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Dalle Città dell’Aldilà. Afterville, Divine Design
Diverse visioni dei -o dai- confini estremi delle città future. I protagonisti di questa mostra per molti versi inedita e ‘inaudita’ sono sovente architetti e artisti che già ci guardano dall’Aldilà.
Comunicato stampa
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DALLE CITTÀ DELL’ALDILÀ
AFTERVILLE. DIVINE DESIGN
Con un hommage a Pierre Clayette,
a Toni Cordero exhibition designer,
con artefatti inediti di Ettore Sottsass
Miaao – Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi
Via Maria Vittoria 5 - Torino
dal 4 ottobre al 31 dicembre 2008
Dalle Città dell’Aldilà. Afterville, Divine Design è il titolo della nuova mostra che inaugura il prossimo 4 ottobre al MIAAO di Torino e che conclude gli eventi culturali ufficialmente collegati al Congresso Mondiale degli Architetti UIA di Torino 2008, iniziati un anno fa proprio al Museo Internazionale delle Arti Applicate con il successo di Astronave Torino. Turin Spaceship Company.
Dalle Città dell’Aldilà. Afterville, Divine Design, curata da Enzo Biffi Gentili, Luisa Perlo, Undesign e Studio Kha, propone diverse visioni dei -o dai- confini estremi delle città future. I protagonisti di questa mostra per molti versi inedita e ‘inaudita’, che vuole, deliberatamente, ‘sorprendere’ al momento della sua inaugurazione, sono sovente architetti e artisti che già ci guardano dall’Aldilà. Alcune anticipazioni: il primo omaggio “alla memoria” sarà tributato al pittore-scenografo parigino Pierre Clayette (1930-2005), così a suo tempo definito dal critico Jean-Claude Guilbert nel suo libro su Le réalisme fantastique: “Pierre Clayette, c’est Piranèse!”. L’esposizione di questo Piranesi moderno -la prima mai realizzata in Italia- raccoglie ventiquattro suoi quadri magistrali, che hanno come soggetti paesaggi e architetture fantastiche, dai titoli rivelatori (Compositions aux monuments, Château des blizzards, Ville dans la spirale, Arsenal de l’imaginaire, Aux frontières de l’Empire…). Clayette, scelto negli anni ’60 da Louis Pauwels come “primo illustratore” della celebre rivista “Planète” per testi di Borges, Lovecraft, Hugo e altri grandi scrittori, si può considerare un alter-ego artistico del grande pittore-architetto italiano Fabrizio Clerici, anch’egli autore di rappresentazioni urbane “metafisiche”. Un altro omaggio verrà reso all’architetto torinese Toni Cordero (1937-2001), forse l’ultimo esponente di una tradizione subalpina di grandi “eccentrici” del secondo ‘900 come Carlo Mollino, Enzo Venturelli, Elio Luzi, Paolo Soleri. Mai Torino e il Piemonte hanno dedicato una mostra al suo lavoro, per altro ammirato dalla critica a livello nazionale ed europeo. Toni Cordero con la sua scelta di un progetto “contaminato” e “frammentato”, è stato protagonista alternativo di un design prossimo a una nuova arte decorativa e un innovatore nell’allestimento di mostre, quasi sempre in edifici storici, sovente sacri, come in San Filippo Neri, sede del MIAAO. E particolarmente sul suo exhibition design si incentrerà la sezione di mostra a lui dedicata. Infine verrà di nuovo ricordato Ettore Sottsass (1917-2007), al quale è stato recentemente eretto un “altare” nella Galleria Sottana del MIAAO in occasione della mostra BAU+MIAAO. Ricordo materializzato attraverso due artefatti acquisiti dalle Direzioni Regionali ai Beni Culturali e all’Artigianato della Regione Piemonte e inseriti nelle collezioni del MIAAO, e mai prima d’ora esposti: il progetto per un arazzo, e una maiuscola “ceramica architettonica” in esemplare unico, intitolata Torre del Piemonte, una costruzione, anch’essa, “d’invenzione”…
Afterville è un progetto ideato da Undesign con Fabrizio Accatino e Massimo Teghille e promosso dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Ufficio Stampa Mostra: Studio de Angelis +39 02.324377 info@deangelispress.it
Ufficio Stampa MIAAO: Elisa Facchin +39. 011.0702350-51 fax 011.0702352 argh@miaao.org
Dalle città dell’ Aldilà
Scheda di approfondimento
su Pierre Clayette
Pierre Clayette è un “fantastico” pittore, misconosciuto, anche in patria. L’omaggio tributatogli dal MIAAO nell’ambito della mostra Dalle città dell’ Aldilà, con l’esposizione di ventiquattro suoi importanti quadri che documentano un trentennio di attività, dall’inizio degli anni ’60 alla fine degli anni ’80, è la prima personale, e antologica, che gli viene dedicata dopo decenni di silenzio espositivo e critico a livello internazionale. Eppure Clayette gode come pittore del patronnage di due gran maestri come Roger Caillois, che lo ammira, e Louis Pauwels, che lo chiama a collaborare alla rivista “Planète” sin dai primi numeri. Dopo di che tiene, soprattutto a Parigi, diverse mostre personali, ma poi verso l’inizio degli anni ’80 dirada, sino a interromperla, l’attività espositiva. Ma prosegue in quella di illustratore : a esempio emblematico, nel 1984 adorna una preziosa edizione dei Songes de pierres di Caillois. E proprio con parole di Caillois sugli ammoniti fossili, tratte dai Cases d’ un échiquier e tradotte da Agnese Silvestri, si può descrivere un suo capolavoro esposto al MIAAO, intitolato Pour le spectacle du monde, che rappresenta una conchiglia Nautilus “pietrificata”, e comprendere una delle cifre del suo immaginario: “Un’ assonometria d’argento brilla ormai nell’arenaria o nella silice. Essa vi iscrive in un’estensione minuscola il presagio della turbina e allo stesso tempo l’espansione delle nebulose (…) Illustra nello stesso tempo la genesi dei mondi e i macchinari dell’industria…Frammenti vaganti….hanno compiuto la loro opera, permettendo alla cifra di sorgere”. Nel 1986 Clayette illustra l’edizione dell’ Imprimerie Nationale de France delle opere di Arthur Rimbaud, a cura di Cecil Arthur Hackett. E la citazione di un brano di questo illustre specialista, dedicato da alle visioni urbanistiche del sommo poeta francese contenute nelle Illuminations, diviene adesso per noi la migliore interpretazione di tutta la pittura d’architettura di Clayette, le cui città immaginarie, proprio come quelle di Rimbaud “sono una stupefacente sintesi di leggende e di miti, di elementi concreti e astratti, di cose normalmente incompatibili, di oggetti estratti da diversi paesi e da diverse epoche, di rumori e movimenti inattesi. Sono città dove, attraverso un’arte sapiente, tutte le nostre prospettive e categorie sono ribaltate, in opposizione alla moderna barbarie delle nostre città”.
Enzo Biffi Gentili
Direttore MIAAO
AFTERVILLE. DIVINE DESIGN
Con un hommage a Pierre Clayette,
a Toni Cordero exhibition designer,
con artefatti inediti di Ettore Sottsass
Miaao – Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi
Via Maria Vittoria 5 - Torino
dal 4 ottobre al 31 dicembre 2008
Dalle Città dell’Aldilà. Afterville, Divine Design è il titolo della nuova mostra che inaugura il prossimo 4 ottobre al MIAAO di Torino e che conclude gli eventi culturali ufficialmente collegati al Congresso Mondiale degli Architetti UIA di Torino 2008, iniziati un anno fa proprio al Museo Internazionale delle Arti Applicate con il successo di Astronave Torino. Turin Spaceship Company.
Dalle Città dell’Aldilà. Afterville, Divine Design, curata da Enzo Biffi Gentili, Luisa Perlo, Undesign e Studio Kha, propone diverse visioni dei -o dai- confini estremi delle città future. I protagonisti di questa mostra per molti versi inedita e ‘inaudita’, che vuole, deliberatamente, ‘sorprendere’ al momento della sua inaugurazione, sono sovente architetti e artisti che già ci guardano dall’Aldilà. Alcune anticipazioni: il primo omaggio “alla memoria” sarà tributato al pittore-scenografo parigino Pierre Clayette (1930-2005), così a suo tempo definito dal critico Jean-Claude Guilbert nel suo libro su Le réalisme fantastique: “Pierre Clayette, c’est Piranèse!”. L’esposizione di questo Piranesi moderno -la prima mai realizzata in Italia- raccoglie ventiquattro suoi quadri magistrali, che hanno come soggetti paesaggi e architetture fantastiche, dai titoli rivelatori (Compositions aux monuments, Château des blizzards, Ville dans la spirale, Arsenal de l’imaginaire, Aux frontières de l’Empire…). Clayette, scelto negli anni ’60 da Louis Pauwels come “primo illustratore” della celebre rivista “Planète” per testi di Borges, Lovecraft, Hugo e altri grandi scrittori, si può considerare un alter-ego artistico del grande pittore-architetto italiano Fabrizio Clerici, anch’egli autore di rappresentazioni urbane “metafisiche”. Un altro omaggio verrà reso all’architetto torinese Toni Cordero (1937-2001), forse l’ultimo esponente di una tradizione subalpina di grandi “eccentrici” del secondo ‘900 come Carlo Mollino, Enzo Venturelli, Elio Luzi, Paolo Soleri. Mai Torino e il Piemonte hanno dedicato una mostra al suo lavoro, per altro ammirato dalla critica a livello nazionale ed europeo. Toni Cordero con la sua scelta di un progetto “contaminato” e “frammentato”, è stato protagonista alternativo di un design prossimo a una nuova arte decorativa e un innovatore nell’allestimento di mostre, quasi sempre in edifici storici, sovente sacri, come in San Filippo Neri, sede del MIAAO. E particolarmente sul suo exhibition design si incentrerà la sezione di mostra a lui dedicata. Infine verrà di nuovo ricordato Ettore Sottsass (1917-2007), al quale è stato recentemente eretto un “altare” nella Galleria Sottana del MIAAO in occasione della mostra BAU+MIAAO. Ricordo materializzato attraverso due artefatti acquisiti dalle Direzioni Regionali ai Beni Culturali e all’Artigianato della Regione Piemonte e inseriti nelle collezioni del MIAAO, e mai prima d’ora esposti: il progetto per un arazzo, e una maiuscola “ceramica architettonica” in esemplare unico, intitolata Torre del Piemonte, una costruzione, anch’essa, “d’invenzione”…
Afterville è un progetto ideato da Undesign con Fabrizio Accatino e Massimo Teghille e promosso dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Ufficio Stampa Mostra: Studio de Angelis +39 02.324377 info@deangelispress.it
Ufficio Stampa MIAAO: Elisa Facchin +39. 011.0702350-51 fax 011.0702352 argh@miaao.org
Dalle città dell’ Aldilà
Scheda di approfondimento
su Pierre Clayette
Pierre Clayette è un “fantastico” pittore, misconosciuto, anche in patria. L’omaggio tributatogli dal MIAAO nell’ambito della mostra Dalle città dell’ Aldilà, con l’esposizione di ventiquattro suoi importanti quadri che documentano un trentennio di attività, dall’inizio degli anni ’60 alla fine degli anni ’80, è la prima personale, e antologica, che gli viene dedicata dopo decenni di silenzio espositivo e critico a livello internazionale. Eppure Clayette gode come pittore del patronnage di due gran maestri come Roger Caillois, che lo ammira, e Louis Pauwels, che lo chiama a collaborare alla rivista “Planète” sin dai primi numeri. Dopo di che tiene, soprattutto a Parigi, diverse mostre personali, ma poi verso l’inizio degli anni ’80 dirada, sino a interromperla, l’attività espositiva. Ma prosegue in quella di illustratore : a esempio emblematico, nel 1984 adorna una preziosa edizione dei Songes de pierres di Caillois. E proprio con parole di Caillois sugli ammoniti fossili, tratte dai Cases d’ un échiquier e tradotte da Agnese Silvestri, si può descrivere un suo capolavoro esposto al MIAAO, intitolato Pour le spectacle du monde, che rappresenta una conchiglia Nautilus “pietrificata”, e comprendere una delle cifre del suo immaginario: “Un’ assonometria d’argento brilla ormai nell’arenaria o nella silice. Essa vi iscrive in un’estensione minuscola il presagio della turbina e allo stesso tempo l’espansione delle nebulose (…) Illustra nello stesso tempo la genesi dei mondi e i macchinari dell’industria…Frammenti vaganti….hanno compiuto la loro opera, permettendo alla cifra di sorgere”. Nel 1986 Clayette illustra l’edizione dell’ Imprimerie Nationale de France delle opere di Arthur Rimbaud, a cura di Cecil Arthur Hackett. E la citazione di un brano di questo illustre specialista, dedicato da alle visioni urbanistiche del sommo poeta francese contenute nelle Illuminations, diviene adesso per noi la migliore interpretazione di tutta la pittura d’architettura di Clayette, le cui città immaginarie, proprio come quelle di Rimbaud “sono una stupefacente sintesi di leggende e di miti, di elementi concreti e astratti, di cose normalmente incompatibili, di oggetti estratti da diversi paesi e da diverse epoche, di rumori e movimenti inattesi. Sono città dove, attraverso un’arte sapiente, tutte le nostre prospettive e categorie sono ribaltate, in opposizione alla moderna barbarie delle nostre città”.
Enzo Biffi Gentili
Direttore MIAAO
04
ottobre 2008
Dalle Città dell’Aldilà. Afterville, Divine Design
Dal 04 ottobre al 31 dicembre 2008
architettura
design
arte contemporanea
arti decorative e industriali
design
arte contemporanea
arti decorative e industriali
Location
MIAAO – MUSEO INTERNAZIONALE DELLE ARTI APPLICATE OGGI
Torino, Via Maria Vittoria, 5, (Torino)
Torino, Via Maria Vittoria, 5, (Torino)
Orario di apertura
solo al sabato e alla domenica dalle ore 11 alle ore 19
Vernissage
4 Ottobre 2008, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO DE ANGELIS
Autore
Curatore