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Danilo Susi – Acquastratta
La mostra Acquastratta di Danilo Susi descrive una realtà che si trasmuta sulla superficie dell’acqua in luci abbaglianti e sinfonie cromatiche abissali. Come specchi vibranti e mobili, queste distese limpide riflettono scenari inconsueti, liberi da qualsiasi percezione conforme.
Comunicato stampa
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La mostra Acquastratta di Danilo Susi descrive una realtà che si trasmuta sulla superficie dell’acqua in luci abbaglianti e sinfonie cromatiche abissali. Come specchi vibranti e mobili, queste distese limpide riflettono scenari inconsueti, liberi da qualsiasi percezione conforme e dunque irriconoscibili.
Si assiste ad una penetrante elaborazione del linguaggio visivo che allontana da sé il mondo esterno pur traendo ispirazione da esso, creando un proprio codice interno fatto di forme e colori che raggiungono più in profondità la vera forza della natura e la sua origine.
Acqua fonte di vita, genera gli elementi che compongono la nostra realtà per poi riassorbirli e rifletterli nuovamente in un circuito che non si ferma mai, dal silenzio alla vita, dalla morte al ritmo cadenzato e variopinto che scandisce il passare del tempo, in una metamorfosi continua ed eterna che ci restituisce ogni più piccola sfaccettatura tradotta in un turbinio di riflessi luminosi. Danilo Susi si dedica a catturare le forme astratte che si rifrangono sulla superficie ondulata dell’acqua consegnandoci un mondo in continuo divenire, intangibile come un flusso di pensieri, incorporeo come la nostra anima. L’artista fotografo si pone davanti al mistero scintillante nelle vesti di un Narciso desideroso di sfiorare le onde, portando in superficie l’immagine non più fedele di sé ma rivelando la precarietà di ogni istante insieme alla molteplicità di una natura in cui lasciarsi scivolare.
L’acqua assume così un valore simbolico ed espressivo, è il soggetto e l’oggetto al tempo stesso e il suo moto indomabile e vibrante diventa un’inesauribile fonte di visioni fungendo da eco ad una realtà assordante che nella fotografia di Susi al contrario riaffiora morbida e densa.
Grazie ad un raffinatissimo uso della tecnica digitale, Danilo Susi riesce a trasmettere il fascino e il pericolo di questa forza della natura: la sua ambivalenza oscillante tra finito ed eterno, tra potenza e quiete, in una contraddizione che genera ancora vita.
L’acqua non la si può fermare perchè fluttua e fugge, si innalza e precipita, ma la fotografia quando è “fare anima” riesce a fermarla come per incanto, sospende i flutti a mezz’aria, immobilizza le onde. E lo scatto rende eterno l’attimo fuggente, fa vedere passato, presente e futuro, la sua profondità e il suo divenire.
Danilo Susi nasce a Pescara nel 1949. Comincia a fotografare negli anni ‘70 manifestando da sempre un interesse sulla ricerca espressiva della linea e della luce. Si considera un autodidatta, con frequentazioni sporadiche di alcuni maestri pescaresi quali Giuseppe Moder e Bruno Simoncelli.
Gli scatti in mostra sono rappresentativi del suo ultimo periodo artistico incentrato su una ricerca cromatica e sui riflessi dell’acqua e sul lavoro intrapreso da qualche anno sulle nuove espressioni e tecniche digitali.
La mostra presenta una selezione di 30 fotografie di vario formato realizzate con stampa digitale plotter su forex.
Si assiste ad una penetrante elaborazione del linguaggio visivo che allontana da sé il mondo esterno pur traendo ispirazione da esso, creando un proprio codice interno fatto di forme e colori che raggiungono più in profondità la vera forza della natura e la sua origine.
Acqua fonte di vita, genera gli elementi che compongono la nostra realtà per poi riassorbirli e rifletterli nuovamente in un circuito che non si ferma mai, dal silenzio alla vita, dalla morte al ritmo cadenzato e variopinto che scandisce il passare del tempo, in una metamorfosi continua ed eterna che ci restituisce ogni più piccola sfaccettatura tradotta in un turbinio di riflessi luminosi. Danilo Susi si dedica a catturare le forme astratte che si rifrangono sulla superficie ondulata dell’acqua consegnandoci un mondo in continuo divenire, intangibile come un flusso di pensieri, incorporeo come la nostra anima. L’artista fotografo si pone davanti al mistero scintillante nelle vesti di un Narciso desideroso di sfiorare le onde, portando in superficie l’immagine non più fedele di sé ma rivelando la precarietà di ogni istante insieme alla molteplicità di una natura in cui lasciarsi scivolare.
L’acqua assume così un valore simbolico ed espressivo, è il soggetto e l’oggetto al tempo stesso e il suo moto indomabile e vibrante diventa un’inesauribile fonte di visioni fungendo da eco ad una realtà assordante che nella fotografia di Susi al contrario riaffiora morbida e densa.
Grazie ad un raffinatissimo uso della tecnica digitale, Danilo Susi riesce a trasmettere il fascino e il pericolo di questa forza della natura: la sua ambivalenza oscillante tra finito ed eterno, tra potenza e quiete, in una contraddizione che genera ancora vita.
L’acqua non la si può fermare perchè fluttua e fugge, si innalza e precipita, ma la fotografia quando è “fare anima” riesce a fermarla come per incanto, sospende i flutti a mezz’aria, immobilizza le onde. E lo scatto rende eterno l’attimo fuggente, fa vedere passato, presente e futuro, la sua profondità e il suo divenire.
Danilo Susi nasce a Pescara nel 1949. Comincia a fotografare negli anni ‘70 manifestando da sempre un interesse sulla ricerca espressiva della linea e della luce. Si considera un autodidatta, con frequentazioni sporadiche di alcuni maestri pescaresi quali Giuseppe Moder e Bruno Simoncelli.
Gli scatti in mostra sono rappresentativi del suo ultimo periodo artistico incentrato su una ricerca cromatica e sui riflessi dell’acqua e sul lavoro intrapreso da qualche anno sulle nuove espressioni e tecniche digitali.
La mostra presenta una selezione di 30 fotografie di vario formato realizzate con stampa digitale plotter su forex.
26
maggio 2009
Danilo Susi – Acquastratta
Dal 26 maggio al 20 giugno 2009
fotografia
Location
GALLERIA LUXARDO
Roma, Via Di Tor Di Nona, 39, (Roma)
Roma, Via Di Tor Di Nona, 39, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 16 - 19,30
Vernissage
26 Maggio 2009, ore 18.30
Autore