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Dall’immaginario all’immagine
La Palestina nelle fotografie ottocentesche dei fotografi orientalisti
Comunicato stampa
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Nel XIX secolo si diffuse in tutta Europa, soprattutto nelle arti figurative, una corrente culturale, nota come “Orientalismo”, che vedeva l’Oriente, al di là dei suoi confini geografici, come il mondo dell’esotismo e del mistero, un mondo lontano conosciuto solo attraverso il racconto e le narrazioni di esploratori e viaggiatori. L’immagine di questo mondo, infatti, rimase a lungo sconosciuta fino a quando non scesero in campo, con tutta la loro attrezzatura, i primi fotografi.
Tra le regioni che riscuotevano allora il maggiore interesse nell’Occidente cristiano, vi era senza dubbio la Palestina. La conoscenza della Terra Santa e la contestualizzazione dei luoghi biblici si ponevano a mezza strada tra la devozione e il desiderio di esotismo e furono in molti a rispondere a queste esigenze.
Gli occhi di Félix Bonfils, Francis Frith e Frank Mason Good rappresentano, con le loro fotografie presentate in questa occasione, solo tre dei possibili sguardi con cui la Palestina, attraverso i souvenir dei viaggiatori e la vendita dei primi album, uscì dall’immaginario per entrare nell’immagine.
La mostra prevede l’esposizione di 60 albumine databili tra il 1860 e il 1880 che, benché opera di tre diversi autori, costituiscono un corpus omogeneo.
FRANCIS FRITH (1822-1898)
Fotografo e editore, F. rimane uno dei più raffinati fotografi di paesaggio del XIX secolo. Tra il 1856 e il 1859 compì numerosi viaggi nel Vicino e Medio Oriente visitando l’Egitto, la Palestina, la Siria e il Libano. Nel 1859 fondò la ditta “F. Frith & Co.”, attiva fino al 1971. Membro fondatore della Royal Photographic Society di Londra è, insieme ai francesi Bonfils, tra i primi produttori e venditori di souvenir per i viaggiatori del Gran Tour.
FRANK MASON GOOD (attivo 1860-1870 circa)
Intraprese la sua attività come assistente dell’amico Frith. Tra la metà degli anni ’60 e la metà degli anni ’70 dell’Ottocento compì numerose campagne fotografiche in Medio Oriente, alcune delle quali su commissione di Frith, realizzando straordinarie immagini stereoscopiche. Fu membro della Royal Photographic Society di Londra dal 1864 al 1880.
FELIX BONFILS (1831-1885)
Nato come rilegatore, si accostò alla fotografia nel 1860. Nel 1867 si stabilì a Beirut dove aprì lo studio fotografico “Maison Bonfils” che diventerà uno dei più importanti dell’Oriente. Tra il 1867 e il 1871 produsse 15.000 stampe e 9000 stereoscopie realizzate in Egitto, Palestina, Siria, Grecia e Costantinopoli. Per oltre dieci anni lavorò al sistematico censimento dello stato di conservazione dei luoghi.
(Maria Mancini)
Tra le regioni che riscuotevano allora il maggiore interesse nell’Occidente cristiano, vi era senza dubbio la Palestina. La conoscenza della Terra Santa e la contestualizzazione dei luoghi biblici si ponevano a mezza strada tra la devozione e il desiderio di esotismo e furono in molti a rispondere a queste esigenze.
Gli occhi di Félix Bonfils, Francis Frith e Frank Mason Good rappresentano, con le loro fotografie presentate in questa occasione, solo tre dei possibili sguardi con cui la Palestina, attraverso i souvenir dei viaggiatori e la vendita dei primi album, uscì dall’immaginario per entrare nell’immagine.
La mostra prevede l’esposizione di 60 albumine databili tra il 1860 e il 1880 che, benché opera di tre diversi autori, costituiscono un corpus omogeneo.
FRANCIS FRITH (1822-1898)
Fotografo e editore, F. rimane uno dei più raffinati fotografi di paesaggio del XIX secolo. Tra il 1856 e il 1859 compì numerosi viaggi nel Vicino e Medio Oriente visitando l’Egitto, la Palestina, la Siria e il Libano. Nel 1859 fondò la ditta “F. Frith & Co.”, attiva fino al 1971. Membro fondatore della Royal Photographic Society di Londra è, insieme ai francesi Bonfils, tra i primi produttori e venditori di souvenir per i viaggiatori del Gran Tour.
FRANK MASON GOOD (attivo 1860-1870 circa)
Intraprese la sua attività come assistente dell’amico Frith. Tra la metà degli anni ’60 e la metà degli anni ’70 dell’Ottocento compì numerose campagne fotografiche in Medio Oriente, alcune delle quali su commissione di Frith, realizzando straordinarie immagini stereoscopiche. Fu membro della Royal Photographic Society di Londra dal 1864 al 1880.
FELIX BONFILS (1831-1885)
Nato come rilegatore, si accostò alla fotografia nel 1860. Nel 1867 si stabilì a Beirut dove aprì lo studio fotografico “Maison Bonfils” che diventerà uno dei più importanti dell’Oriente. Tra il 1867 e il 1871 produsse 15.000 stampe e 9000 stereoscopie realizzate in Egitto, Palestina, Siria, Grecia e Costantinopoli. Per oltre dieci anni lavorò al sistematico censimento dello stato di conservazione dei luoghi.
(Maria Mancini)
19
aprile 2005
Dall’immaginario all’immagine
Dal 19 aprile al 20 maggio 2005
fotografia
Location
SOCIETA’ GEOGRAFICA ITALIANA
Roma, Via Della Navicella, 12, (Roma)
Roma, Via Della Navicella, 12, (Roma)
Orario di apertura
lunedì - domenica (tutti i giorni) 11-18
Vernissage
19 Aprile 2005, ore 18
Autore
Curatore