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Daniela Grifoni – Quello che le donne non raccontano
Daniela Grifoni entra di diritto nel Metaformismo per il persistere di una struttura formale in dinamica inversione: dalla Forma “plastico-cromatica” al Senso, il secondo travalicante la prima con la forza terrestre del colore
Comunicato stampa
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Il metaforismo secondo Daniela Grifoni. In mostra a maggio presso la Chiesa Musealizzata di Santa Maria Nuova a Gubbio.
Si aggiunge un nuovo ed interessante appuntamento per il mese di maggio con l’arte contemporanea a Gubbio curato dall’Associazione Culturale La Medusa. E’ prevista dal 7 al 28 maggio l’esposizione dell’artista Daniela Grifoni, curata per l’Associazione da Tania Tagnani, presso la prestigiosa sede della Chiesa Musealizzata di Santa Maria Nuova. L’evento che porta il patrocinio del Comune di Gubbio, si inserisce in un calendario di appuntamenti che vivacizzeranno un mese già pieno di grandi eventi. Daniela Grifoni vive e opera a San Nazzaro Sesia, Novara ed ha scelto Gubbio per questa sua esposizione che porta il titolo “ Quello che le donne non raccontano”. L’artista, madre pittrice e sorella drammaturga teatrale, si apre totalmente alla pittura circa vent’anni fa, mostrando ovviamente, singolare poliedrismo, avendo al suo attivo un’intera vita trascorsa tra i versi, musica e spettacolo, ambito, quest’ultimo, nel quale insiste con scenografie contemporanee di grande pregio. La fluidità del mondo musicale e poetico si è poi incarnata nella materia pittorica dando vita al Magmatismo, con cui ella intende qualificare la sua pittura, maturata anche dalle preziose indicazioni del suo maestro, Osvaldo Provvidone, noto artista contemporaneo novarese, recentemente scomparso. Nasce a Firenze e questo è un dato molto importante, perché la memoria visiva ha modo di elaborare costantemente immagini classiche, alle quali inconsciamente si rapporta tuttora, istituendo quelle armonie compositive che imbrigliano la libera fuoriuscita della pasta cromatica, dando all’opera esuberanza e compostezza insieme. Solo colore, solo plasmi cromatici, ribelli a qualsiasi oggettiva allusione, magmi in discesa, inedite fusioni fuoco-terra-colore che sembrano attizzare ibride incandescenze sulla tela. La “metamorfica” ora metamorfismo – personalità dell’artista, unitamente alla naturale inclinazione all’atto plastico, la predispongono anche all’espressione scultorea, ambito nel quale realizza ottime performances del suo talento. Daniela Grifoni entra di diritto nel Metaformismo per il persistere di una struttura formale in dinamica inversione: dalla Forma “plastico-cromatica” al Senso, il secondo travalicante la prima con la forza terrestre del colore, come nel caso di Danza Surreale, esposta in questa ventisettesima rassegna nelle Sale del Castellare del Palazzo Ducale di Urbino. L’artista ha insediato il proprio atelier nella stupenda cornice storica dell’ex Abbazia Benedettina di San Nazzaro Sesia, antica architettura medievale che ispira continuamente la sua ricerca espressiva. Il suo curriculum è costellato di un gran numero di tappe importanti in spazi pubblici, italiani e stranieri, in gallerie private, italiane e straniere; significativo è pure il suo percorso con noti critici d’arte. Intensi i suoi rapporti di collaborazione con gallerie statunitensi, e ne citiamo alcune: National Gallery di Washington, Art Gallery Art Works di Wilmigton e Golden Gallery di Southport, entrambi nel North Carolina, Fiddler’s Gallery Art West in Virginia, Shade Tree Gallery Contemporary di Miami; in Europa ha proficui contatti con gallerie francesi e in Italia non mancano le galleria di riferimento. Anche i musei, sia italiani sia stranieri, hanno ben accolto mostre e opere in permanenza: Museo delle Americhe MOA a Doral in Florida, Japan Fine Art Academy a Tokyo, Museo degli Angeli di Lucia Bosè a Turegano in Castiglia, Museum of the Royal House of Portugal, Museo Canova a Possagno, Pinacoteca Civica di Varallo Sesia, Museo d’Arte Contemporanea del Belvedere a San Leucio di Caserta, Museo delle Arti dell’Unità d’Italia MAUI a Teano, Museo delle Arti e del Geosito dei Monti Aurunci MAGMA a Roccamonfina. Numerosi sono i riferimenti ufficiali tra le riviste e gli annuari specializzati nel settore dell’arte contemporanea, in particolare il Catalogo degli scultori italiani e il Catalogo dell’Arte Moderna dal dopoguerra a oggi dell’Editoriale Giorgio Mondadori, Milano e la rivista mensile “Arte”. Dal 2001 ad oggi annovera numerosissime mostre ed eventi. La mostra sarà aperta ufficialmente il 7 maggio alle ore 17,00 e sarà aperta al pubblico dal 7 al 28 maggio 2017 con ingresso gratuito. Per informazione contattare la segreteria la numero 0759220904 o scrivere ad info@museogubbio.it
Si aggiunge un nuovo ed interessante appuntamento per il mese di maggio con l’arte contemporanea a Gubbio curato dall’Associazione Culturale La Medusa. E’ prevista dal 7 al 28 maggio l’esposizione dell’artista Daniela Grifoni, curata per l’Associazione da Tania Tagnani, presso la prestigiosa sede della Chiesa Musealizzata di Santa Maria Nuova. L’evento che porta il patrocinio del Comune di Gubbio, si inserisce in un calendario di appuntamenti che vivacizzeranno un mese già pieno di grandi eventi. Daniela Grifoni vive e opera a San Nazzaro Sesia, Novara ed ha scelto Gubbio per questa sua esposizione che porta il titolo “ Quello che le donne non raccontano”. L’artista, madre pittrice e sorella drammaturga teatrale, si apre totalmente alla pittura circa vent’anni fa, mostrando ovviamente, singolare poliedrismo, avendo al suo attivo un’intera vita trascorsa tra i versi, musica e spettacolo, ambito, quest’ultimo, nel quale insiste con scenografie contemporanee di grande pregio. La fluidità del mondo musicale e poetico si è poi incarnata nella materia pittorica dando vita al Magmatismo, con cui ella intende qualificare la sua pittura, maturata anche dalle preziose indicazioni del suo maestro, Osvaldo Provvidone, noto artista contemporaneo novarese, recentemente scomparso. Nasce a Firenze e questo è un dato molto importante, perché la memoria visiva ha modo di elaborare costantemente immagini classiche, alle quali inconsciamente si rapporta tuttora, istituendo quelle armonie compositive che imbrigliano la libera fuoriuscita della pasta cromatica, dando all’opera esuberanza e compostezza insieme. Solo colore, solo plasmi cromatici, ribelli a qualsiasi oggettiva allusione, magmi in discesa, inedite fusioni fuoco-terra-colore che sembrano attizzare ibride incandescenze sulla tela. La “metamorfica” ora metamorfismo – personalità dell’artista, unitamente alla naturale inclinazione all’atto plastico, la predispongono anche all’espressione scultorea, ambito nel quale realizza ottime performances del suo talento. Daniela Grifoni entra di diritto nel Metaformismo per il persistere di una struttura formale in dinamica inversione: dalla Forma “plastico-cromatica” al Senso, il secondo travalicante la prima con la forza terrestre del colore, come nel caso di Danza Surreale, esposta in questa ventisettesima rassegna nelle Sale del Castellare del Palazzo Ducale di Urbino. L’artista ha insediato il proprio atelier nella stupenda cornice storica dell’ex Abbazia Benedettina di San Nazzaro Sesia, antica architettura medievale che ispira continuamente la sua ricerca espressiva. Il suo curriculum è costellato di un gran numero di tappe importanti in spazi pubblici, italiani e stranieri, in gallerie private, italiane e straniere; significativo è pure il suo percorso con noti critici d’arte. Intensi i suoi rapporti di collaborazione con gallerie statunitensi, e ne citiamo alcune: National Gallery di Washington, Art Gallery Art Works di Wilmigton e Golden Gallery di Southport, entrambi nel North Carolina, Fiddler’s Gallery Art West in Virginia, Shade Tree Gallery Contemporary di Miami; in Europa ha proficui contatti con gallerie francesi e in Italia non mancano le galleria di riferimento. Anche i musei, sia italiani sia stranieri, hanno ben accolto mostre e opere in permanenza: Museo delle Americhe MOA a Doral in Florida, Japan Fine Art Academy a Tokyo, Museo degli Angeli di Lucia Bosè a Turegano in Castiglia, Museum of the Royal House of Portugal, Museo Canova a Possagno, Pinacoteca Civica di Varallo Sesia, Museo d’Arte Contemporanea del Belvedere a San Leucio di Caserta, Museo delle Arti dell’Unità d’Italia MAUI a Teano, Museo delle Arti e del Geosito dei Monti Aurunci MAGMA a Roccamonfina. Numerosi sono i riferimenti ufficiali tra le riviste e gli annuari specializzati nel settore dell’arte contemporanea, in particolare il Catalogo degli scultori italiani e il Catalogo dell’Arte Moderna dal dopoguerra a oggi dell’Editoriale Giorgio Mondadori, Milano e la rivista mensile “Arte”. Dal 2001 ad oggi annovera numerosissime mostre ed eventi. La mostra sarà aperta ufficialmente il 7 maggio alle ore 17,00 e sarà aperta al pubblico dal 7 al 28 maggio 2017 con ingresso gratuito. Per informazione contattare la segreteria la numero 0759220904 o scrivere ad info@museogubbio.it
07
maggio 2017
Daniela Grifoni – Quello che le donne non raccontano
Dal 07 al 28 maggio 2017
arte contemporanea
Location
SANTA MARIA NUOVA
Gubbio, Via Nelli, (Perugia)
Gubbio, Via Nelli, (Perugia)
Vernissage
7 Maggio 2017, h 17
Autore
Curatore