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Danilo Davolio – Brainstorming
Tra arte e scienza, la ricerca di Danilo Davolio muove dal sistema
microscopico cellulare a quello macroscopico delle stelle e delle galassie, che
prendono vita da macchie, spruzzi e pigmenti oleosi, stesi sulla tela
assecondando il caso.
Comunicato stampa
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Tra arte e scienza, la ricerca di Danilo Davolio muove dal sistema
microscopico cellulare a quello macroscopico delle stelle e delle galassie, che
prendono vita da macchie, spruzzi e pigmenti oleosi, stesi sulla tela
assecondando il caso. Dopo una prima fase in cui la pittura esprime l’inconscio
e la libertà dell’atto creativo, il gesto viene tuttavia direzionato dall’
artista stesso, che interviene sulla tela o sulla carta con punte e spatole,
incidendo e tirando il colore fino al concretizzarsi dell’idea.
L’opera, infatti, ha sempre origine da un’idea o, meglio, da una tempesta di
idee, che vanno a coagularsi tra i colori densi e corposi, i ricordi di una
formazione prettamente scientifica ed un ricco s(ub)ostrato culturale nel quale
rientrano Lewis, Pirandello, James Joyce(, etc...... )
Non a caso, osservando le opere realizzate da Danilo Davolio a partire dai
primi anni Novanta, nonostante gli sgocciolamenti e la gestualità ampia e
decisa di matrice informale, non veniamo paralizzati da un senso di generico
caos, ma attirati da quella vibrante energia che si sprigiona dal Big bang,
dalla Via Lattea o dal sistema nervoso centrale, protagonista di diversi
dipinti raccolti sotto il titolo Brain.
Leitmotiv dell’intera produzione è proprio il ripetersi di uno schema, di una
mappa mentale che stimola il processo associativo e la generazione di nuovi
progetti. Partendo dall’origine, ovvero dai colori primari, Davolio(Danilo)
costruisce infatti strutture complesse, declinate nei toni del verde, dell’
azzurro e del violetto.
E qui ritorna l’indissolubile rapporto tra arte e scienza di cui parlavamo all’
inizio, un rapporto che trova conferma nell’analisi delle opere, ma anche nei
titoli che l’artista di Rio Saliceto formula con grande attenzione, ispirandosi
alla scienza e all’astronomia, all’arte e alla poesia.
Una correlazione che, del resto, affonda le proprie radici nel Rinascimento
italiano, quando Leon Battista Alberti, Piero della Francesca e Leonardo da
Vinci non erano solo artisti ma anche eminenti scienziati e matematici.
Guardando poi al secolo scorso, artisti e uomini di scienza si sono
continuamente spinti al di là del visibile, verso l’origine dell’Essere, dall’
atomo per la fisica, alla struttura nascosta degli oggetti per il Cubismo o al
movimento per il Futurismo.
Da un lato, dunque, il procedimento accurato, le regole che l’artista - medico
veterinario - ha studiato per anni, dall’altro la scoperta che tutto, dalle
cellule alla Via lattea, fa parte di un piano senza fine, forse sacro,
certamente eterno ( ed immutabile).
Chiara Serri
Danilo Davolio nasce nel 1958 a Rio Saliceto (RE), dove vive e lavora. Medico
veterinario, si interessa fin da giovane alla pittura, partecipando a diverse
rassegne annuali come “Fiera di maggio” (Rio Saliceto, 1990-2010),
“Borgovecchio arte” (Correggio, 1991-2008) ed “Idea Verde” (Fabbrico, 1993-
1996). Ha preso parte ad esposizioni personali e collettive allestite presso
Sala mostre di Confesercenti (Reggio Emilia, 1993), Istituto Carlo Levi (Reggio
Emilia, 1994, a cura dell’Archivio Giovani Artisti), Centro Tempo Libero
(Bagnolo in Piano, 1995), Comune di Bagnolo in Piano (1995 e 1996) e Spazio
Arte (Reggio Emilia, 1997), risultando peraltro tra i vincitori di numerosi
premi e concorsi.
microscopico cellulare a quello macroscopico delle stelle e delle galassie, che
prendono vita da macchie, spruzzi e pigmenti oleosi, stesi sulla tela
assecondando il caso. Dopo una prima fase in cui la pittura esprime l’inconscio
e la libertà dell’atto creativo, il gesto viene tuttavia direzionato dall’
artista stesso, che interviene sulla tela o sulla carta con punte e spatole,
incidendo e tirando il colore fino al concretizzarsi dell’idea.
L’opera, infatti, ha sempre origine da un’idea o, meglio, da una tempesta di
idee, che vanno a coagularsi tra i colori densi e corposi, i ricordi di una
formazione prettamente scientifica ed un ricco s(ub)ostrato culturale nel quale
rientrano Lewis, Pirandello, James Joyce(, etc...... )
Non a caso, osservando le opere realizzate da Danilo Davolio a partire dai
primi anni Novanta, nonostante gli sgocciolamenti e la gestualità ampia e
decisa di matrice informale, non veniamo paralizzati da un senso di generico
caos, ma attirati da quella vibrante energia che si sprigiona dal Big bang,
dalla Via Lattea o dal sistema nervoso centrale, protagonista di diversi
dipinti raccolti sotto il titolo Brain.
Leitmotiv dell’intera produzione è proprio il ripetersi di uno schema, di una
mappa mentale che stimola il processo associativo e la generazione di nuovi
progetti. Partendo dall’origine, ovvero dai colori primari, Davolio(Danilo)
costruisce infatti strutture complesse, declinate nei toni del verde, dell’
azzurro e del violetto.
E qui ritorna l’indissolubile rapporto tra arte e scienza di cui parlavamo all’
inizio, un rapporto che trova conferma nell’analisi delle opere, ma anche nei
titoli che l’artista di Rio Saliceto formula con grande attenzione, ispirandosi
alla scienza e all’astronomia, all’arte e alla poesia.
Una correlazione che, del resto, affonda le proprie radici nel Rinascimento
italiano, quando Leon Battista Alberti, Piero della Francesca e Leonardo da
Vinci non erano solo artisti ma anche eminenti scienziati e matematici.
Guardando poi al secolo scorso, artisti e uomini di scienza si sono
continuamente spinti al di là del visibile, verso l’origine dell’Essere, dall’
atomo per la fisica, alla struttura nascosta degli oggetti per il Cubismo o al
movimento per il Futurismo.
Da un lato, dunque, il procedimento accurato, le regole che l’artista - medico
veterinario - ha studiato per anni, dall’altro la scoperta che tutto, dalle
cellule alla Via lattea, fa parte di un piano senza fine, forse sacro,
certamente eterno ( ed immutabile).
Chiara Serri
Danilo Davolio nasce nel 1958 a Rio Saliceto (RE), dove vive e lavora. Medico
veterinario, si interessa fin da giovane alla pittura, partecipando a diverse
rassegne annuali come “Fiera di maggio” (Rio Saliceto, 1990-2010),
“Borgovecchio arte” (Correggio, 1991-2008) ed “Idea Verde” (Fabbrico, 1993-
1996). Ha preso parte ad esposizioni personali e collettive allestite presso
Sala mostre di Confesercenti (Reggio Emilia, 1993), Istituto Carlo Levi (Reggio
Emilia, 1994, a cura dell’Archivio Giovani Artisti), Centro Tempo Libero
(Bagnolo in Piano, 1995), Comune di Bagnolo in Piano (1995 e 1996) e Spazio
Arte (Reggio Emilia, 1997), risultando peraltro tra i vincitori di numerosi
premi e concorsi.
13
gennaio 2011
Danilo Davolio – Brainstorming
Dal 13 al 25 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
LE STREGHE
Bologna, Via Remorsella, 18/a, (Bologna)
Bologna, Via Remorsella, 18/a, (Bologna)
Vernissage
13 Gennaio 2011, ore 19
Autore