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Daniel Barbeito – Sud America Europa: andata e ritorno
Barbeito applica l’umore percettivo, o meglio lo possiede, e lo amplia con leggerezza
Comunicato stampa
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Daniel Barbeito nasce a Tarariras (Colonia del Sacramento, Uruguay) il 22 dicembre 1959, inizia gli studi artistici di pittura e disegno, frequentando successivamente l’Accademia delle Belle Arti di Montevideo, ha al suo attivo numerose mostre, sia in America che in Europa, due le ho già seguite io nel 2004 a Palazzo Roncale di Rovigo e al Centro Congressi di Chioggia
Per quanto riguarda la comprensione dell’opera di Daniel Barbeito possiamo senz’altro affidarci alle parole del critico Tomas Abraham
“In filosofia è possibile creare concetti con allegria.
E' la felicità che produce l'invenzione. Inventiamo quindi un concetto filosofico: l'umore percettivo.
Barbeito applica l'umore percettivo, o meglio lo possiede, e lo amplia con leggerezza.
Proviamo a pensare alla sua opera “Pianobar”, la tastiera del piano oltrepassa la tela, una dentatura bicolore nell'attimo della sospensione. Oppure nei suoi quadri rinascimentali, in quelli che appaiono enormi personaggi fiorentini, alcuni con becco, altri con lo sguardo fisso; o nei suoi bimbi ai quali la fame gonfia gli occhi mentre guardano una grande pizza.
Molto di questo si nota in “No hay Partido” nel quale più di settecento spettatori aspettano in tribuna ciò che non avrà mai luogo. Anche in “La Sapada” dove viene rappresenta la foresta incantata di Alice nel paese delle Meraviglie che viaggia in uno scuolabus.
Le sculture di Barbeito sono fortemente neoanimaliste, con angeli e piccioni viaggiatori dalle ali metalliche, o pesci sega creati, ovviamente, con vecchie seghe arrugginite.
L'arte di Daniel Barbeito è sicuramente un racconto, storie che leggiamo in libri che, quando li apriamo, si apre il sipario di un teatro fatto di sogni.”
Per quanto riguarda la comprensione dell’opera di Daniel Barbeito possiamo senz’altro affidarci alle parole del critico Tomas Abraham
“In filosofia è possibile creare concetti con allegria.
E' la felicità che produce l'invenzione. Inventiamo quindi un concetto filosofico: l'umore percettivo.
Barbeito applica l'umore percettivo, o meglio lo possiede, e lo amplia con leggerezza.
Proviamo a pensare alla sua opera “Pianobar”, la tastiera del piano oltrepassa la tela, una dentatura bicolore nell'attimo della sospensione. Oppure nei suoi quadri rinascimentali, in quelli che appaiono enormi personaggi fiorentini, alcuni con becco, altri con lo sguardo fisso; o nei suoi bimbi ai quali la fame gonfia gli occhi mentre guardano una grande pizza.
Molto di questo si nota in “No hay Partido” nel quale più di settecento spettatori aspettano in tribuna ciò che non avrà mai luogo. Anche in “La Sapada” dove viene rappresenta la foresta incantata di Alice nel paese delle Meraviglie che viaggia in uno scuolabus.
Le sculture di Barbeito sono fortemente neoanimaliste, con angeli e piccioni viaggiatori dalle ali metalliche, o pesci sega creati, ovviamente, con vecchie seghe arrugginite.
L'arte di Daniel Barbeito è sicuramente un racconto, storie che leggiamo in libri che, quando li apriamo, si apre il sipario di un teatro fatto di sogni.”
21
aprile 2007
Daniel Barbeito – Sud America Europa: andata e ritorno
Dal 21 aprile al 20 maggio 2007
arte contemporanea
Location
RUSTICO DI VILLA DRAGHI
Montegrotto Terme, Via Enrico Fermi, 1, (Padova)
Montegrotto Terme, Via Enrico Fermi, 1, (Padova)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19
Vernissage
21 Aprile 2007, ore 18
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