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Dall’occhio elettronico
Opere della collezione video del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Comunicato stampa
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VB 52 di Vanessa Beecroft, realizzato in occasione della personale dell’artista tenutasi al Castello di Rivoli nel 2003, e Trailer for a remake of Gore Vidal’s Caligula di Francesco Vezzoli, presentato all’ultima edizione della Biennale di Venezia, entrano a far parte della collezione permanente del Castello di Rivoli.
La rassegna Dall’occhio elettronico offre al pubblico un’ampia e inedita selezione di opere video appartenenti alla collezione del Castello di Rivoli, presentando le più recenti acquisizioni fatte con il contributo della Compagnia di San Paolo. Proprio grazie a questo determinante sostegno la collezione video del Museo consta oggi di oltre 700 tra opere video e documentari. La collaborazione della Compagnia ha consentito alla collezione del Castello di Rivoli di arricchirsi di alcune tra le opere che segnano l’inizio della video arte. Sono infatti presenti opere di Nam June Paik, il gruppo Fluxus, Vito Acconci, Bruce Nauman e Bill Viola, i pionieri, che tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, hanno posto le basi per questa nuova forma d’arte. In mostra saranno presentate recenti acquisizioni di opere di Bruce Nauman e di Gordon Matta-Clark. Seguendo gli sviluppi del video sulla scena internazionale, gli anni Ottanta sono testimoniati attraverso il lavoro di artiste quali Rebecca Horn, mentre gli sviluppi più recenti sono presenti attraverso opere di Pipilotti Rist, per arrivare ai lavori dell’ultima generazione che include Grazia
Toderi, John Bock, Monica Bonvicini, Vanessa Beecroft, Catherine Sullivan, Francesco Vezzoli e Candice Breitz.
“Nel corso degli ultimi quattro decenni – scrive Marcella Beccaria, curatrice della mostra - la video arte ha subito molte trasformazioni che sono diventate parte della nostra cultura visiva. Inizialmente il video viene impiegato dagli artisti per sperimentare in totale indipendenza e libertà rispetto alle pressioni del sistema commerciale. Negli anni Settanta, artiste di matrice femminista e artisti che contestano l’inarrestabile ubiquità della televisione e del suo linguaggio, usano il video per registrare azioni prodotte nei propri studi, riuscendo grazie a esso a moltiplicarne diffusione e significato. Da immagine legata alla trasmissione su monitor, negli anni Ottanta il video assume la forma di immagine proiettata capace di delineare una nuova tipologia di spazio, virtuale e anche fisico, all’interno del quale gli spettatori possono muoversi, circondati da un ipnotico abbraccio elettronico. Più recentemente, la diffusione della tecnologia digitale permette poi agli artisti di rivaleggiare con la magia del cinema e di istituire con esso un particolare rapporto di fertile scambio.”
In occasione della mostra viene pubblicato, per i tipi di Skira, Milano, un catalogo dedicato all’intera collezione di video del Museo a cura di Ida Gianelli e Marcella Beccaria. La guida, organizzata in schede critiche dedicate ai singoli artisti con testi riguardanti ciascuna delle opere, contiene un saggio critico di David Ross.
Nell’ambito della rassegna verranno presentati il video VB52 di Vanessa Beecroft e Trailer for a remake of Gore Vidal’s Caligula di Francesco Vezzoli. VB52 è il video della performance realizzata in occasione della grande personale dell’artista tenutasi al Castello di Rivoli nel 2003. Il video Trailer for a remake of Gore Vidal’s Caligula di Francesco Vezzoli è stato presentato nell’ultima edizione della Biennale di Venezia.
La rassegna Dall’occhio elettronico offre al pubblico un’ampia e inedita selezione di opere video appartenenti alla collezione del Castello di Rivoli, presentando le più recenti acquisizioni fatte con il contributo della Compagnia di San Paolo. Proprio grazie a questo determinante sostegno la collezione video del Museo consta oggi di oltre 700 tra opere video e documentari. La collaborazione della Compagnia ha consentito alla collezione del Castello di Rivoli di arricchirsi di alcune tra le opere che segnano l’inizio della video arte. Sono infatti presenti opere di Nam June Paik, il gruppo Fluxus, Vito Acconci, Bruce Nauman e Bill Viola, i pionieri, che tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, hanno posto le basi per questa nuova forma d’arte. In mostra saranno presentate recenti acquisizioni di opere di Bruce Nauman e di Gordon Matta-Clark. Seguendo gli sviluppi del video sulla scena internazionale, gli anni Ottanta sono testimoniati attraverso il lavoro di artiste quali Rebecca Horn, mentre gli sviluppi più recenti sono presenti attraverso opere di Pipilotti Rist, per arrivare ai lavori dell’ultima generazione che include Grazia
Toderi, John Bock, Monica Bonvicini, Vanessa Beecroft, Catherine Sullivan, Francesco Vezzoli e Candice Breitz.
“Nel corso degli ultimi quattro decenni – scrive Marcella Beccaria, curatrice della mostra - la video arte ha subito molte trasformazioni che sono diventate parte della nostra cultura visiva. Inizialmente il video viene impiegato dagli artisti per sperimentare in totale indipendenza e libertà rispetto alle pressioni del sistema commerciale. Negli anni Settanta, artiste di matrice femminista e artisti che contestano l’inarrestabile ubiquità della televisione e del suo linguaggio, usano il video per registrare azioni prodotte nei propri studi, riuscendo grazie a esso a moltiplicarne diffusione e significato. Da immagine legata alla trasmissione su monitor, negli anni Ottanta il video assume la forma di immagine proiettata capace di delineare una nuova tipologia di spazio, virtuale e anche fisico, all’interno del quale gli spettatori possono muoversi, circondati da un ipnotico abbraccio elettronico. Più recentemente, la diffusione della tecnologia digitale permette poi agli artisti di rivaleggiare con la magia del cinema e di istituire con esso un particolare rapporto di fertile scambio.”
In occasione della mostra viene pubblicato, per i tipi di Skira, Milano, un catalogo dedicato all’intera collezione di video del Museo a cura di Ida Gianelli e Marcella Beccaria. La guida, organizzata in schede critiche dedicate ai singoli artisti con testi riguardanti ciascuna delle opere, contiene un saggio critico di David Ross.
Nell’ambito della rassegna verranno presentati il video VB52 di Vanessa Beecroft e Trailer for a remake of Gore Vidal’s Caligula di Francesco Vezzoli. VB52 è il video della performance realizzata in occasione della grande personale dell’artista tenutasi al Castello di Rivoli nel 2003. Il video Trailer for a remake of Gore Vidal’s Caligula di Francesco Vezzoli è stato presentato nell’ultima edizione della Biennale di Venezia.
20
settembre 2005
Dall’occhio elettronico
Dal 20 settembre al 16 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
CASTELLO DI RIVOLI – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
Rivoli, Piazza Mafalda Di Savoia, (Torino)
Rivoli, Piazza Mafalda Di Savoia, (Torino)
Biglietti
€ 6.50 intero; € 4.50 ridotto
Orario di apertura
da martedì a giovedì 10–17. Venerdì, sabato e domenica 10–21
Vernissage
20 Settembre 2005, ore 18
Editore
SKIRA
Autore
Curatore