Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Dall’Arte di Raffaello a Rembrandt e Goya
In esposizione 250 opere di 104 Maestri incisori europei dal 1450 c. al 1750 c.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione dei dieci anni di attività della Fondazione Art Museo, sabato 26 dicembre 2008, nella prestigiosa dimora settecentesca di Villa Ponti ad Arona, sarà aperta al pubblico una grande Mostra dal titolo: “dall'Arte di Raffaello a Rembrandt e Goya”.
La rassegna, curata da Carlo Occhipinti, presenta 250 capolavori (dal 1450 al 1750) rappresentativi di 104 tra i più grandi Maestri incisori europei, esposti in un ideale itinerario estetico che attraversa circa quattro secoli di Storia dell'Arte, dal Rinascimento al Barocco.
La Mostra è organizzata con la collaborazione di Giuseppe Simoni, studioso ed appassionato collezionista di grafica antica, che ha catalogato tutte le opere esposte con schede descrittive pubblicate su un prestigioso volume di 244 pagine.
Nella presentazione critica della Mostra Manuela Boscolo scrive:
“Inizialmente sono i maestri incisori a replicare i dipinti, incidendo la lastra di rame col bulino, ma questa tecnica (calcografia) si meriterà un posto d’onore al tavolo delle belle arti, sviluppando un filone artistico cui aderiranno artisti di tutti i tempi. Causa: difficoltà massima e abilità senza pari.
Creare un’opera d’arte, senza ausilio di garzoni di bottega e senza poter sbagliare, è già difficile.
Renderla anche unica, affidandole il proprio stile in versione “bianco e nero”, è impresa in cui pochi riuscirono.
Dürer (1471-1528), celebrato da Erasmo da Rotterdam, è tra i primi ad usare la xilografia e a far risaltare la propria potenza creativa attraverso di essa.
Raffaello usò moltissimo questo sistema per far riprodurre le sue opere, come tanti suoi contemporanei.
Harmenszoon Van Rijn Rembrandt (1606 / 1669) addirittura si appropriò di questa tecnica per farne un personale virtuosismo, innamorandosi della perfezione e della suggestione che la carta incisa operava sulle forme, scegliendo però l’acquaforte, che gli consentiva un lavoro più sciolto.
Ricopriva di cera la lastra e con un ago vi disegnava sopra, asportando la cera e mettendo a nudo il rame. Ma attenzione.
Rembrandt è un “caso” artistico a parte, sul quale mi soffermo perché estremamente particolare.
Lontano dai giri dei grandi maestri, operò in solitaria, alla “Caravaggio”, ma con uno spessore psicologico tale da rendere sublime e al contempo naturale ogni ritratto, ogni rappresentazione sacra.
Nelle sue opere non vi è bellezza né bruttezza.
C’è soltanto lo sguardo semplice e quasi commovente della gente, che vive la propria esistenza come viene e penetra la vita e si espone ad essa nel bene e nel male.
Solo un genio poteva avere questa intuizione.
Solo un genio poteva essere in grado di rappresentarla.
Ogni opera, ogni ritratto è un piccolo capolavoro di maestria e di umanità, che ancor oggi è contemplato dal silenzio che lo circonda.
Inconsapevolmente gli artisti del Seicento, per primi i maestri olandesi, ci conducono lontano dal soggetto, avvicinandosi sempre più a godere della pura bellezza del mondo visibile.
Vince la grande pittura, e si dimostra che l’emozione può celarsi anche solamente attraverso il colore, la materia, la luce, la composizione.
L’arte interpreta, decora.
Pitture e sculture, ormai scisse dagli antichi rigori, respirano vita propria, riempiono con la loro presenza il massimo splendore del Barocco, alle soglie del Settecento. Non è più importante ciò che si rappresenta, bensì come lo si rappresenta.
Uno dei più acclamati artisti italiani dell’epoca è senza dubbio Giovanni Battista Tiepolo (1696 / 1770). Dopo le scenografie fastose e lo sfarzo lussureggiante della ricchezza di colori e contenuti delle sue opere, l’Italia inizia il suo lento declino.
Anche l’Arte in generale tende a ridimensionare i suoi eccessi. E muta.
La psicologia entra a far parte della cultura e la cultura artistica entra a compenetrare la vita quotidiana. Si popolarizza e soprattutto si politicizza il suo uso in società. Da pittoresca si trasforma in patriottica. Da meditativa a propagandistica.
Goya (1746 / 1828) ne iniziò l’uso alla satira, lasciandoci numerose incisioni nelle quali dava vita alle distorsioni inquietanti che popolavano il suo immenso immaginario, onirico e quasi surreale...
... ma siamo oramai alle soglie dell’arte moderna”
Elenco degli artisti presentati (104 Maestri incisori europei, dal 1450 c. al 1750 c.):
Alberti Cherubino, Aquila Pietro, Baldini Baccio, Bartoli Pietro Santi, Bartolozzi Francesco, Baudet Etienne, Beatrizet Nicolas, Beck Leonard, Bega Cornelis Pietersz, Berchem Nicolaes, Biscaino Bartolomeo, Bonavera Domenico Maria, Both Jan Dirksz, Bruegel Pieter, Burgkmair Hans, Cantarini Simone, Canuti Domenico Maria, Callot Jacques, Caraglio Giacomo, Carlevarijs Luca, Carracci Agostino, Carracci Annibale, Castiglione Giovanni Benedetto, Collaert Adriaen II, Cort Cornelis, Dalton Richard, Danckerts Dancker, De Jode Pieter II, De Musi Agostino, De Poilly François, Della Bella Stefano, Dente Marco, Dürer Albrecht, Eimmart Georg Cristoph, Falda Giovanni Battista, Faldoni Giovanni Antonio, Farinati Orazio, Fialetti Odoardo, Franco Giacomo, Franco Giovanni Battista, Galestruzzi Giovanni Battista, Ghisi Giorgio, Goltzius Hendrick, Goya y Lucientes Francisco, Grimaldi Giovanni Francesco, Hollar Wenzeslaus, Hopfer Daniel, Maestro Anonimo, Maestro Anonimo da Agostino Carracci, Maestro Anonimo da Andrea Mantegna, Maglioli Giovanni Andrea, Marieschi Michele, Matham Jacob, Mitelli Giuseppe Maria, Negretti Jacopo, Novelli Francesco, Oddi Mauro, Picart Bernard, Piranesi Francesco, Piranesi Giovanni Battista, Podestà Giovanni Andrea, Raimondi Marcantonio, Rembrandt Harmenszoon Van Rijn, Reni Guido, Rosa Salvator, Sadeler Aegidius, Sadeler Justus, Saenredam Jan Pietersz, Salimbeni Ventura, Scaramuccia Luigi, Schiaminossi Raffaello, Schut Cornelis, Scultori Adamo, Scuola di Raimondi, Scuola di Albrecht Dürer, Scuola di Guido Reni, Scuola di Hendrick Goltzius, Scuola di Martin Schongauer, Specchi Alessandro, Stoop Dirk, Tempesta Antonio, Testa Giovanni Cesare, Testa Pietro, Tiepolo Giandomenico, Tiepolo Giovanni Battista, Valesio Francesco, Valesio Giovanni Luigi, Van de Passe Crispijn, Van Dyck Antonie, Van Huchtenburg Jan, Van Laer Pieter, Van Leyden Lucas, Van Ostade Adriaen, Van Star Dirk J., Van Swanevelt Hermann, Van Uytenbroeck Mozes, Vico Enea, Visentini Antonio, Visscher Cornelis II, Vosterman Lucas, Waterloo Anthonie, Weirotter Franz Edmund, Wille Iohan Georg, Wohlgemut Michael.
La Sede della Mostra: Villa Ponti
É una splendida dimora settecentesca situata nel centro storico di Arona, nota per le sue bellezze stilistiche ed ornamentali.
L’edificio è stato costruito sui bastioni della “Rocca” alla fine del Settecento da Bartolomeo Pertossi, ricco mercante di origine fiamminga, sostenitore di Napoleone I, quest’ultimo ospite nella Villa dopo la fine della “Campagna d’Egitto”.
La struttura, edificata su tre piani, è stata più volte modificata.
Nel corso del ’900, alla fine degli anni Venti, l’Arch. A. T. Rocca ha stravolto quasi completamente l’aspetto esterno, sul fronte stradale, arricchendolo di molteplici decori architettonici.
I locali ed i saloni della Villa, arricchiti da pregevoli pavimenti e decorazioni, hanno mantenuto intatta la loro originaria bellezza.
Nella Villa ha vissuto l’illustre aronese Gian Giacomo Ponti (Aro-na, 27 dicembre 1878 - 22 novembre 1939) docente di elettronica al Politecnico di Torino, industriale e promotore, nel primo dopoguerra, della S.I.P. (Società Idroelettrica Piemontese).
Nel 1925 fonda e presiede la S.T.I.P.E.L. (Società Telefonica Interregionale Piemontese e Lombarda) e dà l’avvio alla moderna telefonia italiana.
Su una targa posta all’esterno di Villa Ponti si legge: «La S.T.I.P.E.L. raggiunto il milione di abbonati ricorda che da questa sua casa Gian Giacomo Ponti con fede nell’avvenire della telefonia italiana ne iniziava l’attività il 1° luglio 1925».
Dal 1999 Villa Ponti ospita le manifestazioni del Programma “Arona Arte – Grandi Mostre per Arona”, promosso dalla Fondazione Art Museo e realizzato con il sostegno della Regione Piemonte.
Dedicate ai più importanti protagonisti dell’arte internazionale, le esposizioni di Villa Ponti hanno totalizzato ad oggi oltre 200.000 Visitatori, inserendo Arona nel circuito delle grandi città d’arte europee.
DAL 1999 VILLA PONTI OSPITA LE INIZIATIVE DEL PROGRAMMA “GRANDI MOSTRE SUL LAGO MAGGIORE”, RASSEGNE CULTURALI (MONOGRAFICHE O TEMATICHE) CHE HANNO IL PREGIO DI PRESENTARE CAPOLAVORI ED OPERE SCELTE, DI GRANDI PROTAGONISTI DELL’ARTE INTERNAZIONALE, TUTTE APPARTENENTI A PRESTIGIOSE COLLEZIONI PRIVATE ITALIANE.
LE ESPOSIZIONI DI VILLA PONTI (ORGANIZZATE DALLA “FONDAZIONE ART MUSEO”) IN CIRCA 10 ANNI HANNO ATTIRATO SUL LAGO MAGGIORE OLTRE 300.000 VISITATORI; UN SUCCESSO DI PUBBLICO CHE HA CONTRIBUITO ALLA MAGGIORE DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA ARTISTICA SUL TERRITORIO.
Villa Ponti – Arona - Principali esposizioni dal 1999 ad oggi
Omaggio a Antonio Ligabue 3 luglio – 3 ottobre 1999
Giacomo Manzù. Mostra per il Giubileo 18 dicembre 1999 – 1 maggio 2000
Omaggio a Renato Guttuso
In contemporanea: da Stalin a Gorbaciov, aspetti artistici del Realismo Socialista
8 luglio – 19 novembre 2000
2000 volte 2000. Arte e Idee per la Pace con un Omaggio ad Aligi Sassu
7 aprile – 10 giugno 2001
Giorgio de Chirico ad Arona 14 luglio – 14 ottobre 2001
Gigi Comolli. Un impressionista sul Lago Maggiore con un Omaggio a Pierre-Auguste Renoir
2 marzo – 9 giugno 2002
Picasso ad Arona - Picasso e l’Arte in Italia 27 luglio – 3 novembre 2002
Splendori dell’Ottocento ad Arona. Da Fattori a Segantini 19 aprile – 29 giugno 2003
Fantastico Novecento ad Arona. Da Picasso a Kandinsky. Con un Omaggio a Felice Casorati
26 luglio – 2 novembre 2003
Cento anni di pittura ad Arona. 13 dicembre 2003 – 8 febbraio 2004
Ligabue come Van Gogh. Arte, Mito, Leggenda. 13 marzo – 27 giugno 2004
Femme Fatale. Da Modigliani a Warhol. Il Mito Universale della Donna nell’Arte
31 luglio - 7 novembre 2004
Mario Schifano. I colori della Beat generation. con un Omaggio a Franco Angeli e Tano Festa
19 marzo – 12 giugno 2005
Roma. Parigi. New York. Dal Futurismo a De Chirico. 16 luglio – 13 novembre 2005
Michele Cascella ad Arona. La grande mostra Storica. 26 dicembre 2005 - 2 aprile 2006
Arte Gaia. I colori della terra. Da Fattori a De Chirico
Con un Omaggio ai paesisti novaresi del ‘900
15 aprile – 2 luglio 2006
Genius. Picasso, l’Italia e l’Europa. Con un Omaggio a Carolrama. 29 luglio – 5 novembre 2007
Amore e Psiche. Arte e Seduzione. Da Renoir e Chagall – a Picasso e Worhol
16 dicembre 2006 – 3 giugno 2007
Made in Warhol. Omaggio a Andy Warhol nel ventennale della scomparsa
14 luglio – 25 novembre 2007
Picasso ‘900. Cubismo e Astrazioni. 26 dicembre 2007 – 30 marzo 2008
Estetika. Forma & Segno. Da Renoir a De Chirico. 28 giugno – 23 novembre 2008
Dall’Arte di Raffaello, a Rembrandt e Goya. Maestri incisori europei (1450 – 1750)
26 dicembre 2008 – 10 maggio 2009
La rassegna, curata da Carlo Occhipinti, presenta 250 capolavori (dal 1450 al 1750) rappresentativi di 104 tra i più grandi Maestri incisori europei, esposti in un ideale itinerario estetico che attraversa circa quattro secoli di Storia dell'Arte, dal Rinascimento al Barocco.
La Mostra è organizzata con la collaborazione di Giuseppe Simoni, studioso ed appassionato collezionista di grafica antica, che ha catalogato tutte le opere esposte con schede descrittive pubblicate su un prestigioso volume di 244 pagine.
Nella presentazione critica della Mostra Manuela Boscolo scrive:
“Inizialmente sono i maestri incisori a replicare i dipinti, incidendo la lastra di rame col bulino, ma questa tecnica (calcografia) si meriterà un posto d’onore al tavolo delle belle arti, sviluppando un filone artistico cui aderiranno artisti di tutti i tempi. Causa: difficoltà massima e abilità senza pari.
Creare un’opera d’arte, senza ausilio di garzoni di bottega e senza poter sbagliare, è già difficile.
Renderla anche unica, affidandole il proprio stile in versione “bianco e nero”, è impresa in cui pochi riuscirono.
Dürer (1471-1528), celebrato da Erasmo da Rotterdam, è tra i primi ad usare la xilografia e a far risaltare la propria potenza creativa attraverso di essa.
Raffaello usò moltissimo questo sistema per far riprodurre le sue opere, come tanti suoi contemporanei.
Harmenszoon Van Rijn Rembrandt (1606 / 1669) addirittura si appropriò di questa tecnica per farne un personale virtuosismo, innamorandosi della perfezione e della suggestione che la carta incisa operava sulle forme, scegliendo però l’acquaforte, che gli consentiva un lavoro più sciolto.
Ricopriva di cera la lastra e con un ago vi disegnava sopra, asportando la cera e mettendo a nudo il rame. Ma attenzione.
Rembrandt è un “caso” artistico a parte, sul quale mi soffermo perché estremamente particolare.
Lontano dai giri dei grandi maestri, operò in solitaria, alla “Caravaggio”, ma con uno spessore psicologico tale da rendere sublime e al contempo naturale ogni ritratto, ogni rappresentazione sacra.
Nelle sue opere non vi è bellezza né bruttezza.
C’è soltanto lo sguardo semplice e quasi commovente della gente, che vive la propria esistenza come viene e penetra la vita e si espone ad essa nel bene e nel male.
Solo un genio poteva avere questa intuizione.
Solo un genio poteva essere in grado di rappresentarla.
Ogni opera, ogni ritratto è un piccolo capolavoro di maestria e di umanità, che ancor oggi è contemplato dal silenzio che lo circonda.
Inconsapevolmente gli artisti del Seicento, per primi i maestri olandesi, ci conducono lontano dal soggetto, avvicinandosi sempre più a godere della pura bellezza del mondo visibile.
Vince la grande pittura, e si dimostra che l’emozione può celarsi anche solamente attraverso il colore, la materia, la luce, la composizione.
L’arte interpreta, decora.
Pitture e sculture, ormai scisse dagli antichi rigori, respirano vita propria, riempiono con la loro presenza il massimo splendore del Barocco, alle soglie del Settecento. Non è più importante ciò che si rappresenta, bensì come lo si rappresenta.
Uno dei più acclamati artisti italiani dell’epoca è senza dubbio Giovanni Battista Tiepolo (1696 / 1770). Dopo le scenografie fastose e lo sfarzo lussureggiante della ricchezza di colori e contenuti delle sue opere, l’Italia inizia il suo lento declino.
Anche l’Arte in generale tende a ridimensionare i suoi eccessi. E muta.
La psicologia entra a far parte della cultura e la cultura artistica entra a compenetrare la vita quotidiana. Si popolarizza e soprattutto si politicizza il suo uso in società. Da pittoresca si trasforma in patriottica. Da meditativa a propagandistica.
Goya (1746 / 1828) ne iniziò l’uso alla satira, lasciandoci numerose incisioni nelle quali dava vita alle distorsioni inquietanti che popolavano il suo immenso immaginario, onirico e quasi surreale...
... ma siamo oramai alle soglie dell’arte moderna”
Elenco degli artisti presentati (104 Maestri incisori europei, dal 1450 c. al 1750 c.):
Alberti Cherubino, Aquila Pietro, Baldini Baccio, Bartoli Pietro Santi, Bartolozzi Francesco, Baudet Etienne, Beatrizet Nicolas, Beck Leonard, Bega Cornelis Pietersz, Berchem Nicolaes, Biscaino Bartolomeo, Bonavera Domenico Maria, Both Jan Dirksz, Bruegel Pieter, Burgkmair Hans, Cantarini Simone, Canuti Domenico Maria, Callot Jacques, Caraglio Giacomo, Carlevarijs Luca, Carracci Agostino, Carracci Annibale, Castiglione Giovanni Benedetto, Collaert Adriaen II, Cort Cornelis, Dalton Richard, Danckerts Dancker, De Jode Pieter II, De Musi Agostino, De Poilly François, Della Bella Stefano, Dente Marco, Dürer Albrecht, Eimmart Georg Cristoph, Falda Giovanni Battista, Faldoni Giovanni Antonio, Farinati Orazio, Fialetti Odoardo, Franco Giacomo, Franco Giovanni Battista, Galestruzzi Giovanni Battista, Ghisi Giorgio, Goltzius Hendrick, Goya y Lucientes Francisco, Grimaldi Giovanni Francesco, Hollar Wenzeslaus, Hopfer Daniel, Maestro Anonimo, Maestro Anonimo da Agostino Carracci, Maestro Anonimo da Andrea Mantegna, Maglioli Giovanni Andrea, Marieschi Michele, Matham Jacob, Mitelli Giuseppe Maria, Negretti Jacopo, Novelli Francesco, Oddi Mauro, Picart Bernard, Piranesi Francesco, Piranesi Giovanni Battista, Podestà Giovanni Andrea, Raimondi Marcantonio, Rembrandt Harmenszoon Van Rijn, Reni Guido, Rosa Salvator, Sadeler Aegidius, Sadeler Justus, Saenredam Jan Pietersz, Salimbeni Ventura, Scaramuccia Luigi, Schiaminossi Raffaello, Schut Cornelis, Scultori Adamo, Scuola di Raimondi, Scuola di Albrecht Dürer, Scuola di Guido Reni, Scuola di Hendrick Goltzius, Scuola di Martin Schongauer, Specchi Alessandro, Stoop Dirk, Tempesta Antonio, Testa Giovanni Cesare, Testa Pietro, Tiepolo Giandomenico, Tiepolo Giovanni Battista, Valesio Francesco, Valesio Giovanni Luigi, Van de Passe Crispijn, Van Dyck Antonie, Van Huchtenburg Jan, Van Laer Pieter, Van Leyden Lucas, Van Ostade Adriaen, Van Star Dirk J., Van Swanevelt Hermann, Van Uytenbroeck Mozes, Vico Enea, Visentini Antonio, Visscher Cornelis II, Vosterman Lucas, Waterloo Anthonie, Weirotter Franz Edmund, Wille Iohan Georg, Wohlgemut Michael.
La Sede della Mostra: Villa Ponti
É una splendida dimora settecentesca situata nel centro storico di Arona, nota per le sue bellezze stilistiche ed ornamentali.
L’edificio è stato costruito sui bastioni della “Rocca” alla fine del Settecento da Bartolomeo Pertossi, ricco mercante di origine fiamminga, sostenitore di Napoleone I, quest’ultimo ospite nella Villa dopo la fine della “Campagna d’Egitto”.
La struttura, edificata su tre piani, è stata più volte modificata.
Nel corso del ’900, alla fine degli anni Venti, l’Arch. A. T. Rocca ha stravolto quasi completamente l’aspetto esterno, sul fronte stradale, arricchendolo di molteplici decori architettonici.
I locali ed i saloni della Villa, arricchiti da pregevoli pavimenti e decorazioni, hanno mantenuto intatta la loro originaria bellezza.
Nella Villa ha vissuto l’illustre aronese Gian Giacomo Ponti (Aro-na, 27 dicembre 1878 - 22 novembre 1939) docente di elettronica al Politecnico di Torino, industriale e promotore, nel primo dopoguerra, della S.I.P. (Società Idroelettrica Piemontese).
Nel 1925 fonda e presiede la S.T.I.P.E.L. (Società Telefonica Interregionale Piemontese e Lombarda) e dà l’avvio alla moderna telefonia italiana.
Su una targa posta all’esterno di Villa Ponti si legge: «La S.T.I.P.E.L. raggiunto il milione di abbonati ricorda che da questa sua casa Gian Giacomo Ponti con fede nell’avvenire della telefonia italiana ne iniziava l’attività il 1° luglio 1925».
Dal 1999 Villa Ponti ospita le manifestazioni del Programma “Arona Arte – Grandi Mostre per Arona”, promosso dalla Fondazione Art Museo e realizzato con il sostegno della Regione Piemonte.
Dedicate ai più importanti protagonisti dell’arte internazionale, le esposizioni di Villa Ponti hanno totalizzato ad oggi oltre 200.000 Visitatori, inserendo Arona nel circuito delle grandi città d’arte europee.
DAL 1999 VILLA PONTI OSPITA LE INIZIATIVE DEL PROGRAMMA “GRANDI MOSTRE SUL LAGO MAGGIORE”, RASSEGNE CULTURALI (MONOGRAFICHE O TEMATICHE) CHE HANNO IL PREGIO DI PRESENTARE CAPOLAVORI ED OPERE SCELTE, DI GRANDI PROTAGONISTI DELL’ARTE INTERNAZIONALE, TUTTE APPARTENENTI A PRESTIGIOSE COLLEZIONI PRIVATE ITALIANE.
LE ESPOSIZIONI DI VILLA PONTI (ORGANIZZATE DALLA “FONDAZIONE ART MUSEO”) IN CIRCA 10 ANNI HANNO ATTIRATO SUL LAGO MAGGIORE OLTRE 300.000 VISITATORI; UN SUCCESSO DI PUBBLICO CHE HA CONTRIBUITO ALLA MAGGIORE DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA ARTISTICA SUL TERRITORIO.
Villa Ponti – Arona - Principali esposizioni dal 1999 ad oggi
Omaggio a Antonio Ligabue 3 luglio – 3 ottobre 1999
Giacomo Manzù. Mostra per il Giubileo 18 dicembre 1999 – 1 maggio 2000
Omaggio a Renato Guttuso
In contemporanea: da Stalin a Gorbaciov, aspetti artistici del Realismo Socialista
8 luglio – 19 novembre 2000
2000 volte 2000. Arte e Idee per la Pace con un Omaggio ad Aligi Sassu
7 aprile – 10 giugno 2001
Giorgio de Chirico ad Arona 14 luglio – 14 ottobre 2001
Gigi Comolli. Un impressionista sul Lago Maggiore con un Omaggio a Pierre-Auguste Renoir
2 marzo – 9 giugno 2002
Picasso ad Arona - Picasso e l’Arte in Italia 27 luglio – 3 novembre 2002
Splendori dell’Ottocento ad Arona. Da Fattori a Segantini 19 aprile – 29 giugno 2003
Fantastico Novecento ad Arona. Da Picasso a Kandinsky. Con un Omaggio a Felice Casorati
26 luglio – 2 novembre 2003
Cento anni di pittura ad Arona. 13 dicembre 2003 – 8 febbraio 2004
Ligabue come Van Gogh. Arte, Mito, Leggenda. 13 marzo – 27 giugno 2004
Femme Fatale. Da Modigliani a Warhol. Il Mito Universale della Donna nell’Arte
31 luglio - 7 novembre 2004
Mario Schifano. I colori della Beat generation. con un Omaggio a Franco Angeli e Tano Festa
19 marzo – 12 giugno 2005
Roma. Parigi. New York. Dal Futurismo a De Chirico. 16 luglio – 13 novembre 2005
Michele Cascella ad Arona. La grande mostra Storica. 26 dicembre 2005 - 2 aprile 2006
Arte Gaia. I colori della terra. Da Fattori a De Chirico
Con un Omaggio ai paesisti novaresi del ‘900
15 aprile – 2 luglio 2006
Genius. Picasso, l’Italia e l’Europa. Con un Omaggio a Carolrama. 29 luglio – 5 novembre 2007
Amore e Psiche. Arte e Seduzione. Da Renoir e Chagall – a Picasso e Worhol
16 dicembre 2006 – 3 giugno 2007
Made in Warhol. Omaggio a Andy Warhol nel ventennale della scomparsa
14 luglio – 25 novembre 2007
Picasso ‘900. Cubismo e Astrazioni. 26 dicembre 2007 – 30 marzo 2008
Estetika. Forma & Segno. Da Renoir a De Chirico. 28 giugno – 23 novembre 2008
Dall’Arte di Raffaello, a Rembrandt e Goya. Maestri incisori europei (1450 – 1750)
26 dicembre 2008 – 10 maggio 2009
26
dicembre 2008
Dall’Arte di Raffaello a Rembrandt e Goya
Dal 26 dicembre 2008 al 10 maggio 2009
arte antica
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
VILLA PONTI – FONDAZIONE ART MUSEO
Arona, Via San Carlo, 63, (Novara)
Arona, Via San Carlo, 63, (Novara)
Biglietti
Intero: euro 6,00 - Ridotto: euro 5,00 Bambini (6 - 12 anni) e Gruppi Scolastici: euro 1,50
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10,00-12,00 / 14,30-18,30; sabato, domenica e festivi 10,-12,30 / 14,00-19,00.
Autore
Curatore