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Danièl Nicolàs Schiraldi – Istinto di sopravvivenza
Un evento culturale che prova ad approfondire gli intrecci esistenti tra sentire da dentro e osservare da fuori, attraverso una mostra personale di Danièl Nicolàs Schiraldi e una serie di brani sia poetici che in prosa che verranno recitati dagli autori stessi Matteo Bosco e Fabrizio Gilardi
Comunicato stampa
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Istinto di sopravvivenza
Osservando i ritratti di umani dipinti da Danièl Nicolàs Schiraldi, si riscontrano degli elementi che spesso ricordano le figure dell'arte ancestrale di popolazioni tribali. Il tratto comune che puo' essere definito portante è tuttavia costituito dal fatto che, in tali rappresentazioni, gli occhi risaltano come la componente più marcata delle opere e sono quasi sempre ben aperti, talvolta, vien da dire, spalancati.
Se questa importanza attribuita agli occhi da Schiraldi sia un tentativo di vedere dentro le persone attraverso una rappresentazione che, pur lontana dal realismo, ci renda percettivamente il soggetto, o se piuttosto in essa prevalgano i vissuti dell'artista che prova a renderceli con le espressioni degli occhi altrui, ossia, volendo essere un po' accademici, se prevalga in lui un concetto impressionista o espressionista, è questione aperta.
Schiraldi parla spesso della sua vita trascorsa, fino al 2012, in buona parte nell'ambito della Comuna Baires, esperienza artistica ma anche di vita in comune dai contenuti fortemente totalizzanti che, nei suoi circa quattro decenni di esistenza, è stata laboratorio di sviluppo umano, ma anche isola diversa dal mondo circostante. Tutte queste cose hanno portato chi come Daniel, nella Comuna è cresciuto a sviluppare una forte componente istintuale e proprio qui sono da ricercare molte chiavi di lettura del lavoro di questo giovane artista.
Si puo' dunque ipotizzare un percorso circolare nel quale Danièl Schiraldi è incline a una ricerca dove riveste grande importanza l'istinto quasi animale che cerca di capire dagli sguardi, ma, osservando da un altro punto di vista, i ritratti di Danièl hanno un forte impatto visivo ed emozionale su di noi.
Dopo il venir meno della Comuna Baires, il diverso contatto con il mondo che ne è derivato, ha portato Danièl Schiraldi a elaborare una linea di ricerca con rappresentazioni in cui compare una pluralità di personaggi inseriti in paesaggi a tinte vagamente chagalliane; si tratta di quadri tecnicamente più ragionati, nei quali è riscontrabile un punto di vista tendenzialemente esterno, da mettere in relazione con la novità rappresentata per Schiraldi da una vita maggiormente inserita nel mondo metropolitano.
(testo di Fabrizio Gilardi)
Danièl Nicolàs Schiraldi nasce l’11 Febbraio 1987 a Willaldea, villaggio sperimentale del teatro a carattere antropologico fondato nel 1984 in Argentina dalla Comuna Baires. Si potrebbe quindi dire che i suoi contatti con il mondo dell'arte sono iniziati ancor prima di vedere la luce. Pochi anni dopo la famiglia Schiraldi fa ritorno a Milano per seguire la parte locale dell'esperienza Comuna Baires. Nel capoluogo lombardo Danièl Nicolàs compie studi artistici e inizia a esporre le sue opere nel 2010. Tra il 2011 e il 2013 continua a esporre sia in forma personale che collettiva, in luoghi come la Design Library, l'Hotel Enterprise, il Circolo Ohibò per quel che riguarda Milano, e al castello Manservisi di Porretta Terme (Bo) nel 2011.
Osservando i ritratti di umani dipinti da Danièl Nicolàs Schiraldi, si riscontrano degli elementi che spesso ricordano le figure dell'arte ancestrale di popolazioni tribali. Il tratto comune che puo' essere definito portante è tuttavia costituito dal fatto che, in tali rappresentazioni, gli occhi risaltano come la componente più marcata delle opere e sono quasi sempre ben aperti, talvolta, vien da dire, spalancati.
Se questa importanza attribuita agli occhi da Schiraldi sia un tentativo di vedere dentro le persone attraverso una rappresentazione che, pur lontana dal realismo, ci renda percettivamente il soggetto, o se piuttosto in essa prevalgano i vissuti dell'artista che prova a renderceli con le espressioni degli occhi altrui, ossia, volendo essere un po' accademici, se prevalga in lui un concetto impressionista o espressionista, è questione aperta.
Schiraldi parla spesso della sua vita trascorsa, fino al 2012, in buona parte nell'ambito della Comuna Baires, esperienza artistica ma anche di vita in comune dai contenuti fortemente totalizzanti che, nei suoi circa quattro decenni di esistenza, è stata laboratorio di sviluppo umano, ma anche isola diversa dal mondo circostante. Tutte queste cose hanno portato chi come Daniel, nella Comuna è cresciuto a sviluppare una forte componente istintuale e proprio qui sono da ricercare molte chiavi di lettura del lavoro di questo giovane artista.
Si puo' dunque ipotizzare un percorso circolare nel quale Danièl Schiraldi è incline a una ricerca dove riveste grande importanza l'istinto quasi animale che cerca di capire dagli sguardi, ma, osservando da un altro punto di vista, i ritratti di Danièl hanno un forte impatto visivo ed emozionale su di noi.
Dopo il venir meno della Comuna Baires, il diverso contatto con il mondo che ne è derivato, ha portato Danièl Schiraldi a elaborare una linea di ricerca con rappresentazioni in cui compare una pluralità di personaggi inseriti in paesaggi a tinte vagamente chagalliane; si tratta di quadri tecnicamente più ragionati, nei quali è riscontrabile un punto di vista tendenzialemente esterno, da mettere in relazione con la novità rappresentata per Schiraldi da una vita maggiormente inserita nel mondo metropolitano.
(testo di Fabrizio Gilardi)
Danièl Nicolàs Schiraldi nasce l’11 Febbraio 1987 a Willaldea, villaggio sperimentale del teatro a carattere antropologico fondato nel 1984 in Argentina dalla Comuna Baires. Si potrebbe quindi dire che i suoi contatti con il mondo dell'arte sono iniziati ancor prima di vedere la luce. Pochi anni dopo la famiglia Schiraldi fa ritorno a Milano per seguire la parte locale dell'esperienza Comuna Baires. Nel capoluogo lombardo Danièl Nicolàs compie studi artistici e inizia a esporre le sue opere nel 2010. Tra il 2011 e il 2013 continua a esporre sia in forma personale che collettiva, in luoghi come la Design Library, l'Hotel Enterprise, il Circolo Ohibò per quel che riguarda Milano, e al castello Manservisi di Porretta Terme (Bo) nel 2011.
12
dicembre 2013
Danièl Nicolàs Schiraldi – Istinto di sopravvivenza
Dal 12 dicembre 2013 all'otto gennaio 2014
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
LA STRADA – VINO LETTERARIO
Milano, Via Carlo Patellani, 4, (Milano)
Milano, Via Carlo Patellani, 4, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì dalle 18 all’una della notte, venerdì e sabato dalle 18 alle 2; la domenica
dalle 18 all’una della notte
Vernissage
12 Dicembre 2013, dalle h 19, alle 21 recitazione di brani poetici e in prosa di Matteo Bosco e Fabrizio Gilardi da parte degli stessi autori
Autore
Curatore