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Daniele Bacci – Disciplina del Cristallo
La citazione di una frase di Gio Ponti (“L’architettura è un cristallo”) e di un suo motivo di design sono i punti di partenza di una riflessione che coinvolge la relazione tra corpi, pedagogia, architettura e politica dal ‘modernismo’ europeo
agli anni ottanta
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Disciplina del cristallo-
Cristal discipline. Daniele Bacci.
La citazione di una frase di Gio Ponti
(“L’architettura è un cristallo”) e di un suo
motivo di design – geometrie futuriste raggelate,
losanghe da circo, memorie suprematiste, gli
sportivi di Maleviè tra anni venti e trenta – sono
i punti di partenza di una riflessione che
coinvolge la relazione tra corpi, pedagogia,
architettura e politica dal ‘modernismo’ europeo
agli anni ottanta.
Una sorta di tableau-paravent, usato un tempo
per nascondere il corpo, per spogliarsi, oggetto
del pudore e dell’erotismo, diventa schermo di
proiezione, sorta di spettacolo circense, e
vagamente postmoderno.
Dal punto di vista dei cristalli, potrebbe essere il
titolo alternativo del progetto. Il cristallo come
un corpo geometrico trasparente che, allo
sguardo di un osservatore, rifrange una realtà
diversa, scomposta e sfaccettata, che diventa
la metafora dell’invenzione dell’uomo del
fordismo: l’uomo-macchina del novecento,
operaio e soldato, osservato attraverso il
prisma dell’ordine nuovo.
Con l’imposizione del cristallo si rappresenta
il corpo docile, cartesiano, della sovranità
disciplinare moderna.
Esercizi ginnici, coreografie spettacolari
costruiti come esercizi di cristallografia e
osservati dal punto di vista della geometria
dei solidi, poliedri, piramidi, prismi,
parallelogrammi.
Un’indagine sulla spettacolarità attraverso un
archivio fotografico di immagini sportive e
architettoniche del fascismo, che vengono
scomposte, quasi rifratte, rallentate, dirottate
quasi alla ricerca dello scarto, del non
programmato, della crepa imprevista nella
rappresentazione
Cristal discipline. Daniele Bacci.
La citazione di una frase di Gio Ponti
(“L’architettura è un cristallo”) e di un suo
motivo di design – geometrie futuriste raggelate,
losanghe da circo, memorie suprematiste, gli
sportivi di Maleviè tra anni venti e trenta – sono
i punti di partenza di una riflessione che
coinvolge la relazione tra corpi, pedagogia,
architettura e politica dal ‘modernismo’ europeo
agli anni ottanta.
Una sorta di tableau-paravent, usato un tempo
per nascondere il corpo, per spogliarsi, oggetto
del pudore e dell’erotismo, diventa schermo di
proiezione, sorta di spettacolo circense, e
vagamente postmoderno.
Dal punto di vista dei cristalli, potrebbe essere il
titolo alternativo del progetto. Il cristallo come
un corpo geometrico trasparente che, allo
sguardo di un osservatore, rifrange una realtà
diversa, scomposta e sfaccettata, che diventa
la metafora dell’invenzione dell’uomo del
fordismo: l’uomo-macchina del novecento,
operaio e soldato, osservato attraverso il
prisma dell’ordine nuovo.
Con l’imposizione del cristallo si rappresenta
il corpo docile, cartesiano, della sovranità
disciplinare moderna.
Esercizi ginnici, coreografie spettacolari
costruiti come esercizi di cristallografia e
osservati dal punto di vista della geometria
dei solidi, poliedri, piramidi, prismi,
parallelogrammi.
Un’indagine sulla spettacolarità attraverso un
archivio fotografico di immagini sportive e
architettoniche del fascismo, che vengono
scomposte, quasi rifratte, rallentate, dirottate
quasi alla ricerca dello scarto, del non
programmato, della crepa imprevista nella
rappresentazione
10
aprile 2010
Daniele Bacci – Disciplina del Cristallo
Dal 10 aprile al 20 maggio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA NUMERO 38
Lucca, Via Del Battistero, 38, (Lucca)
Lucca, Via Del Battistero, 38, (Lucca)
Orario di apertura
da lunedì al sabato ore 10-13 e 15.30-19.30.
Vernissage
10 Aprile 2010, ore 18.
Autore
Curatore