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Daniela Troina Magrì – Scritte d’acqua
L’artista affida all’acqua i suoi pensieri sulla vita certa che il messaggio possa essere percepito da chiunque sia disponibile a mettersi in ascolto, meglio in dialogo
Comunicato stampa
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La mostra è presentata dalla professoressa Clara Rech presidente ANISA (Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell’Arte)
Il PERCORSO DELLA MOSTRA Scritte d’acqua
L’artista affida all’acqua (come mezzo tecnico e come simbolo di universalità) i suoi pensieri sulla vita continuando con discrezione, il discorso già avviato con la sua precedente esposizione “Oltre l’orizzonte”, certa che il messaggio portato da “Scritte d’acqua” possa essere percepito da chiunque sia disponibile a mettersi in ascolto, meglio in dialogo.
Il discorso si sviluppa “Tra le righe”, titolo dell’opera che introduce la mostra, attraverso un repertorio di immagini di bellezza, di forza, di agilità, di audacia, di significati allusivi, di immagini ricche per fantasia e sfumature emotive realizzate con grandi abilità che parlano allo spettatore.
Si tratta di un cammino ricco di colore, profondo e vibrante come suggeriscono le prime tre opere del percorso della mostra che poi si articola in 4 sezioni: Elementi, Azioni-emozioni, Sogno, Luce, fino ad arrivare con l’ultima opera “Omaggio a Turner” a ritrovare nell’”Arte” una prima logica conclusione di questa tappa veneziana.
E l’artista estrinseca il suo pensiero attraverso il sottotitolo della mostra Scritte d’acqua: “Non c’è civiltà senz’acqua, non c’è società senza dialogo”. Tra le 25 opere in esposizione “Passaggi” l’acquerello pubblicato dalla editrice Franco Angeli sulla copertina del libro Il magico mosaico dell’intercultura curato da Giovanna Spagnuolo al quale Daniela Troina Magrì ha anche contribuito con un saggio intitolato “Responsabilità sociale dell’artista contemporaneo arte relazionale e dialogo”.
L’ARTISTA
Daniela Troina Magrì, ingegnere e artista, di adozione romana ma di origine siciliana ha esposto le sue opere di pittura (olii, acquarelli, pastelli,incisioni) in varie mostre e partecipato a concorsi nazionali e internazionali ottenendo numerosi premi e riconoscimenti.
Tra le sue più recenti personali si citano: “Oltre l’orizzonte” (Roma 2006), “I colori della pace” (Roma 2007), “Nel sole” (Roma 2007).
E’ presente in diversi cataloghi d’arte contemporanea ed ha realizzato un sito internet www.danielatroina.it per condividere con il pubblico l’espressione del suo pensiero artistico.
Leggi il testo dell’intervista andata in onda su SKY in occasione della sua prima personale di pittura dicembre 2006 su http://danielatroina.it/daniela/prima_pagina_intd_p1.htm
Artista poliedrica, innamorata dell'animo umano, con abilità e tecniche pulite, snida la complessità della vita e sintetizza il proprio sentire attraverso la luce, il colore che diventa materia… mezzo di dialogo col pubblico. Il tratto energico e personalissimo rivela la notevole solarità e l'ottimismo presenti nella sua spiccata personalità.(…). La sua arte scaturisce da una meravigliosa intesa tra fantasia e ragione, tra sensibilità e pensiero.(…) Tutto indica un progetto, un richiamo, un senso di equilibrio. Vi è un ardore crescente... E' pathos.. E' il trionfo della luce. (…) (Dal catalogo Acca in arte 2008)
Dall’intervista di Luciano Anelli pubblicata quest’anno su DOL’s con il titolo:
http://www.dols.net/magazines_news.php?id_micro=57&id_sub=10020&id_news=953
Ingegnera prestata all’arte
Nasce a Catania nel ‘58, Daniela Troina Magrì, si laurea in Ingegneria a 21 anni, riceve nel 2003 il premio come migliore donna manager europea dalla EWA (European Women Association), come Dirigente dell’IBM, ma dal 2005, esplode la sua passione, coltivata da sempre, per le arti figurative e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma; vince il 2° premio al Concorso Nazionale di pittura di Manziana ed ora contribuisce con la sua esperienza da manager alla stesura di una parte del libro “Il magico mosaico dell’intercultura” e come artista, realizzandone la copertina.
Due domande su questa sua collaborazione a Daniela Troina Magrì
Ingegner Troina Lei ha contribuito a questo libro (il magico mosaico dell’intercultura. Teorie, mondi, esperienze, curato da Giovanna Spagnuolo e pubblicato da FrancoAngeli), sia con lo scritto “Responsabilità sociale dell’artista contemporaneo''. Arte relazionale e dialogo sia con la realizzazione della copertina. Quale è il senso del suo impegno sull’intercultura?
Quello dell’intercultura è un tema centrale per la nostra società e in questo tema mi sento impegnata come persona in tutte le mie attività sia in quelle più ingegneristiche, sia nella comunicazione scritta e ancor di più nell’attività artistica: infatti, come dice il Prof. Abruzzese, le arti hanno ancora il linguaggio giusto per dire ciò che è difficile ascoltare, ciò che c’è ma non si vede, ciò che si vive ma non si sa dire.
Ho scelto il messaggio Passaggi, che è anche il titolo dell’opera che ho realizzato per la copertina, perché ritengo che sia quello che meglio interpreta il tema dell’intercultura.
Passaggi è la metafora che, partendo dalla logistica, allude in realtà alla predisposizione allo scambio di competenze e di esperienze che realizzano l’obiettivo della pacifica e armoniosa convivenza delle diversità tra popoli e culture; così come nell’acquarello i colori si fondono e si integrano senza perdere lo splendore della loro primaria identità per dar luogo ad un quadro d’insieme armonioso.
Nel suo scritto lei ci introduce al tema dell’arte relazionale, qual è il nesso con l’intercultura?
L'arte è stata sempre, più o meno, un fattore di socializzazione e un principio fondante del dialogo, ma oggi più che mai, quel indirizzo dell’arte contemporanea che è l’arte relazionale, fa leva sulle interazioni umane e sul relativo contesto sociale.
E a questo indirizzo appartengono artisti che realizzano una arte capace di parlare agli altri, non degli altri; essi hanno ben chiaro che, in questa società dei consumi, il compito fondamentale dell'arte non è quello di creare “prodotti interculturali ma è l’atto stesso della creazione e della fruizione di un’opera, con la sua capacità di incidere positivamente sulle relazioni, a renderla interculturale.
Cosicché artisti, architetti e urbanisti, operando nella città “cosmopolita, con una grande capacità di ascolto e visione sociale, riescono a colloquiare con la comunità stessa, facendo esperienza in prima persona dei sogni e delle aspirazioni elaborati da essa promuovendone la realizzazione. Perché, come diceva l’architetto Giò Ponti, “nulla si è mai realizzato che non fosse prima sognato”.
Da “Note sulla mostra Scritte d’acqua” di Lilia Correnti
L’acqua, che da sempre ha esercitato un fascino particolare sull’artista, si fa oggi allo stesso tempo, mezzo di espressione e simbolo cosicchè in “Scritte d’acqua” l’arte stessa diventa linguaggio universale che in tutte le sue dimensioni va ben oltre il soggetto rappresentato: partendo da esso ma trascendendo da esso, per celebrare, attraverso la simbologia degli elementi naturali, la magia di diventare linguaggio arte: un’arte che con la sua libertà riesce a trovare un profondo rapporto di comunicazione col mondo.
Quello di “Scritte d’acqua” è un linguaggio che attraverso una pluralità di soggetti parla con parole universali di cose che fanno vibrare l’anima che, come dice Kandinsky, è il “pianoforte dalle molte corde”. Daniela riesce, attraverso le sfumature dei suoi azzurri, verdi e blu, colori della vita, delle speranza, dell’ottimismo, a far vibrare le corde più nascoste dell’anima. Il linguaggio pittorico si fa musica e i suoi segni, come note di uno spartito, imprimono una immagine indelebile nel sentire dello spettatore. E lo spettatore percepisce la grande energia che Daniela trasmette attraverso i colori che, luminosissimi, trascendono la pura contingenza del soggetto trasformandolo in una immagine surriscaldata dalla passione di cui l’artista l’investe. E attraverso la sua pittura, espressione della donna Artista ma soprattutto della Donna libera da condizionamenti, parla ad Uomini liberi in un dialogo con lo spettatore che, oltre che come metodo di coesistenza e ricerca, vorrebbe fosse percepito come l’attività tramite cui l’Uomo si fa tale: l’”Io” che non può stare senza il “Tu”.
Il PERCORSO DELLA MOSTRA Scritte d’acqua
L’artista affida all’acqua (come mezzo tecnico e come simbolo di universalità) i suoi pensieri sulla vita continuando con discrezione, il discorso già avviato con la sua precedente esposizione “Oltre l’orizzonte”, certa che il messaggio portato da “Scritte d’acqua” possa essere percepito da chiunque sia disponibile a mettersi in ascolto, meglio in dialogo.
Il discorso si sviluppa “Tra le righe”, titolo dell’opera che introduce la mostra, attraverso un repertorio di immagini di bellezza, di forza, di agilità, di audacia, di significati allusivi, di immagini ricche per fantasia e sfumature emotive realizzate con grandi abilità che parlano allo spettatore.
Si tratta di un cammino ricco di colore, profondo e vibrante come suggeriscono le prime tre opere del percorso della mostra che poi si articola in 4 sezioni: Elementi, Azioni-emozioni, Sogno, Luce, fino ad arrivare con l’ultima opera “Omaggio a Turner” a ritrovare nell’”Arte” una prima logica conclusione di questa tappa veneziana.
E l’artista estrinseca il suo pensiero attraverso il sottotitolo della mostra Scritte d’acqua: “Non c’è civiltà senz’acqua, non c’è società senza dialogo”. Tra le 25 opere in esposizione “Passaggi” l’acquerello pubblicato dalla editrice Franco Angeli sulla copertina del libro Il magico mosaico dell’intercultura curato da Giovanna Spagnuolo al quale Daniela Troina Magrì ha anche contribuito con un saggio intitolato “Responsabilità sociale dell’artista contemporaneo arte relazionale e dialogo”.
L’ARTISTA
Daniela Troina Magrì, ingegnere e artista, di adozione romana ma di origine siciliana ha esposto le sue opere di pittura (olii, acquarelli, pastelli,incisioni) in varie mostre e partecipato a concorsi nazionali e internazionali ottenendo numerosi premi e riconoscimenti.
Tra le sue più recenti personali si citano: “Oltre l’orizzonte” (Roma 2006), “I colori della pace” (Roma 2007), “Nel sole” (Roma 2007).
E’ presente in diversi cataloghi d’arte contemporanea ed ha realizzato un sito internet www.danielatroina.it per condividere con il pubblico l’espressione del suo pensiero artistico.
Leggi il testo dell’intervista andata in onda su SKY in occasione della sua prima personale di pittura dicembre 2006 su http://danielatroina.it/daniela/prima_pagina_intd_p1.htm
Artista poliedrica, innamorata dell'animo umano, con abilità e tecniche pulite, snida la complessità della vita e sintetizza il proprio sentire attraverso la luce, il colore che diventa materia… mezzo di dialogo col pubblico. Il tratto energico e personalissimo rivela la notevole solarità e l'ottimismo presenti nella sua spiccata personalità.(…). La sua arte scaturisce da una meravigliosa intesa tra fantasia e ragione, tra sensibilità e pensiero.(…) Tutto indica un progetto, un richiamo, un senso di equilibrio. Vi è un ardore crescente... E' pathos.. E' il trionfo della luce. (…) (Dal catalogo Acca in arte 2008)
Dall’intervista di Luciano Anelli pubblicata quest’anno su DOL’s con il titolo:
http://www.dols.net/magazines_news.php?id_micro=57&id_sub=10020&id_news=953
Ingegnera prestata all’arte
Nasce a Catania nel ‘58, Daniela Troina Magrì, si laurea in Ingegneria a 21 anni, riceve nel 2003 il premio come migliore donna manager europea dalla EWA (European Women Association), come Dirigente dell’IBM, ma dal 2005, esplode la sua passione, coltivata da sempre, per le arti figurative e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma; vince il 2° premio al Concorso Nazionale di pittura di Manziana ed ora contribuisce con la sua esperienza da manager alla stesura di una parte del libro “Il magico mosaico dell’intercultura” e come artista, realizzandone la copertina.
Due domande su questa sua collaborazione a Daniela Troina Magrì
Ingegner Troina Lei ha contribuito a questo libro (il magico mosaico dell’intercultura. Teorie, mondi, esperienze, curato da Giovanna Spagnuolo e pubblicato da FrancoAngeli), sia con lo scritto “Responsabilità sociale dell’artista contemporaneo''. Arte relazionale e dialogo sia con la realizzazione della copertina. Quale è il senso del suo impegno sull’intercultura?
Quello dell’intercultura è un tema centrale per la nostra società e in questo tema mi sento impegnata come persona in tutte le mie attività sia in quelle più ingegneristiche, sia nella comunicazione scritta e ancor di più nell’attività artistica: infatti, come dice il Prof. Abruzzese, le arti hanno ancora il linguaggio giusto per dire ciò che è difficile ascoltare, ciò che c’è ma non si vede, ciò che si vive ma non si sa dire.
Ho scelto il messaggio Passaggi, che è anche il titolo dell’opera che ho realizzato per la copertina, perché ritengo che sia quello che meglio interpreta il tema dell’intercultura.
Passaggi è la metafora che, partendo dalla logistica, allude in realtà alla predisposizione allo scambio di competenze e di esperienze che realizzano l’obiettivo della pacifica e armoniosa convivenza delle diversità tra popoli e culture; così come nell’acquarello i colori si fondono e si integrano senza perdere lo splendore della loro primaria identità per dar luogo ad un quadro d’insieme armonioso.
Nel suo scritto lei ci introduce al tema dell’arte relazionale, qual è il nesso con l’intercultura?
L'arte è stata sempre, più o meno, un fattore di socializzazione e un principio fondante del dialogo, ma oggi più che mai, quel indirizzo dell’arte contemporanea che è l’arte relazionale, fa leva sulle interazioni umane e sul relativo contesto sociale.
E a questo indirizzo appartengono artisti che realizzano una arte capace di parlare agli altri, non degli altri; essi hanno ben chiaro che, in questa società dei consumi, il compito fondamentale dell'arte non è quello di creare “prodotti interculturali ma è l’atto stesso della creazione e della fruizione di un’opera, con la sua capacità di incidere positivamente sulle relazioni, a renderla interculturale.
Cosicché artisti, architetti e urbanisti, operando nella città “cosmopolita, con una grande capacità di ascolto e visione sociale, riescono a colloquiare con la comunità stessa, facendo esperienza in prima persona dei sogni e delle aspirazioni elaborati da essa promuovendone la realizzazione. Perché, come diceva l’architetto Giò Ponti, “nulla si è mai realizzato che non fosse prima sognato”.
Da “Note sulla mostra Scritte d’acqua” di Lilia Correnti
L’acqua, che da sempre ha esercitato un fascino particolare sull’artista, si fa oggi allo stesso tempo, mezzo di espressione e simbolo cosicchè in “Scritte d’acqua” l’arte stessa diventa linguaggio universale che in tutte le sue dimensioni va ben oltre il soggetto rappresentato: partendo da esso ma trascendendo da esso, per celebrare, attraverso la simbologia degli elementi naturali, la magia di diventare linguaggio arte: un’arte che con la sua libertà riesce a trovare un profondo rapporto di comunicazione col mondo.
Quello di “Scritte d’acqua” è un linguaggio che attraverso una pluralità di soggetti parla con parole universali di cose che fanno vibrare l’anima che, come dice Kandinsky, è il “pianoforte dalle molte corde”. Daniela riesce, attraverso le sfumature dei suoi azzurri, verdi e blu, colori della vita, delle speranza, dell’ottimismo, a far vibrare le corde più nascoste dell’anima. Il linguaggio pittorico si fa musica e i suoi segni, come note di uno spartito, imprimono una immagine indelebile nel sentire dello spettatore. E lo spettatore percepisce la grande energia che Daniela trasmette attraverso i colori che, luminosissimi, trascendono la pura contingenza del soggetto trasformandolo in una immagine surriscaldata dalla passione di cui l’artista l’investe. E attraverso la sua pittura, espressione della donna Artista ma soprattutto della Donna libera da condizionamenti, parla ad Uomini liberi in un dialogo con lo spettatore che, oltre che come metodo di coesistenza e ricerca, vorrebbe fosse percepito come l’attività tramite cui l’Uomo si fa tale: l’”Io” che non può stare senza il “Tu”.
04
novembre 2008
Daniela Troina Magrì – Scritte d’acqua
Dal 04 al 17 novembre 2008
arte contemporanea
Location
CASINO’ – CA’ VENDRAMIN CALERGI
Venezia, Cannaregio, 2040, (Venezia)
Venezia, Cannaregio, 2040, (Venezia)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 11 alle 2
Sito web
www.danielatroina.it
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