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Daniela Alfarano – The End
esposizione dei disegni originali del Il libro The End che contiene 66 disegni, numero simbolico.
Comunicato stampa
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DANIELA ALFARANO
The End
Sabato 5 marzo 2011 ore 17
Presentazione del libro d'artista 'The End' di Daniela Alfarano edito da 33 Lune
Interverranno Daniela Alfarano Davide Rondoni Umberto Zampini
Dal 2 al 14 marzo 2011 esposizione dei disegni originali
L'ARIETE artecontemporanea Via D'Azeglio 42 Bologna
Orario > lun sab 15.30-19.30 | Info 348 9870574 | www.galleriaariete.it
Sabato 5 marzo 2011 nella sede de L'ARIETE artecontemporanea in Via D'Azeglio 42 a Bologna sara' presentato il libro d'artista 'The End' di Daniela Alfarano, a cura di Umberto Zampini, edizioni 33 Lune. Il libro contiene 66 disegni testimonianza di una nuova e ulteriore complessita' nel percorso dell'artista.
'Micidiale, si può dire. Il tratto, la precisione. E però anche una specie di lotta interna. Di segno irrisolto. Tra totale distruzione e nuova vita. Anche la esibita perfezione può essere segno, estremo, di una dissoluzione patita nel profondo. E al contrario, la ricercata esibita perfezione può essere una violenta preghiera. L’essere umano è uno, ma è teatro sempre di contrasti. Sono questi, e la tensione che avvertiamo, il segno della unità del nostro essere. Un corpo, un’anima. Non a caso l’apice dell’amore è un corpo solo, un’anima sola, come si dice. Perché la vita cerca l’unità, la morte è divisione. E qui c’è la vita, con la lotta della morte dentro. Questo contrasto è la perfezione possibile. Se non avesse contrasto, il tratto di queste opere si disferebbe sotto i nostri occhi. Senza tensione, sarebbero figurine. Invece. Il corpo può essere vanità. O icona. Daniela Alfarano pittrice e disegnatrice sta cercando come dall’una si arrivi all’altra. Senza perdersi. E senza perdere né l’una né l’altra. Il grido perfetto. O l’icona che ha qualcosa di ferito. Da quando Dio si è mischiato al corpo umano, il nostro ritratto o autoritratto ha conosciuto una nuova inquietudine, sconosciuta a chi invece pensava il cielo inesorabilmente diviso come destino dalla carne. Non abbiamo più il gesto misurato. Una dismisura è entrata. Michelangelo è entrato in scena accanto a Fidia. E ancora, agli estremi discussi della modernità e dei suoi inganni o sfondamenti, stanno in scena. Qui c’è qualcosa di antico. E di odiernissimo. Daniela Alfarano sta calibrando il segno, lo sguardo. Micidiale, si può dire, sta diventando. Perché di improvviso ricorda a noi di noi. L’arte è sempre un gesto per la memoria. Ed è strano, no ? il corpo ce lo abbiamo addosso, siamo questo, e però l’arte ce lo deve ricordare. Mettendo in scena qualcosa che di solito non vediamo nella parte più apparente di noi'DAVIDE RONDONI
Daniela ALFARANO ha iniziato la propria ricerca artistica sperimentando diverse tecniche pittoriche nell’ambito di una produzione iconografica e figurativa. Non ha comunque mai abbandonato il disegno, ed è proprio con la tecnica del disegno a grafite sviluppato direttamente su tavola che ha trovato una sua personale cifra stilistica che tuttora la contraddistingue. Risale all’anno 2005, con la partecipazione ad alcune mostre collettive (Ragusa, Rotterdam, Amsterdam) l’inizio della sua attività espositiva. Nel 2006 la prima personale dal titolo 'Fragile' presso la Galleria Carloni Arte Contemporanea a Francoforte dove espone opere raffiguranti mani nell’atto di pregare, mani che si sfiorano, piedi in tensione e propri autoritratti; immaginario che ritornerà in diverse forme in tutto il lavoro successivo dell’artista. Nel 2007 la seconda personale presso la Galleria D406 di Modena e mostre collettive. Nel 2008 viene invitata ad eseguire i ritratti dei maggiori scrittori italiani per la retrocopertina dei libri Corti di Carta editi dal Corriere delle Sera. Nel 2009 una nuova personale presso la Radium Artis a Pietrasanta e l’inizio della collaborazione con la Galleria L’Ariete di Bologna. Da alcuni anni Daniela Alfarano esplora, attraverso il disegno su tavola, il rapporto estremo e sensuale di buio e luce, di sacro e profano ma soprattutto il rapporto esistenziale e i tormenti della psiche nell’uso ossessivo del corpo, delle mani, della propria immagine. In alcune opere appare per la prima volta una ricerca dedicata all'espressività dei volti, in particolare volti di persone anziane e l’uso di rosari ed elementi caratterizzanti un rapporto sempre più profondo con l’idea di sacro e di spiritualità.
The End
Sabato 5 marzo 2011 ore 17
Presentazione del libro d'artista 'The End' di Daniela Alfarano edito da 33 Lune
Interverranno Daniela Alfarano Davide Rondoni Umberto Zampini
Dal 2 al 14 marzo 2011 esposizione dei disegni originali
L'ARIETE artecontemporanea Via D'Azeglio 42 Bologna
Orario > lun sab 15.30-19.30 | Info 348 9870574 | www.galleriaariete.it
Sabato 5 marzo 2011 nella sede de L'ARIETE artecontemporanea in Via D'Azeglio 42 a Bologna sara' presentato il libro d'artista 'The End' di Daniela Alfarano, a cura di Umberto Zampini, edizioni 33 Lune. Il libro contiene 66 disegni testimonianza di una nuova e ulteriore complessita' nel percorso dell'artista.
'Micidiale, si può dire. Il tratto, la precisione. E però anche una specie di lotta interna. Di segno irrisolto. Tra totale distruzione e nuova vita. Anche la esibita perfezione può essere segno, estremo, di una dissoluzione patita nel profondo. E al contrario, la ricercata esibita perfezione può essere una violenta preghiera. L’essere umano è uno, ma è teatro sempre di contrasti. Sono questi, e la tensione che avvertiamo, il segno della unità del nostro essere. Un corpo, un’anima. Non a caso l’apice dell’amore è un corpo solo, un’anima sola, come si dice. Perché la vita cerca l’unità, la morte è divisione. E qui c’è la vita, con la lotta della morte dentro. Questo contrasto è la perfezione possibile. Se non avesse contrasto, il tratto di queste opere si disferebbe sotto i nostri occhi. Senza tensione, sarebbero figurine. Invece. Il corpo può essere vanità. O icona. Daniela Alfarano pittrice e disegnatrice sta cercando come dall’una si arrivi all’altra. Senza perdersi. E senza perdere né l’una né l’altra. Il grido perfetto. O l’icona che ha qualcosa di ferito. Da quando Dio si è mischiato al corpo umano, il nostro ritratto o autoritratto ha conosciuto una nuova inquietudine, sconosciuta a chi invece pensava il cielo inesorabilmente diviso come destino dalla carne. Non abbiamo più il gesto misurato. Una dismisura è entrata. Michelangelo è entrato in scena accanto a Fidia. E ancora, agli estremi discussi della modernità e dei suoi inganni o sfondamenti, stanno in scena. Qui c’è qualcosa di antico. E di odiernissimo. Daniela Alfarano sta calibrando il segno, lo sguardo. Micidiale, si può dire, sta diventando. Perché di improvviso ricorda a noi di noi. L’arte è sempre un gesto per la memoria. Ed è strano, no ? il corpo ce lo abbiamo addosso, siamo questo, e però l’arte ce lo deve ricordare. Mettendo in scena qualcosa che di solito non vediamo nella parte più apparente di noi'DAVIDE RONDONI
Daniela ALFARANO ha iniziato la propria ricerca artistica sperimentando diverse tecniche pittoriche nell’ambito di una produzione iconografica e figurativa. Non ha comunque mai abbandonato il disegno, ed è proprio con la tecnica del disegno a grafite sviluppato direttamente su tavola che ha trovato una sua personale cifra stilistica che tuttora la contraddistingue. Risale all’anno 2005, con la partecipazione ad alcune mostre collettive (Ragusa, Rotterdam, Amsterdam) l’inizio della sua attività espositiva. Nel 2006 la prima personale dal titolo 'Fragile' presso la Galleria Carloni Arte Contemporanea a Francoforte dove espone opere raffiguranti mani nell’atto di pregare, mani che si sfiorano, piedi in tensione e propri autoritratti; immaginario che ritornerà in diverse forme in tutto il lavoro successivo dell’artista. Nel 2007 la seconda personale presso la Galleria D406 di Modena e mostre collettive. Nel 2008 viene invitata ad eseguire i ritratti dei maggiori scrittori italiani per la retrocopertina dei libri Corti di Carta editi dal Corriere delle Sera. Nel 2009 una nuova personale presso la Radium Artis a Pietrasanta e l’inizio della collaborazione con la Galleria L’Ariete di Bologna. Da alcuni anni Daniela Alfarano esplora, attraverso il disegno su tavola, il rapporto estremo e sensuale di buio e luce, di sacro e profano ma soprattutto il rapporto esistenziale e i tormenti della psiche nell’uso ossessivo del corpo, delle mani, della propria immagine. In alcune opere appare per la prima volta una ricerca dedicata all'espressività dei volti, in particolare volti di persone anziane e l’uso di rosari ed elementi caratterizzanti un rapporto sempre più profondo con l’idea di sacro e di spiritualità.
05
marzo 2011
Daniela Alfarano – The End
Dal 05 al 14 marzo 2011
arte contemporanea
Location
L’ARIETE ARTECONTEMPORANEA – VIA D’AZEGLIO
Bologna, Via D'azeglio, 42, (Bologna)
Bologna, Via D'azeglio, 42, (Bologna)
Orario di apertura
Da lunedi a sabato 15.30-19.30 o su appuntamento Info 348 9870574
Vernissage
5 Marzo 2011, Ore 17 presentazione del libro d'artista 'The End' di Daniela Alfarano edito da 33 Lune. Interventi di Davide Rondoni dell'editore Umberto Zampini.
Autore
Curatore