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Daniel Spoerri – Dai Tableaux pièges agli Idoli di Prillwitz
In concomitanza con l’ottantesimo compleanno di Daniel Spoerri, il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce gli dedica un’importante retrospettiva nel tentativo di proporre una lettura critica complessiva del lavoro di uno dei protagonisti della storia dell’arte contemporanea, a partire dalla sua adesione al gruppo dei Nouveaux Realistes, nell’ottobre del 1960, sino ad oggi.
Comunicato stampa
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In concomitanza con l’ ottantesimo compleanno di Daniel Spoerri, il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce gli dedica un’importante retrospettiva, dal 24 marzo al 20 giugno 2010, nel tentativo di proporre una lettura critica complessiva del lavoro di uno dei protagonisti della storia dell’arte contemporanea, a partire dalla sua adesione al gruppo dei Nouveaux Realistes, nell'ottobre del 1960, sino ad oggi.
La mostra si inserisce nel ciclo delle esposizioni che il Museo di Villa Croce ha dedicato in questi ultimi anni ai grandi protagonisti dell’arte del Secondo ‘900, da Duchamp a Beuys ad Allan Kaprow.
Il percorso della mostra inizia all’esterno del Museo e nella stanza del Camino, al primo piano della Villa , con alcune recenti sculture della serie “Idoli di Prillwitz”: Il guerriero, Ragazza con piede d’elefante, Il, Il mostro-granchio, realizzate dal 2005, con una definitiva traduzione nella materia del bronzo di assemblaggi che generano figure aberranti quanto fantastiche.
Una palombaro sezione de la Catena genetica del mercato delle pulci, collocata sulle pareti dello scalone d’accesso al piano nobile, accompagna i visitatori, senza soluzione di continuità, al primo piano del Museo. Qui le prime tre sale sono dedicate all’opera più nota di Daniel Spoerri, i Tableaux-piège, da quelli storici degli anni ‘60/’70 alla
rivisitazione del soggetto in anni più recenti, con particolare riguardo alla serie Sevilla Series “Eaten by…”. Il principio della serialità è d’altro canto uno degli elementi fondanti del modo assolutamente innovativo di intendere l’arte, teorizzato da Spoerri già alla fine degli anni ’50 ( 1957/1959) nella rivista "Material", una delle prime raccolte di poesia concreta ed ideogrammatica. Risalgono agli anni 1959-60 le edizioni M.A.T. (Moltiplicazione d'Arte Trasformabile) che, in polemica con l'idea dell'unicità dell'opera d'arte, rappresentano il primo esempio di arte moltiplicata e non riprodotta secondo i processi tradizionali.
A seguire sono esposti gli assemblaggi fotografici delle Investigazioni Criminali, i collages de L’encyclopedie de Diderot et D’Alembert , le composizioni de il Carnevale degli animali e nell’ultima stanza le potenti strutture dei Corps en morceaux . In ogni stanza dedicata alle diverse serie tematiche sarà collocata una scultura degli Idoli di Prillwitz, a sottolineare il carattere circolare della ricerca di Spoerri, che si evolve e muta nel tempo pur nella coerenza di un’ispirazione visionaria che ha dato vita a una galleria quasi infinita di creature ibridate, tra biologico e inanimato, in una sorta di impossibile catalogazione dei fantasmi dell’inconscio.
La mostra prosegue al secondo piano del museo con alcune delle sue più note serie di lavoro: da l’Histoire des boites à lettres a Les Lepreux d’Islande , dai Background Landscapes ad alcune opere della serie delle Collezioni che sottolineano l’attitudine dell’artista a una sorta di bricolage mentale, prima ancora che manuale.
L’antologica di Daniel Spoerri al Museo di Villa Croce di Genova, in una città il cui collezionismo privato e le gallerie hanno sempre dimostrato particolare interesse al suo lavoro, conferma la stretta relazione tra l’artista e il museo che ha già esposto sue opere in due importanti occasioni, nel 1992 ( mostra “Frammenti, interfacce, intervalli. Paradigmi della frammentazione nell’arte Svizzera” a cura di Viana Conti) e nel 2002 (mostra “The Fluxus Constellation” a cura di Sandra Solimano).
La mostra si inserisce nel ciclo delle esposizioni che il Museo di Villa Croce ha dedicato in questi ultimi anni ai grandi protagonisti dell’arte del Secondo ‘900, da Duchamp a Beuys ad Allan Kaprow.
Il percorso della mostra inizia all’esterno del Museo e nella stanza del Camino, al primo piano della Villa , con alcune recenti sculture della serie “Idoli di Prillwitz”: Il guerriero, Ragazza con piede d’elefante, Il, Il mostro-granchio, realizzate dal 2005, con una definitiva traduzione nella materia del bronzo di assemblaggi che generano figure aberranti quanto fantastiche.
Una palombaro sezione de la Catena genetica del mercato delle pulci, collocata sulle pareti dello scalone d’accesso al piano nobile, accompagna i visitatori, senza soluzione di continuità, al primo piano del Museo. Qui le prime tre sale sono dedicate all’opera più nota di Daniel Spoerri, i Tableaux-piège, da quelli storici degli anni ‘60/’70 alla
rivisitazione del soggetto in anni più recenti, con particolare riguardo alla serie Sevilla Series “Eaten by…”. Il principio della serialità è d’altro canto uno degli elementi fondanti del modo assolutamente innovativo di intendere l’arte, teorizzato da Spoerri già alla fine degli anni ’50 ( 1957/1959) nella rivista "Material", una delle prime raccolte di poesia concreta ed ideogrammatica. Risalgono agli anni 1959-60 le edizioni M.A.T. (Moltiplicazione d'Arte Trasformabile) che, in polemica con l'idea dell'unicità dell'opera d'arte, rappresentano il primo esempio di arte moltiplicata e non riprodotta secondo i processi tradizionali.
A seguire sono esposti gli assemblaggi fotografici delle Investigazioni Criminali, i collages de L’encyclopedie de Diderot et D’Alembert , le composizioni de il Carnevale degli animali e nell’ultima stanza le potenti strutture dei Corps en morceaux . In ogni stanza dedicata alle diverse serie tematiche sarà collocata una scultura degli Idoli di Prillwitz, a sottolineare il carattere circolare della ricerca di Spoerri, che si evolve e muta nel tempo pur nella coerenza di un’ispirazione visionaria che ha dato vita a una galleria quasi infinita di creature ibridate, tra biologico e inanimato, in una sorta di impossibile catalogazione dei fantasmi dell’inconscio.
La mostra prosegue al secondo piano del museo con alcune delle sue più note serie di lavoro: da l’Histoire des boites à lettres a Les Lepreux d’Islande , dai Background Landscapes ad alcune opere della serie delle Collezioni che sottolineano l’attitudine dell’artista a una sorta di bricolage mentale, prima ancora che manuale.
L’antologica di Daniel Spoerri al Museo di Villa Croce di Genova, in una città il cui collezionismo privato e le gallerie hanno sempre dimostrato particolare interesse al suo lavoro, conferma la stretta relazione tra l’artista e il museo che ha già esposto sue opere in due importanti occasioni, nel 1992 ( mostra “Frammenti, interfacce, intervalli. Paradigmi della frammentazione nell’arte Svizzera” a cura di Viana Conti) e nel 2002 (mostra “The Fluxus Constellation” a cura di Sandra Solimano).
24
marzo 2010
Daniel Spoerri – Dai Tableaux pièges agli Idoli di Prillwitz
Dal 24 marzo al 20 giugno 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA VILLA CROCE
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Orario di apertura
martedì-venerdì 9.00-19.00, sabato e domenica 10.00-19.00
Vernissage
24 Marzo 2010, ore 18 su invito
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore