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Dall’Egitto dei Faraoni al Giappone dei Samurai attraverso il Medio Oriente islamico: recenti restauri del Settore Materiali Tessili dell’Opificio.
la mostra permetterà di ripercorrere mille anni di storia dell’arte tessile compiendo un viaggio da Siena al Giappone attraverso l’Egitto, in un luogo nel quale da secoli si manifesta il sapere di artisti e di maestranze specializzate nella produzione di raffinati manufatti in pietre dure.
Comunicato stampa
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La mostra, curata da Marco Ciatti e Susanna Conti e realizzata in collaborazione con l’Associazione
Amici dell’Opificio, ripercorre il lavoro svolto negli ultimi anni dal laboratorio di restauro dei
Manufatti Tessili, con la presentazione per la prima volta al pubblico di alcune delle opere
restaurate, tra le quali figurano anche due lavori che sono stati oggetto di tesi dell’ultimo corso
formativo della Scuola di Alta Formazione e di Studio dell’Opificio.
In mostra sarà dunque possibile osservare tessili intrecciati provenienti dall’Egitto, opere che
rimandano alla quotidianità di 2400 anni fa, come contenitori, sandali e borsetta, affiancati da
altre interessanti e più recenti testimonianze dell’arte tessile.
Tra queste un Velo e un Cuscino di provenienza mediorientale e di epoca medievale, rinvenuti nel
Reliquiario del Braccio di San Giovanni Battista del Museo dell’Opera metropolitana del duomo di
Siena, rarissimi e preziosi esempi di tessuti in seta, lino e oro, conservati come reliquie di uno dei
Santi più venerati della storia cristiana.
Altre reliquie sono presenti in mostra e provengono dalla sepoltura di San Basso, santo venerato
sin dall’antichità e protettore di Cupra Marittima. L’eccezionalità di tali opere è rappresentata
dallo stato di conservazione delle scarpe e del pettorale che adornavano e impreziosivano il corpo
del Santo, e dalla possibilità di vedere, per la prima volta distesi, i veli rinvenuti vicino al Santo.
Conclude il percorso della mostra un raro costume giapponese, chiamato Manchira, parte
dell’armatura di un samurai di alto rango. Questo indumento era destinato alla protezione del
torace in battaglia oppure anche, data la sua pregevole manifattura, ad essere impiegato quale
parte di un’armatura da parata.
La mostra che rientra nella serie di iniziative denominate “Effetto restauro”, resterà aperta dal 21
maggio al 13 settembre 2014, presentando un ricco corredo di immagini che illustrano le opere
nel dettaglio e alcune fasi del delicato intervento di conservazione cui esse sono state sottoposte.
Amici dell’Opificio, ripercorre il lavoro svolto negli ultimi anni dal laboratorio di restauro dei
Manufatti Tessili, con la presentazione per la prima volta al pubblico di alcune delle opere
restaurate, tra le quali figurano anche due lavori che sono stati oggetto di tesi dell’ultimo corso
formativo della Scuola di Alta Formazione e di Studio dell’Opificio.
In mostra sarà dunque possibile osservare tessili intrecciati provenienti dall’Egitto, opere che
rimandano alla quotidianità di 2400 anni fa, come contenitori, sandali e borsetta, affiancati da
altre interessanti e più recenti testimonianze dell’arte tessile.
Tra queste un Velo e un Cuscino di provenienza mediorientale e di epoca medievale, rinvenuti nel
Reliquiario del Braccio di San Giovanni Battista del Museo dell’Opera metropolitana del duomo di
Siena, rarissimi e preziosi esempi di tessuti in seta, lino e oro, conservati come reliquie di uno dei
Santi più venerati della storia cristiana.
Altre reliquie sono presenti in mostra e provengono dalla sepoltura di San Basso, santo venerato
sin dall’antichità e protettore di Cupra Marittima. L’eccezionalità di tali opere è rappresentata
dallo stato di conservazione delle scarpe e del pettorale che adornavano e impreziosivano il corpo
del Santo, e dalla possibilità di vedere, per la prima volta distesi, i veli rinvenuti vicino al Santo.
Conclude il percorso della mostra un raro costume giapponese, chiamato Manchira, parte
dell’armatura di un samurai di alto rango. Questo indumento era destinato alla protezione del
torace in battaglia oppure anche, data la sua pregevole manifattura, ad essere impiegato quale
parte di un’armatura da parata.
La mostra che rientra nella serie di iniziative denominate “Effetto restauro”, resterà aperta dal 21
maggio al 13 settembre 2014, presentando un ricco corredo di immagini che illustrano le opere
nel dettaglio e alcune fasi del delicato intervento di conservazione cui esse sono state sottoposte.
21
maggio 2014
Dall’Egitto dei Faraoni al Giappone dei Samurai attraverso il Medio Oriente islamico: recenti restauri del Settore Materiali Tessili dell’Opificio.
Dal 21 maggio al 13 settembre 2014
arte antica
Location
OPIFICIO DELLE PIETRE DURE
Firenze, Via Degli Alfani, 78, (Firenze)
Firenze, Via Degli Alfani, 78, (Firenze)
Vernissage
21 Maggio 2014, h 17