Daniele Spisa nella sua personale “Tra il prima e il dopo”, offre al pubblico fotogrammi e fermo immagine dove qualcosa che è accaduto ancora non si ferma. L’occhio dello spettatore è chiamato a indagare le pieghe della psiche per comprendere il mistero che aleggia sopra le verghe di un treno o nell’abitacolo della propria auto. E’ un incontro, spesso, tra il sé e il sé, tra un selfie e un imbarazzante sguardo sull’altro. “In una sola immagine -condensata- vive un prima e un dopo, - afferma l’autore - è un'immagine congelata al centro di una storia. A chi guarda, solo se vuole, il compito di intuire e scoprire gli eventi che vi stanno dietro e magari che seguiranno, facendoli propri in un gioco senza fine di invenzione, racconto, speculazione”.

L’autore nasce a Ravenna nel 1950. Dallo zio pittore eredita la grande passione per l'immagine e per matite e colori sempre a portata di mano. Sempre pronto a ritrarre ciò che lo circonda, si iscrive al Liceo Artistico diplomandosi con il massimo punteggio, poi frequenta la Facoltà di Architettura a Firenze. Nei primissimi anni 1970 avviene l'incontro decisivo con il teatro attraverso il debutto professionale con il Gruppo della Rocca. La pittura gli è di grande aiuto anche nel suo lavoro di scenografo che lo ha visto collaborare con registi di fama quali Ugo Chiti, Gabriele Lavia Luca Ronconi, Toni Servillo.

Il vernissage sarà accompagnato dall’intervento musicale del duo “Delle 2 Luna” composto daSalvo Pagliarello (chitarra, armonica, voce) e Angelita Borgheresi (voce, percussioni), intitolato “Amor de lohn”.