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Daniela Chinellato – Maneggiare con cura
“Davanti ad un tema così complesso e importante come la relazione che c’è tra scienza, natura e società, rivendico un diritto dovere alla cautela” così Daniela Chinellato si è espressa dopo le discussioni e riflessioni avute con Deborah Mascalzoni, filosofa e ricercatrice presso l’Istituto di Medicina Genetica dell’EURAC.
Comunicato stampa
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“Davanti ad un tema così complesso e importante come la relazione che c’è tra scienza, natura e società, rivendico un diritto dovere alla cautela” così Daniela Chinellato si è espressa dopo le discussioni e riflessioni avute con Deborah Mascalzoni, filosofa e ricercatrice presso l’Istituto di Medicina Genetica dell’EURAC.
Maneggiare con cura è il titolo del lavoro con cui l’artista apre la quarta edizione di MUSEION at the EURAC tower, il progetto nato dalla collaborazione tra l’Accademia Europea di Bolzano (EURAC) e Museion, che si pone l’obiettivo di esplorare le connessioni tra espressione artistica e ricerca scientifica. Ogni anno vengono formate coppie di ricercatori e di artisti che hanno l’obiettivo di elaborare, attraverso workshop comuni, uno dei temi che l’EURAC fa oggetto di ricerca.
La bioetica è il tema – complesso e delicato scelto proprio perché il 2010 è stato proclamato dall’ONU “Anno Internazionale della Biodiversità” - su cui si sono confrontate la ricercatrice e l’artista. Cautela è l’atteggiamento assunto da quest’ultima, che invita il pubblico a “Maneggiare con cura” la natura e le questioni sollevate dalla bioetica attraverso l’installazione che si estende lungo tutta l’altezza della torre dell’EURAC.
Il principio di responsabilità e il principio di cautela sono i presupposti intorno a cui si muove il progetto. Secondo il principio di responsabilità l’esistenza, la conoscenza e l’azione umana devono tener conto delle nuove conoscenze quanto dell’ignoranza e della nuova idea di uomo nella natura. Nella società di massa l’etica ambientale ci pone di fronte all’individuo e quindi al principio di responsabilità, dimostrando come un comportamento non abbia semplicemente un valore sommatorio, ma sia produttore di un cambiamento effettivo. È dovere morale da parte dell’uomo considerare, nella ricerca, l’abisso di ignoranza come parte stessa della conoscenza: le nostre nozioni intorno al mondo sono limitate. È questa la radice del principio di cautela, derivante dal principio di responsabilità, che dovrebbe essere alla base delle decisioni rispetto alle applicazioni della tecnica sul vivente.
Elaborando i principi alla base dell’educazione ambientale in chiave non solo artistica, ma anche di un approccio neutrale nei confronti di questi, Daniela Chinellato ha sviluppato un’installazione articolata in due parti: una esterna alla torre dell’EURAC e una interna. Sulla facciata della torre che dà su viale Druso, una grande fotografia stampata su terracotta e successivamente rotta, raffigura una delle vetrine contenente degli animali che si vedono negli allestimenti dei musei di scienze naturali. Dall’immagine partono una serie di cinghie, che rappresentano sia la fragilità della situazione raffigurata, sia l’interconnessione tra le specie. Subito a lato, verso l’interno dell’architettura, si trova il titolo dell’intervento scritto al contrario “MANEGGIARECONCURA”.
All’interno dell’architettura della torre sono allestite fotografie di diverso formato su terracotta danneggiata e riparata che ritraggono vari allestimenti museali mentre una rete sempre più fitta di cinghie e aste conduce il visitatore fino alla sommità, dove, celato da questa tessitura, è presente un animale impagliato proveniente dal liceo dei francescani di Bolzano.
Un meccanismo azionato dalla volontà del visitatore produrrà un leggero movimento accompagnato dal suono realizzato da perter#kompriotr#holzknecth, a voler sottolineare le interconnessioni che caratterizzano la vita. Ogni azione ha le sue conseguenze, non sempre controllabili, e questo a volte rende difficile fare delle scelte.
Daniela Chinellato
Daniela Chinellato è nata a Venezia nel 1950, dove studia presso l’Istituto Statale d’Arte sezione scultura e ceramica, tra le collaborazioni si ricorda “Artist in residence” S Diego State University (USA); National Gallery di Harare (Zimbabwe); Simposio internazionale di scultura in ceramica a Panavezys (Lituania). Numerose personali e collettive tra cui: 2009 Bolzano, Time code, “raccontami-erzähle mir” 4 installazioni nella città; Bolzano, Giardini Hotel Laurin, “la festa dei sensi”, collettiva a cura di Gabi Veit;
2008 Bolzano, Galleria Goethe2, “respira”, personale e performance (parallel event to Manifesta); Praga (CZ), Galleria Solaris, “ti vedo”, personale; Cervignano del Friuli (UD), Museo CID, collettiva a cura di Masin e Dell’Agnese, 2007; Ligornetto (CH), Museo Vela, “nulla è immobile”, con N. Lazzarini.
Deborah Mascalzoni
Ricercatrice presso l'Istituto di Medicina Genetica dell'EURAC è specializzata in bioetica, in particolare in etica della scienza. Lavora in un progetto di genomica, curando il rapporto con i partecipanti agli studi e l'aspetto etico dello svolgimento dei progetti di ricerca.
Maneggiare con cura è il titolo del lavoro con cui l’artista apre la quarta edizione di MUSEION at the EURAC tower, il progetto nato dalla collaborazione tra l’Accademia Europea di Bolzano (EURAC) e Museion, che si pone l’obiettivo di esplorare le connessioni tra espressione artistica e ricerca scientifica. Ogni anno vengono formate coppie di ricercatori e di artisti che hanno l’obiettivo di elaborare, attraverso workshop comuni, uno dei temi che l’EURAC fa oggetto di ricerca.
La bioetica è il tema – complesso e delicato scelto proprio perché il 2010 è stato proclamato dall’ONU “Anno Internazionale della Biodiversità” - su cui si sono confrontate la ricercatrice e l’artista. Cautela è l’atteggiamento assunto da quest’ultima, che invita il pubblico a “Maneggiare con cura” la natura e le questioni sollevate dalla bioetica attraverso l’installazione che si estende lungo tutta l’altezza della torre dell’EURAC.
Il principio di responsabilità e il principio di cautela sono i presupposti intorno a cui si muove il progetto. Secondo il principio di responsabilità l’esistenza, la conoscenza e l’azione umana devono tener conto delle nuove conoscenze quanto dell’ignoranza e della nuova idea di uomo nella natura. Nella società di massa l’etica ambientale ci pone di fronte all’individuo e quindi al principio di responsabilità, dimostrando come un comportamento non abbia semplicemente un valore sommatorio, ma sia produttore di un cambiamento effettivo. È dovere morale da parte dell’uomo considerare, nella ricerca, l’abisso di ignoranza come parte stessa della conoscenza: le nostre nozioni intorno al mondo sono limitate. È questa la radice del principio di cautela, derivante dal principio di responsabilità, che dovrebbe essere alla base delle decisioni rispetto alle applicazioni della tecnica sul vivente.
Elaborando i principi alla base dell’educazione ambientale in chiave non solo artistica, ma anche di un approccio neutrale nei confronti di questi, Daniela Chinellato ha sviluppato un’installazione articolata in due parti: una esterna alla torre dell’EURAC e una interna. Sulla facciata della torre che dà su viale Druso, una grande fotografia stampata su terracotta e successivamente rotta, raffigura una delle vetrine contenente degli animali che si vedono negli allestimenti dei musei di scienze naturali. Dall’immagine partono una serie di cinghie, che rappresentano sia la fragilità della situazione raffigurata, sia l’interconnessione tra le specie. Subito a lato, verso l’interno dell’architettura, si trova il titolo dell’intervento scritto al contrario “MANEGGIARECONCURA”.
All’interno dell’architettura della torre sono allestite fotografie di diverso formato su terracotta danneggiata e riparata che ritraggono vari allestimenti museali mentre una rete sempre più fitta di cinghie e aste conduce il visitatore fino alla sommità, dove, celato da questa tessitura, è presente un animale impagliato proveniente dal liceo dei francescani di Bolzano.
Un meccanismo azionato dalla volontà del visitatore produrrà un leggero movimento accompagnato dal suono realizzato da perter#kompriotr#holzknecth, a voler sottolineare le interconnessioni che caratterizzano la vita. Ogni azione ha le sue conseguenze, non sempre controllabili, e questo a volte rende difficile fare delle scelte.
Daniela Chinellato
Daniela Chinellato è nata a Venezia nel 1950, dove studia presso l’Istituto Statale d’Arte sezione scultura e ceramica, tra le collaborazioni si ricorda “Artist in residence” S Diego State University (USA); National Gallery di Harare (Zimbabwe); Simposio internazionale di scultura in ceramica a Panavezys (Lituania). Numerose personali e collettive tra cui: 2009 Bolzano, Time code, “raccontami-erzähle mir” 4 installazioni nella città; Bolzano, Giardini Hotel Laurin, “la festa dei sensi”, collettiva a cura di Gabi Veit;
2008 Bolzano, Galleria Goethe2, “respira”, personale e performance (parallel event to Manifesta); Praga (CZ), Galleria Solaris, “ti vedo”, personale; Cervignano del Friuli (UD), Museo CID, collettiva a cura di Masin e Dell’Agnese, 2007; Ligornetto (CH), Museo Vela, “nulla è immobile”, con N. Lazzarini.
Deborah Mascalzoni
Ricercatrice presso l'Istituto di Medicina Genetica dell'EURAC è specializzata in bioetica, in particolare in etica della scienza. Lavora in un progetto di genomica, curando il rapporto con i partecipanti agli studi e l'aspetto etico dello svolgimento dei progetti di ricerca.
19
maggio 2010
Daniela Chinellato – Maneggiare con cura
Dal 19 maggio al 16 luglio 2010
arte contemporanea
Location
EURAC ACCADEMIA EUROPEA
Bolzano, Viale Druso, 1, (Bolzano)
Bolzano, Viale Druso, 1, (Bolzano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 14 - 18
Vernissage
19 Maggio 2010, ore 18.30
Autore
Curatore