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Daniele D’amico – I colori della musica
La pittura di Daniele D’amico, abdica al sogno, all’immaginazione, alla fantasia, alla libertà di ritmi e danze seducenti, alla magia di immagini celate ma evidenti
Comunicato stampa
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“Le sorelle” Babette, approdano su via Margutta, con simpatia, entusiasmo ed il loro fantasioso menù. Entrano a far parte di questa strada “non strada” dove magicamente il quotidiano è arte.
Il caffè-ristorante Babette offre tutto ciò che ci si aspetta da un locale di Via Margutta: ha già ospitato una Mostra Omaggio a Federico Fellini; ha presentato i lavori degli studenti dell’Accademia di Belle arti di Roma, e oggi presentano Daniele D’Amico.
La pittura di Daniele D’amico, abdica al sogno, all’immaginazione, alla fantasia, alla libertà di ritmi e danze seducenti, alla magia di immagini celate ma evidenti. È una pittura legata alle cose, alla vita, all’universo che ci avvolge in una piacevolezza, e che ha scelto la musicalità della materia per vivere la storia con la coscienza di ricercare lo stupore nelle cose di sempre, negli spazi abitati ogni giorno, nella geometria delle ombre.
E così il racconto si fa memoria tenue e allusione furtiva, surreale chiazza disseminata di luci e riflessi e le cose si dilatano in fughe di indizi. L’opera è solo un sintomo del mondo che riappare nella luce della pittura attraverso una coscienza che si coniuga all’universo. Tutto è storia, tutto è esatta narrazione di vita quotidiana, tutto è ciò che è, ma l’opera sottrae con vibrazioni di macchie di luce dilatata e fugacemente svelata come schegge di note musicali. Un’opera questa, prismatica che si riconcilia col mondo nella sua ineluttabilità di esistere fino a trovarci di fronte opere di intesa poeticità e folgorante ritmicità musicale.
Tiziana Todi
Il caffè-ristorante Babette offre tutto ciò che ci si aspetta da un locale di Via Margutta: ha già ospitato una Mostra Omaggio a Federico Fellini; ha presentato i lavori degli studenti dell’Accademia di Belle arti di Roma, e oggi presentano Daniele D’Amico.
La pittura di Daniele D’amico, abdica al sogno, all’immaginazione, alla fantasia, alla libertà di ritmi e danze seducenti, alla magia di immagini celate ma evidenti. È una pittura legata alle cose, alla vita, all’universo che ci avvolge in una piacevolezza, e che ha scelto la musicalità della materia per vivere la storia con la coscienza di ricercare lo stupore nelle cose di sempre, negli spazi abitati ogni giorno, nella geometria delle ombre.
E così il racconto si fa memoria tenue e allusione furtiva, surreale chiazza disseminata di luci e riflessi e le cose si dilatano in fughe di indizi. L’opera è solo un sintomo del mondo che riappare nella luce della pittura attraverso una coscienza che si coniuga all’universo. Tutto è storia, tutto è esatta narrazione di vita quotidiana, tutto è ciò che è, ma l’opera sottrae con vibrazioni di macchie di luce dilatata e fugacemente svelata come schegge di note musicali. Un’opera questa, prismatica che si riconcilia col mondo nella sua ineluttabilità di esistere fino a trovarci di fronte opere di intesa poeticità e folgorante ritmicità musicale.
Tiziana Todi
12
febbraio 2007
Daniele D’amico – I colori della musica
Dal 12 febbraio al 10 marzo 2007
arte contemporanea
Location
CAFFE’ RISTORANTE BABETTE
Roma, Via Margutta, 1, (ROMA)
Roma, Via Margutta, 1, (ROMA)
Vernissage
12 Febbraio 2007, ore 18—20.30
Autore
Curatore