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DALLO SCATTO AL FILM – REGISTI SUL SET. Fotografie originali d’epoca dal Cinema Italiano ’50 – ’70
La mostra DALLO SCATTO AL FILM – REGISTI SUL SET. Fotografie originali d’epoca dal Cinema Italiano ’50 – ’70 presenta nello studio galleria Spazio e Immagini di Bologna 30 rare fotografie originali d’epoca selezionate per la presenza del regista sul set durante la lavorazione del film.
Comunicato stampa
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La mostra DALLO SCATTO AL FILM - REGISTI SUL SET. Fotografie originali d'epoca dal Cinema Italiano '50 - '70 presenta nello studio galleria Spazio e Immagini di Bologna 30 rare fotografie originali d'epoca selezionate per la presenza del regista sul set durante la lavorazione del film.
Si tratta di una scelta finalizzata a indagare quel filo invisibile eppure presente che accompagna l’intero svolgimento del film e che spesso rimane ignoto a noi spettatori.
Questa ricognizione giocata nello scarto tra fotografia e cinema vede impegnati come cacciatori di immagini fotografi di scena, fotoreporter, agenzie fotografiche e fotografi anonimi che hanno avuto la forza di fornire un’immagine al tempo.
Tra le foto in mostra spiccano quelle di Giovanni Battista Poletto che fissa Luchino Visconti intento a sistemare l’acconciatura di Claudia Cardinale ne Il Gattopardo (1963) oppure Giuseppe De Santis alla cinepresa in Un marito per Anna Zaccheo (1953).
Sergio Leone, il maestro del Western all’italiana, ci sorprende venendoci incontro a cavallo in uno scatto di Pierluigi Praturlon in C’era una volta il West (1968).
Si distingue tra le altre fotografie quella che mostrano Federico Fellini intento a dirigere una scena western impossibile da richiamare alla memoria in quanto girata e mai montata per il Toby Dammit, episodio di Tre passi nel Delirio (1968).
Paul Roland invece ritrae Fellini sul set di 8 1/2 (1963) seduto con il copione in mano sullo stesso letto dove Sandra Milo giace sdraiata.
Le foto delle Agenzie Fotografiche uniscono la lavorazione del film alla cronaca dell’informazione e ci riportano a quando Pier Paolo Pasolini assiste Anna Magnani mentre prova un velo da sposa per Mamma Roma (1962) o riprendono il regista di sguincio sul set delle crocifissioni di La Ricotta (1963) o ancora Pasolini insieme a Maria Callas in Cappadocia per Medea (1969).
Federico Patellani, padre del fotogiornalismo, coglie Mario Camerini intento a sistemare l’occhio di Polifemo per l’Ulisse (1954), mentre Franco Pinna con sguardo antropologico fissa Federico Fellini con Valentina Cortese in Giulietta degli Spiriti (1965) o ancora Franco Fedeli si sofferma sull’intesa di René Clément con Silvana Mangano in una pausa de La Diga sul Pacifico (1957); Florestano Vancini viene fotografato in strada con Belinda Lee mentre una folla di curiosi li osserva in una fase della lavorazione de La Lunga Notte del ‘43 (1960).
Spicca la sensibilità intimista del fotografo Angelo Frontoni che ritrae Damiano Damiani con Claudia Cardinale ne Il giorno della civetta (1968). Giancarlo Bonora invece fotografa Louis Malle e Brigitte Bardot in Vita Privata (1962) secondo una composizione su piani sfalsati che ci restituisce la freschezza della fotografia di azione degli anni della Dolce Vita.
Si afferma così, al di là dell’approccio stilistico scelto dai singoli fotografi, l’intento comune di dare forma attraverso la fotografia a un’immagine autonoma rispetto a quella del film pronta a sfidare
la storia e a verificare il suo valore nel tempo.
Sono esposte le fotografie originali d’epoca dai seguenti film:
“Un marito per Anna Zaccheo” ( 1953), “Ulisse”, ( 1954), “La donna più bella del mondo” ( 1955), “La diga sul Pacifico” ( 1957), “Anna di Brooklyn” ( 1958), “La Legge” ( 1958), “E venne un uomo” ( 1965), “ La lunga notte del ’43” ( 1960), “ Don Camillo monsignore… ma non troppo”( 1961),” L’Imprevisto” (1961), “Vita Privata” (1962), “Mamma Roma” ( 1962), “Il Gattopardo”( 1963), “Le mani sulla città” ( 1963), “ 8 1/2 ( 1963), “La Ricotta” ( 1963), “The Visit / La vendetta della signora” ( 1964), “Giulietta degli Spiriti” ( 1965), “La Contessa di Hong Kong” ( 1967), “ Gli Amanti” ( 1968), “Barbarella” ( 1968), “C’era una volta il West” ( 1968), “Il Giorno della civetta” ( 1968),“Scusi facciamo l’amore? ” (1968), “Toby Dammit” (1968), “Medea” ( 1969), “The Games”( 1970), “La Luna” ( 1979).
Si tratta di una scelta finalizzata a indagare quel filo invisibile eppure presente che accompagna l’intero svolgimento del film e che spesso rimane ignoto a noi spettatori.
Questa ricognizione giocata nello scarto tra fotografia e cinema vede impegnati come cacciatori di immagini fotografi di scena, fotoreporter, agenzie fotografiche e fotografi anonimi che hanno avuto la forza di fornire un’immagine al tempo.
Tra le foto in mostra spiccano quelle di Giovanni Battista Poletto che fissa Luchino Visconti intento a sistemare l’acconciatura di Claudia Cardinale ne Il Gattopardo (1963) oppure Giuseppe De Santis alla cinepresa in Un marito per Anna Zaccheo (1953).
Sergio Leone, il maestro del Western all’italiana, ci sorprende venendoci incontro a cavallo in uno scatto di Pierluigi Praturlon in C’era una volta il West (1968).
Si distingue tra le altre fotografie quella che mostrano Federico Fellini intento a dirigere una scena western impossibile da richiamare alla memoria in quanto girata e mai montata per il Toby Dammit, episodio di Tre passi nel Delirio (1968).
Paul Roland invece ritrae Fellini sul set di 8 1/2 (1963) seduto con il copione in mano sullo stesso letto dove Sandra Milo giace sdraiata.
Le foto delle Agenzie Fotografiche uniscono la lavorazione del film alla cronaca dell’informazione e ci riportano a quando Pier Paolo Pasolini assiste Anna Magnani mentre prova un velo da sposa per Mamma Roma (1962) o riprendono il regista di sguincio sul set delle crocifissioni di La Ricotta (1963) o ancora Pasolini insieme a Maria Callas in Cappadocia per Medea (1969).
Federico Patellani, padre del fotogiornalismo, coglie Mario Camerini intento a sistemare l’occhio di Polifemo per l’Ulisse (1954), mentre Franco Pinna con sguardo antropologico fissa Federico Fellini con Valentina Cortese in Giulietta degli Spiriti (1965) o ancora Franco Fedeli si sofferma sull’intesa di René Clément con Silvana Mangano in una pausa de La Diga sul Pacifico (1957); Florestano Vancini viene fotografato in strada con Belinda Lee mentre una folla di curiosi li osserva in una fase della lavorazione de La Lunga Notte del ‘43 (1960).
Spicca la sensibilità intimista del fotografo Angelo Frontoni che ritrae Damiano Damiani con Claudia Cardinale ne Il giorno della civetta (1968). Giancarlo Bonora invece fotografa Louis Malle e Brigitte Bardot in Vita Privata (1962) secondo una composizione su piani sfalsati che ci restituisce la freschezza della fotografia di azione degli anni della Dolce Vita.
Si afferma così, al di là dell’approccio stilistico scelto dai singoli fotografi, l’intento comune di dare forma attraverso la fotografia a un’immagine autonoma rispetto a quella del film pronta a sfidare
la storia e a verificare il suo valore nel tempo.
Sono esposte le fotografie originali d’epoca dai seguenti film:
“Un marito per Anna Zaccheo” ( 1953), “Ulisse”, ( 1954), “La donna più bella del mondo” ( 1955), “La diga sul Pacifico” ( 1957), “Anna di Brooklyn” ( 1958), “La Legge” ( 1958), “E venne un uomo” ( 1965), “ La lunga notte del ’43” ( 1960), “ Don Camillo monsignore… ma non troppo”( 1961),” L’Imprevisto” (1961), “Vita Privata” (1962), “Mamma Roma” ( 1962), “Il Gattopardo”( 1963), “Le mani sulla città” ( 1963), “ 8 1/2 ( 1963), “La Ricotta” ( 1963), “The Visit / La vendetta della signora” ( 1964), “Giulietta degli Spiriti” ( 1965), “La Contessa di Hong Kong” ( 1967), “ Gli Amanti” ( 1968), “Barbarella” ( 1968), “C’era una volta il West” ( 1968), “Il Giorno della civetta” ( 1968),“Scusi facciamo l’amore? ” (1968), “Toby Dammit” (1968), “Medea” ( 1969), “The Games”( 1970), “La Luna” ( 1979).
11
maggio 2023
DALLO SCATTO AL FILM – REGISTI SUL SET. Fotografie originali d’epoca dal Cinema Italiano ’50 – ’70
Dall'undici maggio al 06 luglio 2023
cinema
fotografia
fotografia
Location
SPAZIO E IMMAGINI
Bologna, via Solferino, 6/A, (Bologna)
Bologna, via Solferino, 6/A, (Bologna)
Orario di apertura
martedì - mercoledì h. 16.00 - 19.00 giovedì - venerdì - sabato: h. 10.00 - 12.30 / 16.00 - 19.00. Oppure su appuntamento
Vernissage
11 Maggio 2023, h. 18.00
Sito web
Autore
Curatore