell’artista alimentandone il pensiero e l’emozione. Un concetto, l’”arte contemporanea”, che si risolve nel rapporto tra l’artista e la società di appartenenza. Per lo spettatore è contemporanea l’arte di chi, condividendo con esso la medesima condizione spazio/temporale, si avvale di chiavi interpretative del mondo circostante a lui ugualmente accessibili.
Sin dalla seconda metà dell’800, con l’introduzione dello strumento fotografico e poi con la diffusione della corrente elettrica, la tecnologia ha condizionato i comportamenti e modificato le capacità percettive costringendo ad una continua ridefinizione dell’arte e dei suoi territori. Con il suo veloce, inarrestabile divenire il 20° secolo ha visto nascere, affermarsi e dissolversi numerose aggregazioni di spiriti liberi che intorno a pensieri e modalità espressive hanno sviluppato scuole, movimenti, mode e tendenze inesorabilmente destinate, in un rapporto fatto di rincorse ed anticipazioni, ad essere ogni volta soppiantate dai nuovi mondi generati dalla continua introduzione di nuove tecnologie. Strumenti innovativi si accompagnano a concettualità nuove che costringono l’umanità ad un continuo risettaggio, necessario per affrontare scenari in divenire. Di questo mutante rapporto tra tempi e luoghi gli artisti si sono dimostrati attenti testimoni e interpreti con quella che abbiamo chiamato “arte contemporanea”.
Qualcosa di assolutamente nuovo e stravolgente accade negli ultimi decenni, da quando la telematica rende possibile che tempi e luoghi diversi, per loro natura inconciliabili, convivano oggi e dialoghino. Quella che sino a ieri era una prerogativa dell’arte (conciliare l’inconciliabile) è oggi il connotato del mondo che ci circonda.
Il quotidiano è un’inestricabile groviglio di realtà e finzione in una dimensione nella quale coesiste ogni tempo ed ogni luogo. In questa condizione, nella quale vengono meno le specificità di un tempo e di un luogo, ha senso continuare a definire l’arte dei nostri giorni “contemporanea”?
Giuseppe Salerno
Sin dalla seconda metà dell’800, con l’introduzione dello strumento fotografico e poi con la diffusione della corrente elettrica, la tecnologia ha condizionato i comportamenti e modificato le capacità percettive costringendo ad una continua ridefinizione dell’arte e dei suoi territori. Con il suo veloce, inarrestabile divenire il 20° secolo ha visto nascere, affermarsi e dissolversi numerose aggregazioni di spiriti liberi che intorno a pensieri e modalità espressive hanno sviluppato scuole, movimenti, mode e tendenze inesorabilmente destinate, in un rapporto fatto di rincorse ed anticipazioni, ad essere ogni volta soppiantate dai nuovi mondi generati dalla continua introduzione di nuove tecnologie. Strumenti innovativi si accompagnano a concettualità nuove che costringono l’umanità ad un continuo risettaggio, necessario per affrontare scenari in divenire. Di questo mutante rapporto tra tempi e luoghi gli artisti si sono dimostrati attenti testimoni e interpreti con quella che abbiamo chiamato “arte contemporanea”.
Qualcosa di assolutamente nuovo e stravolgente accade negli ultimi decenni, da quando la telematica rende possibile che tempi e luoghi diversi, per loro natura inconciliabili, convivano oggi e dialoghino. Quella che sino a ieri era una prerogativa dell’arte (conciliare l’inconciliabile) è oggi il connotato del mondo che ci circonda.
Il quotidiano è un’inestricabile groviglio di realtà e finzione in una dimensione nella quale coesiste ogni tempo ed ogni luogo. In questa condizione, nella quale vengono meno le specificità di un tempo e di un luogo, ha senso continuare a definire l’arte dei nostri giorni “contemporanea”?
Giuseppe Salerno
16
ottobre 2016
Dall’Arte Contemporanea all’Arte della Coesistenza
16 ottobre 2016
incontro - conferenza
Location
PALAZZO DEI CONVEGNI
Jesi, Corso Giacomo Matteotti, (Ancona)
Jesi, Corso Giacomo Matteotti, (Ancona)
Vernissage
16 Ottobre 2016, ore 17.00
Autore
Curatore