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Danilo Amione – Memories
L’evento, organizzato dal Comune di Ragusa e dall’Associazione Aurea Phoenix a cura di Andrea Guastella, raccoglie una selezione di sei cortometraggi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura sabato 8 aprile 2017, alle ore 17.30, presso la Civica Raccolta “Carmelo Cappello” di Palazzo Zacco a Ragusa la video istallazione Memories di Danilo Amione, video maker, critico cinematografico, docente formatore e titolare della cattedra di Storia del Cinema e del Video presso l’Accademia di Belle Arti Mediterranea di Ragusa.
L’evento, organizzato dal Comune di Ragusa e dall’Associazione Aurea Phoenix a cura di Andrea Guastella, raccoglie una selezione di sei cortometraggi:
Dentro uno sguardo nasce dall’analisi di una grande installazione di Peter Greenaway, collocata su più stanze della Reggia di Venaria di Torino. Amione ha lavorato su un particolare di quest’opera per evidenziare il senso del mistero nascosto in ogni sguardo ripreso da una cinepresa. La dimensione esistenziale che ne è derivata è universale e fuori dal tempo. Le due presenze del film, sebbene abbigliate in stile settecentesco, non sono collocabili nel tempo e nello spazio proprio perché occupano qualsiasi tempo e qualsiasi spazio della nostra mente, inquietandoci e dando il via ad un insieme di domande che non avranno mai risposte.
Elegia della parole nasce dal desiderio di sostanziare nell’immagine il valore della parola. Attraverso la figura di Gesualdo Bufalino l’artista ha inteso porre in primo piano l’intensità della scrittura, dalla frase apposta sulla sua tomba ai versi di due sue famose opere, alternandola con la bellezza dei quadri utilizzati come copertina di quegli stessi testi. Ne viene fuori un unicum emotivo fatto di immagini e parole, con le une ad esaltare le altre e viceversa. E se è vero che “hic situs, luce finita”, è altrettanto vero che la bellezza delle parole, comprese quelle di questa frase “finale”, sarà infinita fino a quando l’uomo penserà di non poter fare a meno dell’arte.
In Fotogrammi, dedicato a Keaton, la scelta di movimentare immagini fisse è finalizzata a comunicare allo spettatore quel senso di inquietudine che caratterizza l’essere umano in tutte le fasi della sua vita. In questo senso, il silenzio, fondante del cinema di Keaton, diventa essenziale per esaltare ogni fotogramma del film. Alla fine l’immagine del viso ormai vecchio e stanco del grande Keaton si dissolve, a sottolineare tutte le perplessità legate all’esistenza umana.
Il silenzio di Michelangelo nasce, come atto d’amore per il cinema di Antonioni.
Mentre scriveva un articolo su “Eyes wide shut” di Kubrick, i tre piccoli poster dei film di Antonioni contenuti nel corto, appesi alle pareti del suo studio, hanno fatto venire in mente all’artista come in fondo essi non fossero altro che tre momenti di un unico film su tutti i temi e le forme del cinema di Antonioni. Ha preso la sua videocamera e di getto è venuto fuori questo piccolo film, che non è un saggio ma soltanto un voler ritornare affettuosamente su quanto Antonioni gli avesse regalato in termini di emozioni.
In Pietas l’ispirazione è stato il megamanifesto, lo stesso del film, di un ipermercato di Ragusa, inneggiante alla felicità legata alla merce. Amione ha così lavorato su di esso per ribaltarne il significato. Il tema musicale utilizzato, la “Passione secondo San Matteo di Bach”, evidenzia la tragicità di questa condizione umana, dove vigono ancora i rapporti affettivi (nel film egli si sofferma più volte sui due giovani che si tengono per mano, come pure sull’innocenza gestuale del bambino proiettato verso un effimero “paese dei balocchi”), ma all’interno di una logica perversa dettata dall’avere e non dall’essere.
Per tutti questi motivi, il film è dedicato a Pier Paolo Pasolini.
Toccando il quadro si ispira ad una frase del grande regista Valerio Zurlini, per il quale un quadro “bisognerebbe anche toccarlo”. Allora l’artista ha analizzato visivamente, presso la Gam di Torino, un’opera di Casorati, “Ragazza con scodella”, a distanza molto ravvicinata, come toccandola. Il film evidenzia la solitudine della ragazza e il senso dell’attesa che l’accompagna. Il tutto vissuto in un interno spoglio, dimesso, quasi a sottolineare l’universalità del gesto e della condizione umana espressa. Non è un caso che Casorati fosse molto amato da Michelangelo Antonioni. Già in quest’opera vi è molto dell’incomunicabilità del regista ferrarese, elemento che Amione ha cercato di cogliere attraverso particolari del soggetto e dettagli dell’ambiente.
DANILO AMIONE E’ NATO IL 24/8/1961 A RAGUSA, DOVE VIVE E LAVORA COME DOCENTE FORMATORE.
CRITICO CINEMATOGRAFICO, INSEGNA STORIA DEL CINEMA E DEL VIDEO PRESSO L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI RAGUSA.
NEL 2013, ESORDISCE NELLA REGIA CON IL CORTOMETRAGGIO “IL SILENZIO DI MICHELANGELO”, ISPIRATO AL CINEMA DI MICHELANGELO ANTONIONI. IL FILM SI AGGIUDICA IL TERZO PREMIO DELLA SEZIONE “LIBERA L’IDEA” AL VII FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGGIO DI FIRENZE “MEDIAMIX 2013” ED E’ FINALISTA AL I FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI CORTOMETRAGGIO DI ERICE 2014. E’ STATO RECENSITO SULLA RIVISTA “INSCENAONLINE”.
IL SUO SECONDO CORTOMETRAGGIO “PIETAS”, ISPIRATO ALLA POETICA DI PIER PAOLO PASOLINI, SEMPRE DEL 2013, E’ STATO FINALISTA AL VI FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E POESIA DI MODICA “VERSI DI LUCE 2014” E ALL’VIII FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGGIO DI FIRENZE “MEDIAMIX 2014” DOVE SI E’ AGGIUDICATO IL TERZO PREMIO DELLA SEZIONE
“CULTURA E SOCIETA’ ”.
NEL 2014 HA REALIZZATO IL CORTO “DENTRO UNO SGUARDO”, ISPIRATO ALL’INTALLAZIONE DI PETER GREENAWAY COLLOCATA ALLA REGGIA DI VENARIA DI TORINO, DOVE IL FILM E’ STATO GIRATO.
DELLO STESSO ANNO E’ “TOCCANDO IL QUADRO”, CORTO ISPIRATO ALL’OPERA DI FELICE CASORATI “RAGAZZA CON SCODELLA”. IL FILM, GIRATO ALLA GAM DI TORINO, DOVE IL QUADRO E’ ESPOSTO, HA PARTECIPATO ALLA MOSTRA-CONCORSO “VIDEOART IN SICILY” ORGANIZZATA DAL COMUNE DI SPADAFORA(ME) DI CONCERTO CON L’UNIONE EUROPEA E LA REGIONE SICILIA.
DEL 2015 E’ “FOTOGRAMMI”, SUO QUINTO CORTOMETRAGGIO, ISPIRATO ALL’ICONA DEL GRANDE REGISTA E ATTORE STATUNITENSE BUSTER KEATON. IL FILM E’ STATO FINALISTA ALLA II EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGGIO DI QUAGLIETTA (AV) E AL IX FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGIO DI FIRENZE “MEDIAMIX 2015”, DOVE SI E’ AGGIUDICATO IL PRIMO PREMIO DELLA SEZIONE “LIBERA CREATIVITA’”. NEL 2016 IL FILM E’ STATO INSERITO NEL PROGRAMMA UFFICIALE DEL DONNAFUGATA FILM FESTIVAL, COME OMAGGIO A BUSTER KEATON, IN OCCASIONE DEI 50 ANNI DELLA SUA SCOMPARSA. IL FILM E’ STATO RECENSITO SULLE RIVISTE “INSCENAONLINE”, “SIPARIO” E “ARTICOLO 21”.
DEL 2016 E’ “ELEGIA DELLA PAROLA”, SESTO CORTOMETRAGGIO, ISPIRATO ALLA POETICA DELLO SCRITTORE COMISANO GESUALDO BUFALINO E DEDICATO ALLA SCRITTURA COME BENE UMANO DA SALVAGUARDARE. IL FILM E’ STATO ACQUISITO DALLA “FONDAZIONE BUFALINO” DI COMISO.
DEL 2017 E’ IL MEDIOMETRAGGIO “L’IMMAGINE SACRA-LA SHOAH E LA CINEMATOGRAFIA”, REALIZZATO SU RICHIESTA DELLA PREFETTURA DI RAGUSA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA DEDICATA ALLE VITTIME EBRAICHE DELLA PERSECUZIONE NAZISTA.
L’evento, organizzato dal Comune di Ragusa e dall’Associazione Aurea Phoenix a cura di Andrea Guastella, raccoglie una selezione di sei cortometraggi:
Dentro uno sguardo nasce dall’analisi di una grande installazione di Peter Greenaway, collocata su più stanze della Reggia di Venaria di Torino. Amione ha lavorato su un particolare di quest’opera per evidenziare il senso del mistero nascosto in ogni sguardo ripreso da una cinepresa. La dimensione esistenziale che ne è derivata è universale e fuori dal tempo. Le due presenze del film, sebbene abbigliate in stile settecentesco, non sono collocabili nel tempo e nello spazio proprio perché occupano qualsiasi tempo e qualsiasi spazio della nostra mente, inquietandoci e dando il via ad un insieme di domande che non avranno mai risposte.
Elegia della parole nasce dal desiderio di sostanziare nell’immagine il valore della parola. Attraverso la figura di Gesualdo Bufalino l’artista ha inteso porre in primo piano l’intensità della scrittura, dalla frase apposta sulla sua tomba ai versi di due sue famose opere, alternandola con la bellezza dei quadri utilizzati come copertina di quegli stessi testi. Ne viene fuori un unicum emotivo fatto di immagini e parole, con le une ad esaltare le altre e viceversa. E se è vero che “hic situs, luce finita”, è altrettanto vero che la bellezza delle parole, comprese quelle di questa frase “finale”, sarà infinita fino a quando l’uomo penserà di non poter fare a meno dell’arte.
In Fotogrammi, dedicato a Keaton, la scelta di movimentare immagini fisse è finalizzata a comunicare allo spettatore quel senso di inquietudine che caratterizza l’essere umano in tutte le fasi della sua vita. In questo senso, il silenzio, fondante del cinema di Keaton, diventa essenziale per esaltare ogni fotogramma del film. Alla fine l’immagine del viso ormai vecchio e stanco del grande Keaton si dissolve, a sottolineare tutte le perplessità legate all’esistenza umana.
Il silenzio di Michelangelo nasce, come atto d’amore per il cinema di Antonioni.
Mentre scriveva un articolo su “Eyes wide shut” di Kubrick, i tre piccoli poster dei film di Antonioni contenuti nel corto, appesi alle pareti del suo studio, hanno fatto venire in mente all’artista come in fondo essi non fossero altro che tre momenti di un unico film su tutti i temi e le forme del cinema di Antonioni. Ha preso la sua videocamera e di getto è venuto fuori questo piccolo film, che non è un saggio ma soltanto un voler ritornare affettuosamente su quanto Antonioni gli avesse regalato in termini di emozioni.
In Pietas l’ispirazione è stato il megamanifesto, lo stesso del film, di un ipermercato di Ragusa, inneggiante alla felicità legata alla merce. Amione ha così lavorato su di esso per ribaltarne il significato. Il tema musicale utilizzato, la “Passione secondo San Matteo di Bach”, evidenzia la tragicità di questa condizione umana, dove vigono ancora i rapporti affettivi (nel film egli si sofferma più volte sui due giovani che si tengono per mano, come pure sull’innocenza gestuale del bambino proiettato verso un effimero “paese dei balocchi”), ma all’interno di una logica perversa dettata dall’avere e non dall’essere.
Per tutti questi motivi, il film è dedicato a Pier Paolo Pasolini.
Toccando il quadro si ispira ad una frase del grande regista Valerio Zurlini, per il quale un quadro “bisognerebbe anche toccarlo”. Allora l’artista ha analizzato visivamente, presso la Gam di Torino, un’opera di Casorati, “Ragazza con scodella”, a distanza molto ravvicinata, come toccandola. Il film evidenzia la solitudine della ragazza e il senso dell’attesa che l’accompagna. Il tutto vissuto in un interno spoglio, dimesso, quasi a sottolineare l’universalità del gesto e della condizione umana espressa. Non è un caso che Casorati fosse molto amato da Michelangelo Antonioni. Già in quest’opera vi è molto dell’incomunicabilità del regista ferrarese, elemento che Amione ha cercato di cogliere attraverso particolari del soggetto e dettagli dell’ambiente.
DANILO AMIONE E’ NATO IL 24/8/1961 A RAGUSA, DOVE VIVE E LAVORA COME DOCENTE FORMATORE.
CRITICO CINEMATOGRAFICO, INSEGNA STORIA DEL CINEMA E DEL VIDEO PRESSO L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI RAGUSA.
NEL 2013, ESORDISCE NELLA REGIA CON IL CORTOMETRAGGIO “IL SILENZIO DI MICHELANGELO”, ISPIRATO AL CINEMA DI MICHELANGELO ANTONIONI. IL FILM SI AGGIUDICA IL TERZO PREMIO DELLA SEZIONE “LIBERA L’IDEA” AL VII FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGGIO DI FIRENZE “MEDIAMIX 2013” ED E’ FINALISTA AL I FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI CORTOMETRAGGIO DI ERICE 2014. E’ STATO RECENSITO SULLA RIVISTA “INSCENAONLINE”.
IL SUO SECONDO CORTOMETRAGGIO “PIETAS”, ISPIRATO ALLA POETICA DI PIER PAOLO PASOLINI, SEMPRE DEL 2013, E’ STATO FINALISTA AL VI FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E POESIA DI MODICA “VERSI DI LUCE 2014” E ALL’VIII FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGGIO DI FIRENZE “MEDIAMIX 2014” DOVE SI E’ AGGIUDICATO IL TERZO PREMIO DELLA SEZIONE
“CULTURA E SOCIETA’ ”.
NEL 2014 HA REALIZZATO IL CORTO “DENTRO UNO SGUARDO”, ISPIRATO ALL’INTALLAZIONE DI PETER GREENAWAY COLLOCATA ALLA REGGIA DI VENARIA DI TORINO, DOVE IL FILM E’ STATO GIRATO.
DELLO STESSO ANNO E’ “TOCCANDO IL QUADRO”, CORTO ISPIRATO ALL’OPERA DI FELICE CASORATI “RAGAZZA CON SCODELLA”. IL FILM, GIRATO ALLA GAM DI TORINO, DOVE IL QUADRO E’ ESPOSTO, HA PARTECIPATO ALLA MOSTRA-CONCORSO “VIDEOART IN SICILY” ORGANIZZATA DAL COMUNE DI SPADAFORA(ME) DI CONCERTO CON L’UNIONE EUROPEA E LA REGIONE SICILIA.
DEL 2015 E’ “FOTOGRAMMI”, SUO QUINTO CORTOMETRAGGIO, ISPIRATO ALL’ICONA DEL GRANDE REGISTA E ATTORE STATUNITENSE BUSTER KEATON. IL FILM E’ STATO FINALISTA ALLA II EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGGIO DI QUAGLIETTA (AV) E AL IX FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGIO DI FIRENZE “MEDIAMIX 2015”, DOVE SI E’ AGGIUDICATO IL PRIMO PREMIO DELLA SEZIONE “LIBERA CREATIVITA’”. NEL 2016 IL FILM E’ STATO INSERITO NEL PROGRAMMA UFFICIALE DEL DONNAFUGATA FILM FESTIVAL, COME OMAGGIO A BUSTER KEATON, IN OCCASIONE DEI 50 ANNI DELLA SUA SCOMPARSA. IL FILM E’ STATO RECENSITO SULLE RIVISTE “INSCENAONLINE”, “SIPARIO” E “ARTICOLO 21”.
DEL 2016 E’ “ELEGIA DELLA PAROLA”, SESTO CORTOMETRAGGIO, ISPIRATO ALLA POETICA DELLO SCRITTORE COMISANO GESUALDO BUFALINO E DEDICATO ALLA SCRITTURA COME BENE UMANO DA SALVAGUARDARE. IL FILM E’ STATO ACQUISITO DALLA “FONDAZIONE BUFALINO” DI COMISO.
DEL 2017 E’ IL MEDIOMETRAGGIO “L’IMMAGINE SACRA-LA SHOAH E LA CINEMATOGRAFIA”, REALIZZATO SU RICHIESTA DELLA PREFETTURA DI RAGUSA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA DEDICATA ALLE VITTIME EBRAICHE DELLA PERSECUZIONE NAZISTA.
08
aprile 2017
Danilo Amione – Memories
Dall'otto al 19 aprile 2017
arte contemporanea
Location
CIVICA RACCOLTA CARMELO CAPPELLO – PALAZZO ZACCO
Ragusa, Via San Vito, 158, (Ragusa)
Ragusa, Via San Vito, 158, (Ragusa)
Orario di apertura
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 8.00 – 14.00, 15.00 – 19.00; sabato ore 9.00 – 13.00, 15.00 – 19.00
Giorno di chiusura: domenica, lunedì e festivi
Vernissage
8 Aprile 2017, ore 17.30
Autore
Curatore