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Danilo Buccella – Essenza Noir / Noir Essentiel
mostra in occasione del XVI appuntamento con Courmayeur Noir in Festival
Comunicato stampa
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Il Museo Transfrontaliero del Monte Bianco di Courmayeur apre le sue porte alla pittura contemporanea in occasione del XVI appuntamento con Courmayeur Noir in Festival, con la personale di Danilo Buccella, giovane artista italiano nato a Liestal (Svizzera) nel 1974. La sua pittura intrisa della poetica tardo romantica, dalle atmosfere neogotiche, è strettamente correlata allo spirito del Noir in Festival, che in questa edizione punta su storie da cortina di ferro, da guerra fredda e da intrigo internazionale. I suoi quadri ritraggono giovanette ritte in piedi, dalle forme lunghe e strette, poco femmine e molto androgine, che impattano nel visitatore affiorando come da una visione. Sono appese a pannelli di legno, ancorate a terra da massi rotondi e disseminate nell’ampio locale come presenze ostinate e silenziose; alla fine del percorso espositivo sono diventate un’ossessione. Sono figure femminili evanescenti e anoressiche, diafane e misteriose,con grandi occhi dipinti sui toni del nero e del grigio, nei quali si riflette un cielo plumbeo, talora punteggiato di stelle, talora di fiocchi di neve. Viene alla mente Edgar Alan Poe e una sua celebre frase: “Se guarderai a lungo nell’abisso, anche l’abisso vorrà guardare in te”. Il taglio compositivo, dalle inquadrature indubbiamente cinematografiche, offre vedute frontali, primi piani americani, oppure scorci dal sotto in sù che amplificano la suspence.
La mostra “Essenza noir /Noir essentiel” indaga la scena surreale e fantastica del luogo del delitto con opere rigorosamente in bianco e nero o dalla tavolozza dai toni cupi e monocromi, dove figure solitamente femminile, interpretano, come dark ladies, le tensioni e la suspence che precedono il gesto delittuoso, ma anche l’orrore, il freddo, il vuoto mortale che invade la scena dell’omicidio avvenuto o il volto stravolto della vittima.
Senza scadere nel truculento o nel kitsch, l’idea espositiva fa da contro-canto a quella cinematografica, per dimostrare il rapporto di recipro scambio tra arte visiva e cinematografica e soprattutto quanto il linguaggio dell’arte contemporanea europea prenda ispirazione più dai film del XX secolo che dalla letteratura. Agli inizi del Novecento furono i registi ad attingere immagini dal grande repertorio figurativo della pittura rinascimentale e romantica, poi, negli anni Venti, i ruoli iniziarono a confondersi e non si sa bene se fu il cinema di Bunuel a influenzare Dalì o il Surrealismo a inventare il cinema. La pittura di Buccella è qualcosa a metà tra la visionarietà di Johann Heinrich Fussli (1741-1825), uno svizzero come lui che in pieno Romanticismo dipingeva incubi notturni e la meticolosa forza di René Magritte (1898-1967), protagonista del Surrealismo belga. Le dark ladies di Buccella sono eloquenti ma non aprono bocca. Intorno a loro echeggiano accenti nordici, sillabe soffiate alla maniera inglese, o suoni gutturali come quelli sassoni. Il loro sguardo minaccia, cattura o respinge, ma i loro occhi non sanno sorridere, perché non conoscono la verità e non hanno mai visto la luce del sole.
Marina Mojana
La mostra “Essenza noir /Noir essentiel” indaga la scena surreale e fantastica del luogo del delitto con opere rigorosamente in bianco e nero o dalla tavolozza dai toni cupi e monocromi, dove figure solitamente femminile, interpretano, come dark ladies, le tensioni e la suspence che precedono il gesto delittuoso, ma anche l’orrore, il freddo, il vuoto mortale che invade la scena dell’omicidio avvenuto o il volto stravolto della vittima.
Senza scadere nel truculento o nel kitsch, l’idea espositiva fa da contro-canto a quella cinematografica, per dimostrare il rapporto di recipro scambio tra arte visiva e cinematografica e soprattutto quanto il linguaggio dell’arte contemporanea europea prenda ispirazione più dai film del XX secolo che dalla letteratura. Agli inizi del Novecento furono i registi ad attingere immagini dal grande repertorio figurativo della pittura rinascimentale e romantica, poi, negli anni Venti, i ruoli iniziarono a confondersi e non si sa bene se fu il cinema di Bunuel a influenzare Dalì o il Surrealismo a inventare il cinema. La pittura di Buccella è qualcosa a metà tra la visionarietà di Johann Heinrich Fussli (1741-1825), uno svizzero come lui che in pieno Romanticismo dipingeva incubi notturni e la meticolosa forza di René Magritte (1898-1967), protagonista del Surrealismo belga. Le dark ladies di Buccella sono eloquenti ma non aprono bocca. Intorno a loro echeggiano accenti nordici, sillabe soffiate alla maniera inglese, o suoni gutturali come quelli sassoni. Il loro sguardo minaccia, cattura o respinge, ma i loro occhi non sanno sorridere, perché non conoscono la verità e non hanno mai visto la luce del sole.
Marina Mojana
05
dicembre 2006
Danilo Buccella – Essenza Noir / Noir Essentiel
Dal 05 al 18 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
MUSEO TRANSFRONTALIERO DEL MONTE BIANCO
Courmayeur, Via Mario Puchoz, 4, (Aosta)
Courmayeur, Via Mario Puchoz, 4, (Aosta)
Vernissage
5 Dicembre 2006, ore 16-24
Autore
Curatore