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Daniela Monaci – Ci sono cose tra cielo e terra
La mostra presenta una scelta di opere dell’artista dal 2000 al 2008, seguendo il filo della sua riflessione sull’inquietudine e sul disagio che accompagna il nostro vivere contemporaneo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
DANIELA MONACI
CI SONO COSE TRA CIELO E TERRA
a cura di Gabriella Serusi
Inaugurazione 2 ottobre 2008, ore 18
2 ottobre - 9 novembre 2008
Sala Bolaffi
Via Cavour 17, Torino
Dal 2 ottobre al 9 novembre 2008 la Regione Piemonte dedica una mostra antologica a Daniela Monaci curata da Gabriella Serusi negli spazi della Sala Bolaffi. La mostra presenta una scelta di opere dell’artista dal 2000 al 2008, seguendo il filo della sua riflessione sull’inquietudine e sul disagio che accompagna il nostro vivere contemporaneo.
Daniela Monaci lavora le sue immagini con un sottile gioco di spiazzamenti facendo emergere il non sense della realtà e ci porta in un mondo dove il confine tra realtà ed irrealtà si fa sottile.
Le sue figure nascono e percorrono la vita immerse nel profondo mistero delle cose, simbolo della precaria e a volte dolorosa incertezza del nostro vivere.
Un vivere che, anche se non se ne disconosce il pericolo, è accolto con un sentimento di riconoscente meraviglia verso la vita stessa e il suo enigma e con profondo rispetto e amore, che si manifestano nella ricerca dell’armonia e della bellezza, elemento imprescindibile nella ricerca di Daniela Monaci.
Come sottolinea la curatrice, Gabriella Serusi: “Durante la fase di rielaborazione delle fotografie, condotta in studio con l’ausilio del suo computer, Daniela Monaci rimaneggia, modifica, altera, ricodifica e reinventa la realtà e ritrova così, attraverso un processo artificiale, la naturalità e la purezza originarie di quel portato emozionale, di quella polifonia sensoriale e della memoria legate a un momento preciso della sua vita.”
Daniela Monaci arriva alla fotografia all’interno di una ricerca artistica partita dalla pittura e curiosa di indagare diversi mezzi espressivi. Affascinata dalle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, coniuga nel suo lavoro la presa reale e immediata del fotografo con la libertà inventiva del pittore. La fotografia è il suo taccuino di appunti sul mondo.
Ma la sua maniera particolare di guardare le cose, di sentirne la poesia o il messaggio segreto, la rispondenza con la mente quasi filosofica, la risonanza che creano nell’anima, non è appagata solo da questo approccio: e allora con lunghe ore al computer maneggiando e rimaneggiando questo materiale arriva a costruire la sua visione.
Ciò che interessa Monaci è proprio questo punto di incontro e di sottile confine tra i linguaggi: è il punto d’incontro tra l’occhio e la mente, tra ciò che si dà alla vista (scatto fotografico) e ciò che è elaborato dal pensiero e dall’immaginazione (elaborazione digitale). Per questo ama definire le sue opere “fotopitture”.
Con la produzione video poi Monaci riesce particolarmente bene poi a restituirci l’idea del tempo che scorre, come in La cena degli avanzi (2002-2004) dove appaiono chiari il senso filosofico della causalità degli eventi e la vivida consapevolezza della transitorietà del presente. O come in Anne Marie: un lavoro pieno di struggente dolcezza, di dolorosa partecipazione alle sofferenze intime dell’essere umano, ma anche un racconto sulla fiducia nel futuro e sul desiderio di rinascita, già presenti nelle Natività successive all’11 settembre.
La profonda conoscenza dell’animo umano unita ad una grande capacità empatica rendono Monaci un’artista particolare le cui opere hanno il dono di rendere comprensibile al cuore quello che non si riesce ad intuire con gli occhi e con gli altri sensi. Un’artista che utilizzando l’occhio meccanico dell’apparecchio fotografico come naturale prolungamento della mente e del cuore riesce a comunicare e a rendere comprensibile l’inestricabile labirinto dei sentimenti umani.
CI SONO COSE TRA CIELO E TERRA
a cura di Gabriella Serusi
Inaugurazione 2 ottobre 2008, ore 18
2 ottobre - 9 novembre 2008
Sala Bolaffi
Via Cavour 17, Torino
Dal 2 ottobre al 9 novembre 2008 la Regione Piemonte dedica una mostra antologica a Daniela Monaci curata da Gabriella Serusi negli spazi della Sala Bolaffi. La mostra presenta una scelta di opere dell’artista dal 2000 al 2008, seguendo il filo della sua riflessione sull’inquietudine e sul disagio che accompagna il nostro vivere contemporaneo.
Daniela Monaci lavora le sue immagini con un sottile gioco di spiazzamenti facendo emergere il non sense della realtà e ci porta in un mondo dove il confine tra realtà ed irrealtà si fa sottile.
Le sue figure nascono e percorrono la vita immerse nel profondo mistero delle cose, simbolo della precaria e a volte dolorosa incertezza del nostro vivere.
Un vivere che, anche se non se ne disconosce il pericolo, è accolto con un sentimento di riconoscente meraviglia verso la vita stessa e il suo enigma e con profondo rispetto e amore, che si manifestano nella ricerca dell’armonia e della bellezza, elemento imprescindibile nella ricerca di Daniela Monaci.
Come sottolinea la curatrice, Gabriella Serusi: “Durante la fase di rielaborazione delle fotografie, condotta in studio con l’ausilio del suo computer, Daniela Monaci rimaneggia, modifica, altera, ricodifica e reinventa la realtà e ritrova così, attraverso un processo artificiale, la naturalità e la purezza originarie di quel portato emozionale, di quella polifonia sensoriale e della memoria legate a un momento preciso della sua vita.”
Daniela Monaci arriva alla fotografia all’interno di una ricerca artistica partita dalla pittura e curiosa di indagare diversi mezzi espressivi. Affascinata dalle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, coniuga nel suo lavoro la presa reale e immediata del fotografo con la libertà inventiva del pittore. La fotografia è il suo taccuino di appunti sul mondo.
Ma la sua maniera particolare di guardare le cose, di sentirne la poesia o il messaggio segreto, la rispondenza con la mente quasi filosofica, la risonanza che creano nell’anima, non è appagata solo da questo approccio: e allora con lunghe ore al computer maneggiando e rimaneggiando questo materiale arriva a costruire la sua visione.
Ciò che interessa Monaci è proprio questo punto di incontro e di sottile confine tra i linguaggi: è il punto d’incontro tra l’occhio e la mente, tra ciò che si dà alla vista (scatto fotografico) e ciò che è elaborato dal pensiero e dall’immaginazione (elaborazione digitale). Per questo ama definire le sue opere “fotopitture”.
Con la produzione video poi Monaci riesce particolarmente bene poi a restituirci l’idea del tempo che scorre, come in La cena degli avanzi (2002-2004) dove appaiono chiari il senso filosofico della causalità degli eventi e la vivida consapevolezza della transitorietà del presente. O come in Anne Marie: un lavoro pieno di struggente dolcezza, di dolorosa partecipazione alle sofferenze intime dell’essere umano, ma anche un racconto sulla fiducia nel futuro e sul desiderio di rinascita, già presenti nelle Natività successive all’11 settembre.
La profonda conoscenza dell’animo umano unita ad una grande capacità empatica rendono Monaci un’artista particolare le cui opere hanno il dono di rendere comprensibile al cuore quello che non si riesce ad intuire con gli occhi e con gli altri sensi. Un’artista che utilizzando l’occhio meccanico dell’apparecchio fotografico come naturale prolungamento della mente e del cuore riesce a comunicare e a rendere comprensibile l’inestricabile labirinto dei sentimenti umani.
02
ottobre 2008
Daniela Monaci – Ci sono cose tra cielo e terra
Dal 02 ottobre al 09 novembre 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
SALA BOLAFFI
Torino, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 17, (Torino)
Torino, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 17, (Torino)
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica 10.00-19.00
Vernissage
2 Ottobre 2008, ore 18.30
Ufficio stampa
EMANUELA BERNASCONE
Autore
Curatore