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Danilo De Marco – E noi vi guardiamo…. un mondo di donne in cammino
Le fotografie di De Marco fermano nel tempo immagini di amore e povertà, affetto e angoscia, dignità e disperazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Gli sguardi delle donne, i loro sorrisi, la stanchezza del lavoro quotidiano, la gioia di una maternità. Quelle ritratte da Danilo De Marco sono donne dell’America Latina, dell’Asia e dell’Africa che con fierezza, nelle loro piccole e grandi fatiche quotidiane, sorreggono e sopportano la pesantezza di una situazione che troppo spesso si “dimentica” di loro.
Le 42 fotografie di De Marco - che affidano la loro forza e umanità ai soli bianco e nero - danno vita alla mostra “E noi vi guardiamo… un mondo di donne in cammino”, organizzata da Fratelli dell’Uomo con il sostegno della società EGL Italia, società specializzata nella fornitura di energia elettrica, e con il patrocinio del Comune di Genova.
La mostra, si terrà dal 5 febbraio all’8 marzo 2006 e sarà esposta presso il Palazzo Rosso di Genova. L’esposizione sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00, e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 19.00. Maggiori informazioni sulla mostra sono disponibili sul sito http://www.fratellidelluomo.org.
L’evento è stato organizzato da Fratelli dell’Uomo, organizzazione non governativa (O.N.G.) di cooperazione internazionale, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione, troppo spesso drammatica, delle donne delle aree più povere e dimenticate del Sud del Mondo. E lo fa affidandosi a scatti, come quelli di Danilo De Marco, di forte impatto, che catturano sguardi e atmosfere lontane, testimoni di un drammatico presente in cui alle donne, da sempre e in ogni parte del mondo, è negata la fondamentale eguaglianza di diritti e dignità sancita dall’articolo 1 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
Le fotografie di De Marco fermano nel tempo immagini di amore e povertà, affetto e angoscia, dignità e disperazione. Il tutto con una castità di sguardo che consente di cogliere mille volte amplificato il grido di chi non è abituato ad avere voce.
Fotografo e giornalista indipendente da più di 20 anni, Danilo De Marco collabora con i più importanti quotidiani, settimanali e mensili italiani: dal Corriere della Sera a La Repubblica, da L’Unità a Il Manifesto. In Francia, con Le Monde, Le Monde Diplomatique e Le Nouvelle Observateur. Per De Marco, l’impegno civile è una ragione di vita e, in questo senso, la fotografia è testimonianza, racconto etico, impegno morale. Straordinari i suoi reportage in America Latina e negli altri luoghi del mondo ove De Marco ha fermato con la sua macchina fotografica la vita degli "ultimi".
Lo scrittore napoletano Erri De Luca descrive così le splendide immagini di De Marco.
Un sant’uomo dell’antichità dovette abbandonare il suo ritiro appartato per recarsi in città. Chiese la grazia di incontrare subito una persona con la quale discutere di cose sante, per non farsi distrarre dalla confusione del luogo. Ecco che all’ingresso della città vede per prima una prostituta. Perplesso e in difficoltà sotto lo sguardo della donna le chiede perché lo sta fissando.
«Io che provengo da un fianco dell’uomo, posso fissare la mia origine, ma tu che provieni dalla polvere del suolo puoi solo guardare in terra».
La magnifica lezione della prostituta mi riguarda. Con sfrontatezza un uomo guarda una donna. Alcune religioni ne velano i lineamenti per proteggerle dall’impurità dello sguardo maschile. Apprezzerei invece una misura che purifichi gli occhi degli uomini, che vieti loro di alzarli sul volto di una donna, senza avere prima sostato con lo sguardo in terra.
Le fotografie di Danilo De Marco provengono misteriosamente da questa lezione. Si sono abbassati sopra la polvere, la cenere, prima di sollevarsi e mettere a fuoco una donna. In queste immagini la castità di sguardo è la condizione dell’incontro. In confronto ad altre immagini con foto di donne, in queste i loro corpi sono interi e non un assemblaggio di pezzi, di attrazioni anatomiche per le fradice pupille maschili. Perché gli uomini sbavano con gli occhi. Qui il corpo di donna non è illustrazione, ma clessidra del tempo: esso deve passare attraverso di lei, nascere attraverso la sua strozzatura. Lascio l’ultima parola a una poesia d’amore. Il poeta è Izet Sarajlić, alla moglie pochi giorni dopo la sua scomparsa.
«Il tuo nome non è entrato in nessuna enciclopedia, non sei in nessuna, non ti chiedono: “Chi sei”.
Tu sei tutto per me, come per un soldato il letto nel primo giorno di pace e le lacrime e i fiori nel vaso. I tuoi occhi sono la mia unica lettura in questo giorno che passa e se ne va».
Per sostenere Fratelli dell’Uomo: Fratelli dell'Uomo Onlus, Viale Restelli 9 - 20124 Milano, tel. 02 69900210, fax 02 69900203, info@fratellidelluomo.org - c.c. Postale 50342203, c.c. bancario n. 000000106532 - Banca Popolare Etica - Filiale di Milano - CAB 01600 - ABI 05018 - CIN 0. Donazioni on line attraverso il sito www.fratellidelluomo.org
Chi è Fratelli dell’Uomo
Fratelli dell’Uomo è un’organizzazione non governativa (O.N.G.) di cooperazione internazionale nata in Francia nel 1965 (Frères des Hommes) e oggi presente anche in Belgio, Francia, Italia (dal 1969) e Lussemburgo. Riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri - per la cooperazione internazionale - e dal Ministero dell’Istruzione - per l’attività formativa e di sensibilizzazione che svolge in Italia - opera in Asia, America Latina e Africa con partner (gruppi e associazioni locali) promuovendo scambi, programmi e progetti di sviluppo sociale ed economico a favore delle popolazioni più svantaggiate. Sostiene progetti nell’ambito dei diritti umani, della difesa dell’ambiente e dello sviluppo rurale, dell’economia locale, della sicurezza alimentare e dei processi di partecipazione democratica. I paesi di intervento sono: Africa (Costa d’Avorio, Burkina Faso, Mali, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Senegal), America Latina (Bolivia, Brasile, Cuba, Guatemala, Messico, Nicaragua, Haiti, Perù, Repubblica Dominicana) e Asia (India, Indonesia, Pakistan, Filippine).
Le 42 fotografie di De Marco - che affidano la loro forza e umanità ai soli bianco e nero - danno vita alla mostra “E noi vi guardiamo… un mondo di donne in cammino”, organizzata da Fratelli dell’Uomo con il sostegno della società EGL Italia, società specializzata nella fornitura di energia elettrica, e con il patrocinio del Comune di Genova.
La mostra, si terrà dal 5 febbraio all’8 marzo 2006 e sarà esposta presso il Palazzo Rosso di Genova. L’esposizione sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00, e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 19.00. Maggiori informazioni sulla mostra sono disponibili sul sito http://www.fratellidelluomo.org.
L’evento è stato organizzato da Fratelli dell’Uomo, organizzazione non governativa (O.N.G.) di cooperazione internazionale, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione, troppo spesso drammatica, delle donne delle aree più povere e dimenticate del Sud del Mondo. E lo fa affidandosi a scatti, come quelli di Danilo De Marco, di forte impatto, che catturano sguardi e atmosfere lontane, testimoni di un drammatico presente in cui alle donne, da sempre e in ogni parte del mondo, è negata la fondamentale eguaglianza di diritti e dignità sancita dall’articolo 1 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
Le fotografie di De Marco fermano nel tempo immagini di amore e povertà, affetto e angoscia, dignità e disperazione. Il tutto con una castità di sguardo che consente di cogliere mille volte amplificato il grido di chi non è abituato ad avere voce.
Fotografo e giornalista indipendente da più di 20 anni, Danilo De Marco collabora con i più importanti quotidiani, settimanali e mensili italiani: dal Corriere della Sera a La Repubblica, da L’Unità a Il Manifesto. In Francia, con Le Monde, Le Monde Diplomatique e Le Nouvelle Observateur. Per De Marco, l’impegno civile è una ragione di vita e, in questo senso, la fotografia è testimonianza, racconto etico, impegno morale. Straordinari i suoi reportage in America Latina e negli altri luoghi del mondo ove De Marco ha fermato con la sua macchina fotografica la vita degli "ultimi".
Lo scrittore napoletano Erri De Luca descrive così le splendide immagini di De Marco.
Un sant’uomo dell’antichità dovette abbandonare il suo ritiro appartato per recarsi in città. Chiese la grazia di incontrare subito una persona con la quale discutere di cose sante, per non farsi distrarre dalla confusione del luogo. Ecco che all’ingresso della città vede per prima una prostituta. Perplesso e in difficoltà sotto lo sguardo della donna le chiede perché lo sta fissando.
«Io che provengo da un fianco dell’uomo, posso fissare la mia origine, ma tu che provieni dalla polvere del suolo puoi solo guardare in terra».
La magnifica lezione della prostituta mi riguarda. Con sfrontatezza un uomo guarda una donna. Alcune religioni ne velano i lineamenti per proteggerle dall’impurità dello sguardo maschile. Apprezzerei invece una misura che purifichi gli occhi degli uomini, che vieti loro di alzarli sul volto di una donna, senza avere prima sostato con lo sguardo in terra.
Le fotografie di Danilo De Marco provengono misteriosamente da questa lezione. Si sono abbassati sopra la polvere, la cenere, prima di sollevarsi e mettere a fuoco una donna. In queste immagini la castità di sguardo è la condizione dell’incontro. In confronto ad altre immagini con foto di donne, in queste i loro corpi sono interi e non un assemblaggio di pezzi, di attrazioni anatomiche per le fradice pupille maschili. Perché gli uomini sbavano con gli occhi. Qui il corpo di donna non è illustrazione, ma clessidra del tempo: esso deve passare attraverso di lei, nascere attraverso la sua strozzatura. Lascio l’ultima parola a una poesia d’amore. Il poeta è Izet Sarajlić, alla moglie pochi giorni dopo la sua scomparsa.
«Il tuo nome non è entrato in nessuna enciclopedia, non sei in nessuna, non ti chiedono: “Chi sei”.
Tu sei tutto per me, come per un soldato il letto nel primo giorno di pace e le lacrime e i fiori nel vaso. I tuoi occhi sono la mia unica lettura in questo giorno che passa e se ne va».
Per sostenere Fratelli dell’Uomo: Fratelli dell'Uomo Onlus, Viale Restelli 9 - 20124 Milano, tel. 02 69900210, fax 02 69900203, info@fratellidelluomo.org - c.c. Postale 50342203, c.c. bancario n. 000000106532 - Banca Popolare Etica - Filiale di Milano - CAB 01600 - ABI 05018 - CIN 0. Donazioni on line attraverso il sito www.fratellidelluomo.org
Chi è Fratelli dell’Uomo
Fratelli dell’Uomo è un’organizzazione non governativa (O.N.G.) di cooperazione internazionale nata in Francia nel 1965 (Frères des Hommes) e oggi presente anche in Belgio, Francia, Italia (dal 1969) e Lussemburgo. Riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri - per la cooperazione internazionale - e dal Ministero dell’Istruzione - per l’attività formativa e di sensibilizzazione che svolge in Italia - opera in Asia, America Latina e Africa con partner (gruppi e associazioni locali) promuovendo scambi, programmi e progetti di sviluppo sociale ed economico a favore delle popolazioni più svantaggiate. Sostiene progetti nell’ambito dei diritti umani, della difesa dell’ambiente e dello sviluppo rurale, dell’economia locale, della sicurezza alimentare e dei processi di partecipazione democratica. I paesi di intervento sono: Africa (Costa d’Avorio, Burkina Faso, Mali, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Senegal), America Latina (Bolivia, Brasile, Cuba, Guatemala, Messico, Nicaragua, Haiti, Perù, Repubblica Dominicana) e Asia (India, Indonesia, Pakistan, Filippine).
04
febbraio 2006
Danilo De Marco – E noi vi guardiamo…. un mondo di donne in cammino
Dal 04 febbraio all'otto marzo 2006
fotografia
Location
MUSEI DI STRADA NUOVA – PALAZZO ROSSO
Genova, Via Giuseppe Garibaldi, 18, (Genova)
Genova, Via Giuseppe Garibaldi, 18, (Genova)
Vernissage
4 Febbraio 2006, ore 16.30
Sito web
www.fratellidelluomo.org
Ufficio stampa
BORSANI COMUNICAZIONE
Autore