La mostra , inaugurata il 5 novembre 2003 al Forum Fnac di Milano, nel
corso del 2004 percorrerà tutte le gallerie fotografiche Fnac italiane.
Le Fotografie di Daniele Dainelli sono protagoniste di “In Agenda Fnac 2004”, la prima agenda culturale di Fnac.

Colore e forma. Un’attenzione costante alla luce. Un rapporto esclusivo col tempo e lo spazio: le città fotografate da Daniele Dainelli diventano così luoghi irriconoscibili, spazi sospesi dove individui e macchine si muovono come attori muti.
Le sue immagini sono fatte di silenzio, escludono il frastuono, fissano l’istante e annullano il resto. Quello che non coglie è il superfluo, ciò che non serve alla visione. Rimangono angoli, frammenti che evocano atmosfere, giochi di luce e incastri di forme che materializzano i luoghi. Daniele Dainelli viaggia e cerca. Trova nello spazio urbano il suo habitat: lo percorre instancabile e paziente, lo indaga e lo svela restituendo, a chi guarda, lo stupore della sua scoperta, l’inconfondibile atmosfera delle sue visioni.
Genova, Milano, Torino, Napoli e Verona sono narrate con immagini nuove, personali, sorprendenti e intense.

Renata Ferri

Biografia
Daniele Dainelli è nato a Livorno nel 1967.Inizia a fotografare giovanissimo e nel 1999 entra nello staff di Contrasto. Il suo grande talento, dotato di una particolare sensibilità cromatica e di una capacità di inchiesta, lo ha fatto apprezzare a livello internazionale. Con il progetto “Metropolis”, una serie di reportage a colori sulle più importanti città del mondo, si afferma all’attenzione delle più prestigiose testate internazionali. Trasferitosi a New York, documenta i cambiamenti della città prima e dopo la tragedia dell’11 settembre.
All’interno di un importante lavoro sugli artisti e i loro spazi creativi ed espositivi realizza una serie di reportage in Europa e negli Stati Uniti. La ricerca, dal titolo “Le stanze dell’arte”, ha vinto il Premio Canon 2002 per il miglior progetto fotografico.
Attualmente è impegnato in un lavoro fotografico di rivisitazione dei Balcani.