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Danilo Cantaro – Stanze del cielo.
L’ artista italiano fa vivere i suoi manufatti, la sua arte, come una purificazione. Ogni immagine risuona nel silenzio, è satura di memorie, di emozioni, della natura sicula introiettata, di quello spazio e di quell’universo che si irradia per nuclei in un eterno ritorno.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Roberta Agostini Kali, Danilo Cantaro, Menotti Lerro, Pinuccia Mazzocco, Francesco Sciaccaluga, Eugenia Serafini.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Sul fronte moderno, modernissimo, oscuro e misterioso, dell’informale, attraverso i nomi di Pollock e Wols, è cresciuta la verità poetica del lavoro di Danilo Cantaro, artista italiano fa vivere i suoi manufatti, la sua arte, come una purificazione. Ogni immagine risuona nel silenzio, è satura di memorie, di emozioni, della natura sicula introiettata, di quello spazio e di quell’universo che si irradia per nuclei in un eterno ritorno. Ogni opera è parete infinita, racchiude profondità, veli d’amore, misteri, quasi impossibili a raccontarsi, si guarda, si contempla, ci si smarrisce dolcemente, e si rimane con le difficoltà a trasferire in parole questi atti e l’emozione che provocano. Lo spirito del mondo, anche del suo mondo e della sua terra natia, la Sicilia, scende ad abitare i colori, i segni, le macchie, lo spazio e il loro farsi forma. Come in tutte le opere nate da sussulti interiori, queste producono movimenti sottili, vibrazioni quasi impercettibili, quel depositarsi soffice della luce che va dall’oro ai rossi ai blu, quel disporsi di segni e segnali, di macchie che formano lo spessore vivo delle immagini e sono in esse il segno del tempo, di un tempo interno ed esterno entro il quale stanno immerse come oggetti. Materiali diversi accendono la tramatura, fili, tessuti, carte, ecc. , la ricerca della vita ininterrotta dove lo spirito della vita non si placa e non si esaurisce”.
Biografia dell'artista
Danilo Cantaro nasce nel 1970 a Caltanissetta. Nel 1989 si diploma all’Istituto Statale d’Arte Juvara di S. Cataldo, dal 1991 al1993 segue dei corsi di restauro a Firenze. Nel 1994 apre con la sua compagna il Laboratorio Artema a Caltanissetta; nel 2014 consegue la laurea in Progettazione Artistica per L’Impresa all’Accademia di Belle Arti di Catania. Durante gli anni della formazione partecipa ad eventi con curatori e critici come: Anna Guillot, Mirella Bentivoglio, Giovanni Fontana, Mikhail Pogarsky, Evelina Schatz, Gillian McIver. Le sue opere – per lo più installazioni ma anche sculture, libri oggetto e performance – incentrate sulla ricerca e la sperimentazione, coinvolgono lo spettatore, se pur inconsapevolmente, in un’esperienza emozionale, fatta di colore luce e ombra, passione e tutto ciò che può trasmettere il vivere in un’isola, dalla bellezza disarmante, malinconica e suggestiva; una terra apparentemente arida, capace di trasformarsi in una primavera dai colori inebrianti. Ha in attivo diverse esposizioni personali e collettive. Nel 2000, collabora con la stilista Marella Ferrera, progettando e realizzando una serie di bustier e abiti scultura per la collezione “Nei luoghi della memoria”, presentata nella settimana dell’Alta Moda a Roma; nel 2001, continua la collaborazione , per la collezione ”Ori e Argenti di Sicilia”. Gli abiti scultura, sono in esposizione presso il museo MF palazzo Biscari, di Catania. Le sue opere appartengono a collezioni d’Arte Contemporanea, pubbliche e private. Nel 2016 è invitato dall’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza nel Progetto “Scenari” con una personale dal titolo “ Stanze del cielo” al Plus Florence di Firenze.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Sul fronte moderno, modernissimo, oscuro e misterioso, dell’informale, attraverso i nomi di Pollock e Wols, è cresciuta la verità poetica del lavoro di Danilo Cantaro, artista italiano fa vivere i suoi manufatti, la sua arte, come una purificazione. Ogni immagine risuona nel silenzio, è satura di memorie, di emozioni, della natura sicula introiettata, di quello spazio e di quell’universo che si irradia per nuclei in un eterno ritorno. Ogni opera è parete infinita, racchiude profondità, veli d’amore, misteri, quasi impossibili a raccontarsi, si guarda, si contempla, ci si smarrisce dolcemente, e si rimane con le difficoltà a trasferire in parole questi atti e l’emozione che provocano. Lo spirito del mondo, anche del suo mondo e della sua terra natia, la Sicilia, scende ad abitare i colori, i segni, le macchie, lo spazio e il loro farsi forma. Come in tutte le opere nate da sussulti interiori, queste producono movimenti sottili, vibrazioni quasi impercettibili, quel depositarsi soffice della luce che va dall’oro ai rossi ai blu, quel disporsi di segni e segnali, di macchie che formano lo spessore vivo delle immagini e sono in esse il segno del tempo, di un tempo interno ed esterno entro il quale stanno immerse come oggetti. Materiali diversi accendono la tramatura, fili, tessuti, carte, ecc. , la ricerca della vita ininterrotta dove lo spirito della vita non si placa e non si esaurisce”.
Biografia dell'artista
Danilo Cantaro nasce nel 1970 a Caltanissetta. Nel 1989 si diploma all’Istituto Statale d’Arte Juvara di S. Cataldo, dal 1991 al1993 segue dei corsi di restauro a Firenze. Nel 1994 apre con la sua compagna il Laboratorio Artema a Caltanissetta; nel 2014 consegue la laurea in Progettazione Artistica per L’Impresa all’Accademia di Belle Arti di Catania. Durante gli anni della formazione partecipa ad eventi con curatori e critici come: Anna Guillot, Mirella Bentivoglio, Giovanni Fontana, Mikhail Pogarsky, Evelina Schatz, Gillian McIver. Le sue opere – per lo più installazioni ma anche sculture, libri oggetto e performance – incentrate sulla ricerca e la sperimentazione, coinvolgono lo spettatore, se pur inconsapevolmente, in un’esperienza emozionale, fatta di colore luce e ombra, passione e tutto ciò che può trasmettere il vivere in un’isola, dalla bellezza disarmante, malinconica e suggestiva; una terra apparentemente arida, capace di trasformarsi in una primavera dai colori inebrianti. Ha in attivo diverse esposizioni personali e collettive. Nel 2000, collabora con la stilista Marella Ferrera, progettando e realizzando una serie di bustier e abiti scultura per la collezione “Nei luoghi della memoria”, presentata nella settimana dell’Alta Moda a Roma; nel 2001, continua la collaborazione , per la collezione ”Ori e Argenti di Sicilia”. Gli abiti scultura, sono in esposizione presso il museo MF palazzo Biscari, di Catania. Le sue opere appartengono a collezioni d’Arte Contemporanea, pubbliche e private. Nel 2016 è invitato dall’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza nel Progetto “Scenari” con una personale dal titolo “ Stanze del cielo” al Plus Florence di Firenze.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte.
22
ottobre 2016
Danilo Cantaro – Stanze del cielo.
Dal 22 ottobre 2016 al 06 aprile 2017
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a domenica, su appuntamento.
Vernissage
22 Ottobre 2016, ore 18.00
Autore
Curatore