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Danila Malatesta – Punta 4B
S’inaugura sabato 6 aprile alle ore 17:00, nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale “Punta 4B” di Danila Malatesta, a cura di Andrea Rossetti. La mostra resterà aperta fino al 20 aprile 2024 con orario dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00
Comunicato stampa
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S’inaugura sabato 6 aprile alle ore 17:00, nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale “Punta 4B” di Danila Malatesta, a cura di Andrea Rossetti. La mostra resterà aperta fino al 20 aprile 2024 con orario dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00.
Stralci di universo, allegorie affilate incastonate tra giochi di parole. Frammentazioni soggettive di un'oggettività che Danila Malatesta ha fatto propria, sospendendola nel tempo. Rendendola pressantemente iconica tramite una minuziosa, e meditata, azione disegnativa. Concentrazione sull'istante, sempre e soprattutto, con un valore affidato a un contenuto imperniato a stretto giro sulla forma. Nel mirino dell'artista c'è, non a caso, un'interpretazione che potrebbe incontrare il favore iconologico di Erwin Panofsky in termini di resa visuale, evidenziata nella trattazione personale e presente di personaggi e relative gestualità; nella restituzione sintetica e impulsiva di situazioni narrative seriali, legate in maniera indiscutibile al proprio contesto temporale e, al tempo stesso, fissate al netto di una visualità “ragionata”.
Malatesta e una capacità osservativa che non prescinde dalla razionalità. È a questo punto che quest'ultima, quasi efferata nel suo manifestarsi, interviene; appare demiurgica, a far si che nell'immagine concretizzata dall'artista assuma un ruolo fondamentale quella “psiche” di panofskyana memoria, sottesa al dominio del contenuto sulla forma. E che Malatesta punti ad una valenza contenutistica nel proprio lavoro, attraverso un tratto a matita che segni la carta secondo un'azione ponderata, traspare, ad esempio, nell'utilizzo più che mirato di un bianco/nero indubbiamente catalizzante. Bicromia da cui l'artista esula solo in virtù di specifiche occorrenze narrative, sintomatica di come sia primario per Malatesta raccontare (e, va sottolineato, parallelamente raccontarsi) attraverso un'immagine ragionata, tanto nella sua compiutezza compositiva, quanto nel contenuto veicolato. L'artista c'è, in questo modo si dichiara presente nell'unico presente che le possa appartenere, mirando ad amplificare il proprio sentire e pensare in immagini dietro cui non intende affatto nascondersi.
Stralci di universo, allegorie affilate incastonate tra giochi di parole. Frammentazioni soggettive di un'oggettività che Danila Malatesta ha fatto propria, sospendendola nel tempo. Rendendola pressantemente iconica tramite una minuziosa, e meditata, azione disegnativa. Concentrazione sull'istante, sempre e soprattutto, con un valore affidato a un contenuto imperniato a stretto giro sulla forma. Nel mirino dell'artista c'è, non a caso, un'interpretazione che potrebbe incontrare il favore iconologico di Erwin Panofsky in termini di resa visuale, evidenziata nella trattazione personale e presente di personaggi e relative gestualità; nella restituzione sintetica e impulsiva di situazioni narrative seriali, legate in maniera indiscutibile al proprio contesto temporale e, al tempo stesso, fissate al netto di una visualità “ragionata”.
Malatesta e una capacità osservativa che non prescinde dalla razionalità. È a questo punto che quest'ultima, quasi efferata nel suo manifestarsi, interviene; appare demiurgica, a far si che nell'immagine concretizzata dall'artista assuma un ruolo fondamentale quella “psiche” di panofskyana memoria, sottesa al dominio del contenuto sulla forma. E che Malatesta punti ad una valenza contenutistica nel proprio lavoro, attraverso un tratto a matita che segni la carta secondo un'azione ponderata, traspare, ad esempio, nell'utilizzo più che mirato di un bianco/nero indubbiamente catalizzante. Bicromia da cui l'artista esula solo in virtù di specifiche occorrenze narrative, sintomatica di come sia primario per Malatesta raccontare (e, va sottolineato, parallelamente raccontarsi) attraverso un'immagine ragionata, tanto nella sua compiutezza compositiva, quanto nel contenuto veicolato. L'artista c'è, in questo modo si dichiara presente nell'unico presente che le possa appartenere, mirando ad amplificare il proprio sentire e pensare in immagini dietro cui non intende affatto nascondersi.
06
aprile 2024
Danila Malatesta – Punta 4B
Dal 06 al 20 aprile 2024
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00.
Vernissage
6 Aprile 2024, 17:00
Sito web
Autore
Curatore