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Dany Danino – Work in progress
L’artista belga ha lavorato nel nostro territorio e nel nostro spazio per tre settimane e propone al pubblico aspetti caratterizzanti del proprio itinerario creativo impostato sul dialogo tra disegno e pittura come confronto tra due modalità artistiche che, nella loro specificità, convivono l’una a specchio dell’altra per esprimere la sua poetica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dany Danino WORK IN PROGRESS
Inaugurazione venerdì 6 settembre 2013
ore 18.00 – 24.00
SINCRESIS Associazione culturale per le arti contemporanee presenta il lavoro creativo svolto in
studio presso la nostra residenza dall’artista belga Dany Danino che ha recentemente esposto le
sue opere a Venezia nell’ambito della mostra Wunderkammer curata da Antonio Nardone presso
Palazzo Widmann insieme ad artisti come Jan Fabre e Jim Delvoye.
Ha lavorato nel nostro territorio e nel nostro spazio per tre settimane e propone al pubblico
aspetti caratterizzanti del proprio itinerario creativo impostato sul dialogo tra disegno e pittura
come confronto tra due modalità artistiche che, nella loro specificità, convivono l’una a specchio
dell’altra per esprimere la sua poetica.
Il lavoro di Dany è connotato, infatti, da una continua esplorazione nel visibile che alimenta la
sua immaginazione per proiettarsi al di là di ogni modello, schema o soggetto, che viene filtrato
a livello emozionale per diventare altro. Il suo sguardo analitico orientato verso la totalità degli
aspetti del mondo, dall’organico all’inorganico, dalla generazione naturale all’artificio umano trae
suggestioni dalla fotografia digitale innestandosi nel villaggio globale della connessione telematica,
in quanto che la ricerca libera tramite internet gli permette di ottenere una molteplicità di
materiali da esaminare e rielaborare personalmente in base alla propria fantasia ed espressività.
La sua operazione creativa diventa, dunque, un mix tra portato tecnologico e manualità,
modificando il dato oggettivo in lirica creazione soggettiva, talora deformando e lacerando
fino agli estremi con segno incisivo gli aspetti del mondo vissuto che diventano esiti di un
metamorfismo tale da testimoniare il continuo alternarsi tra conscio ed inconscio come se ogni
dato razionale fosse trasformato da un’esigenza interna, per acquisire significanze simboliche;
indizio, frammento, cifrario dell’universo sceverato fino agli estremi nella frontiera sempre
percorribile tra visibile ed invisibile, tra finito ed infinito, come un passaggio di effluvi che
emergono in superficie dal profondo e viceversa.
Ogni segno, ogni particolare si compone in un tutto, dal molteplice all’uno e viceversa, nella
combinazione gratuita ed illimitata di elementi, che, specialmente nelle opere di grandi
dimensioni, assai emblematiche nel percorso di Dany fino ad oggi, esprimono nel libero alternarsi,
frutto dell’intervento del caso nel controllo cognitivo, l’approssimarsi al flusso di coscienza che
si manifesta ogni volta anche se il rigore trapela nella precisione del gesto pittorico o nel segno
grafico, tanto che l’osservatore potrebbe interrogarsi proprio sull’incidenza della casualità rispetto
ai processi logici che vengono a disinnescarsi per offrire spazio alla libera interpretazione ed ai
sentieri dell’immaginario.
“Il mio lavoro – dice l’artista – è basato sulla osservazione della realtà fotografata. Il disegno
mi prende attraverso il processo di analisi visuale del soggetto, formando una nozione
mentale di esso e poi trasferendo questa immagine mentale su carta. La memoria altresì gioca
una parte importante in questo processo poiché è sempre inevitabile un minimo scarto di
tempo tra il momento dell’osservazione ed il momento del disegno. E’ importante inoltre
realizzare e accettare il fatto che è impossibile trattenere la totalità di ciò che è percepito. Il
caso è sempre parte del processo. Perché la mano non può essere paragonata a una ripresa
fotografica, introduce imperfezioni nel disegno che sono tracce fisiche ed emozionali del corpo
dell’artista. In altre parole, lo scopo del disegno non è la precisione fotografica, ma proporre una
personale interpretazione del soggetto. I concetti di memoria, caso, fisicità e personalità sono
elementi chiave del mio lavoro disegnando, e sono interessato a trovare come si traspongono e
trasformano in pittura”.
Solitamente Dany parte dallo studio di un elemento dopo l’altro, similmente ad un’analisi
metodica, ma, in verità, non segue criteri di successione e ordinamento, anzi ciò che potrebbe
sembrare costruzione deriva da accumulazione, come se ogni forma o frammento, dalle parti
anatomiche del corpo umano agli aspetti della natura giungessero a comporsi dal magma, al
tempo stesso suscettibili come parvenze allo sgretolamento, alla cancellazione. Così il teschio
seminascosto o che talora emerge nella varietà di aspetti delineati dall’artista con estrema rapidità
utilizzando la penna a sfera, propri di un mondo dell’immagine quale quello attuale e sublimati
o trasfigurati deviando verso l’onirismo ed il surreale, appare emblema della vanificazione, tanto
da suggerire, come nelle nature morte fiamminghe riscoperte tra le pagine di un libro, il senso
della vanitas a petto dell’apparenza e dell’opulenza, destabilizzando ogni sicurezza. “Come una
meditazione sul destino umano - scrive Pascale Viscardy – la vanità è formidabilmente pervasiva
nel lavoro dell’artista visuale. […] Come un enigma in correlazione all’invisibile, è al tempo stesso
una metafora per l’interiorità e una parodia delle società consumistiche di oggi che costringono lo
spettatore ad affrontare i suoi deliri. Allo stesso modo, la vanità è sintomatica del tempo che passa
e della morte e rende lo spettacolo di decadenza umana”.
Compare tra i flashes del vissuto quotidiano, tra le immagini consuete del contesto sociopolitico
come sguardo diretto sul mondo globalizzato e di ciò che è circostante, in un amalgama
concepibile come ibridazione continua, come dinamica mescolanza senza fine, in cui sottentra
l’ironia sottile se non talvolta l’autentica e diretta denuncia.
“In costante rivalutazione, il lavoro visuale di Danino – aggiunge ancora Viscardy – è in
espansione oggi così gioca con il concetto di matrice per ampliare le possibilità di ibridazione,
vertiginosamente sfocando lo spazio tempo continuo. In questo modo l’artista visuale sconvolge
strutture dialettiche sempre di più per il nostro grande piacere”.
Negli spazi di Sincresis si articolano in sequenza, ma senza un ordine voluto a priori, stampe di
immagini dell’universo globale, ricercate utilizzando il computer che interagiscono con soggetti
tracciati a biro ad inchiostro blu, il colore del profondo, come le opere pittoriche disposte
come pagine di un diario, modificati da Dany in base alla sua capacità espressiva e sintetico
simbolica, distinguendo ogni componente per ricondursi alla sintesi delle origini e cogliere
– come scrive Lauren Courtens – “la risonanza di varie “rémanences” - che – nel dizionario
francese significa: “Parziale persistenza di un fenomeno dopo la scomparsa della sua causa”.
Stratifica sapientemente il segno grafico o la tessitura pittorica, strato per strato, giocando con i
media, come in altri casi in cui adotta una varietà di tecniche, dalla litografia alla serigrafia, dalla
scannerizzazione alla fotocopia, dall’incisione alla traccia di inchiostro di penna, rigorosamente
blu, il colore del profondo, prediletto anche nella pittura, ed utilizzando più materiali, dalla stampa
su carta al cellophane “per creare stati contrastanti sulle superfici: incendi, nodi, ferite, “un'orgia
di textures e di materiali”.
Ogni giorno ha creato un lavoro pittorico disposto immediatamente a parete appena terminato,
come elementi dinamici e tracce di un viaggio, soggetti dell’universo naturale sui quali lavorare di
nuovo per poi giungere ad un assemblage in cui l’uno sembra generarsi dall’altro e la creazione
continua, invertendo, giustapponendo, contrapponendo....senza sosta.
Nel corso dell’inaugurazione, infatti, Dany sarà impegnato in una performance, come
proseguimento del suo lavoro, utilizzando una tela di grandi dimensioni.
DANY DANINO
Lavora e vive a Bruxelles dove è nato nel 1971.
Dopo gli studi presso l’Accademia Reale di belle arti di Bruxelles, ha seguito programmi di artista
in residenza in Francia ed a Tournai, ha partecipato al premio Jos Albert presso l’accademia reale
di scienze Lettere e belle arti in Belgio. Ha esposto le sue opere in personali presso gallerie private
prevalentemente in Belgio ed ha partecipato ad esposizioni collettive a Parigi, Lione, Bruxelles,
Tournai, Venezia.
http://www.danydanino.be/
Orari:
Vernissage venerdì 6 settembre ore 18.00. Apertura: tutti i giorni escluso la domenica fino
al 30 settembre dalle 17.00 alle 20.00. Per informazioni e appuntamenti: tel. 0571/73619;
a.scappini@virgilio.it
www.sincresisarte.com
www.sincresisarte.org (new website)
Come arrivare:
Superstrada da Firenze o da Pisa (FI PI LI) Uscita EMPOLI (la seconda dopo Empoli Est o Empoli
Ovest), a 700 metri verso il Centro di fronte alla INCOOP di Via della Repubblica o Ferrovie dello
Stato da Firenze, da Pisa, da Siena fermata Stazione Empoli e proseguire a piedi per un chilometro
in direzione Pisa.
Opening Friday, September 6, 2013
18.00 - 24.00
SINCRESIS Cultural Association for Contemporary Arts presents the creative work done in the
studio at our residence by the Belgian Dany Danino who recently exhibited his works in Venice
during the Wunderkammer exhibition curated by Antonio Nardone at Widmann Palace with
artists such as Jan Fabre and Jim Delvoye.
He has worked in our environment and in our space for three weeks and offers the public
characteristic features of its own creative path set to the dialogue between drawing and painting
as a comparison between two artistic modality in their specificity, to express his poetry.
Dany's work is characterized, in fact, a continuous exploration in the visible feeding his
imagination to project beyond each model, schema, or subject, which is filtered on an emotional
level to become something else. His analytical gaze directed toward the totality of the aspects
of the world, from the organic to the inorganic, the natural generation of human artifice draws
influences from digital photography grafting in the global village of telematic connection, in that
the free search through the internet allows to obtain a variety of material for testing and rework
personally according to your imagination and expressiveness.
His creative operation becomes, therefore, a mix of technology and craftsmanship brought by
modifying the objective data in the lyric subjective creation. My work - says the artist - is based
on the observation of reality photographed. The drawing takes me through the process of visual
analysis of the subject, forming a mental notion of it and then transferring this mental image
on paper. The memory also plays an important part in this process since it is always inevitable
a minimum time lag between the time of observation and the time of the drawing. It’s also
important to realize and accept the fact that it is impossible to hold the entirety of what is
perceived. The case is always part of the process. Why the hand cannot be compared to taking a
shot, introduces flaws in the design that are physical and emotional traces of the artist's body. In
other words, the purpose of the drawing is not the photographic precision, but propose a personal
interpretation of the subject. The concepts of memory, case, physicality and personality are key
elements of my work drawing, and are interested in finding how to transpose and transform into
painting".
Every day has created a pictorial work is arranged directly on the wall just ended, as dynamic
and traces of a journey, subjects of the natural universe to work on it again and then come to an
assemblage in which the one and the other seems to generate continuous creation, reversing,
juxtaposing, contrasting .... unabated.
During the inauguration, in fact, Dany will be involved in a performance, as a continuation of his
work, using a large canvas.
DANY DANINO
He works and lives in Brussels where he was born in 1971.
After studying at the Royal Academy of Fine Arts in Brussels, followed by an artist in residence
programs in France and in Tournai, attended the award Jos Albert at the Royal Academy of Arts
and Sciences Fine Arts in Belgium. He has exhibited his work in solo exhibitions at private galleries
mainly in Belgium and has participated in group exhibitions in Paris, Lyon, Brussels, Tournai,
Venice.
http://www.danydanino.be/
Orari:
Vernissage venerdì 6 settembre ore 18.00. Apertura: tutti i giorni escluso la domenica fino al 30
settembre dalle 17.00 alle 20.00. Per informazioni e appuntamenti: tel. 0571/73619;
Hours:
Vernissage Friday, September 6th at 18.00. Open: daily except Sundays until 30 September from
17.00 to 20.00. For information and appointments: Tel. 0571/73619;
a.scappini@virgilio.it
www.sincresisarte.com
www.sincresisarte.org
How to get there:
Highway from Florence or Pisa (FI PI LI) Exit Empoli (the second after Empoli Empoli East or West),
700 meters towards the center in front of the INCOOP of Republic Street or rail from Florence,
Pisa, Siena Empoli Station stop and walk for a mile in the direction of Pisa.
Inaugurazione venerdì 6 settembre 2013
ore 18.00 – 24.00
SINCRESIS Associazione culturale per le arti contemporanee presenta il lavoro creativo svolto in
studio presso la nostra residenza dall’artista belga Dany Danino che ha recentemente esposto le
sue opere a Venezia nell’ambito della mostra Wunderkammer curata da Antonio Nardone presso
Palazzo Widmann insieme ad artisti come Jan Fabre e Jim Delvoye.
Ha lavorato nel nostro territorio e nel nostro spazio per tre settimane e propone al pubblico
aspetti caratterizzanti del proprio itinerario creativo impostato sul dialogo tra disegno e pittura
come confronto tra due modalità artistiche che, nella loro specificità, convivono l’una a specchio
dell’altra per esprimere la sua poetica.
Il lavoro di Dany è connotato, infatti, da una continua esplorazione nel visibile che alimenta la
sua immaginazione per proiettarsi al di là di ogni modello, schema o soggetto, che viene filtrato
a livello emozionale per diventare altro. Il suo sguardo analitico orientato verso la totalità degli
aspetti del mondo, dall’organico all’inorganico, dalla generazione naturale all’artificio umano trae
suggestioni dalla fotografia digitale innestandosi nel villaggio globale della connessione telematica,
in quanto che la ricerca libera tramite internet gli permette di ottenere una molteplicità di
materiali da esaminare e rielaborare personalmente in base alla propria fantasia ed espressività.
La sua operazione creativa diventa, dunque, un mix tra portato tecnologico e manualità,
modificando il dato oggettivo in lirica creazione soggettiva, talora deformando e lacerando
fino agli estremi con segno incisivo gli aspetti del mondo vissuto che diventano esiti di un
metamorfismo tale da testimoniare il continuo alternarsi tra conscio ed inconscio come se ogni
dato razionale fosse trasformato da un’esigenza interna, per acquisire significanze simboliche;
indizio, frammento, cifrario dell’universo sceverato fino agli estremi nella frontiera sempre
percorribile tra visibile ed invisibile, tra finito ed infinito, come un passaggio di effluvi che
emergono in superficie dal profondo e viceversa.
Ogni segno, ogni particolare si compone in un tutto, dal molteplice all’uno e viceversa, nella
combinazione gratuita ed illimitata di elementi, che, specialmente nelle opere di grandi
dimensioni, assai emblematiche nel percorso di Dany fino ad oggi, esprimono nel libero alternarsi,
frutto dell’intervento del caso nel controllo cognitivo, l’approssimarsi al flusso di coscienza che
si manifesta ogni volta anche se il rigore trapela nella precisione del gesto pittorico o nel segno
grafico, tanto che l’osservatore potrebbe interrogarsi proprio sull’incidenza della casualità rispetto
ai processi logici che vengono a disinnescarsi per offrire spazio alla libera interpretazione ed ai
sentieri dell’immaginario.
“Il mio lavoro – dice l’artista – è basato sulla osservazione della realtà fotografata. Il disegno
mi prende attraverso il processo di analisi visuale del soggetto, formando una nozione
mentale di esso e poi trasferendo questa immagine mentale su carta. La memoria altresì gioca
una parte importante in questo processo poiché è sempre inevitabile un minimo scarto di
tempo tra il momento dell’osservazione ed il momento del disegno. E’ importante inoltre
realizzare e accettare il fatto che è impossibile trattenere la totalità di ciò che è percepito. Il
caso è sempre parte del processo. Perché la mano non può essere paragonata a una ripresa
fotografica, introduce imperfezioni nel disegno che sono tracce fisiche ed emozionali del corpo
dell’artista. In altre parole, lo scopo del disegno non è la precisione fotografica, ma proporre una
personale interpretazione del soggetto. I concetti di memoria, caso, fisicità e personalità sono
elementi chiave del mio lavoro disegnando, e sono interessato a trovare come si traspongono e
trasformano in pittura”.
Solitamente Dany parte dallo studio di un elemento dopo l’altro, similmente ad un’analisi
metodica, ma, in verità, non segue criteri di successione e ordinamento, anzi ciò che potrebbe
sembrare costruzione deriva da accumulazione, come se ogni forma o frammento, dalle parti
anatomiche del corpo umano agli aspetti della natura giungessero a comporsi dal magma, al
tempo stesso suscettibili come parvenze allo sgretolamento, alla cancellazione. Così il teschio
seminascosto o che talora emerge nella varietà di aspetti delineati dall’artista con estrema rapidità
utilizzando la penna a sfera, propri di un mondo dell’immagine quale quello attuale e sublimati
o trasfigurati deviando verso l’onirismo ed il surreale, appare emblema della vanificazione, tanto
da suggerire, come nelle nature morte fiamminghe riscoperte tra le pagine di un libro, il senso
della vanitas a petto dell’apparenza e dell’opulenza, destabilizzando ogni sicurezza. “Come una
meditazione sul destino umano - scrive Pascale Viscardy – la vanità è formidabilmente pervasiva
nel lavoro dell’artista visuale. […] Come un enigma in correlazione all’invisibile, è al tempo stesso
una metafora per l’interiorità e una parodia delle società consumistiche di oggi che costringono lo
spettatore ad affrontare i suoi deliri. Allo stesso modo, la vanità è sintomatica del tempo che passa
e della morte e rende lo spettacolo di decadenza umana”.
Compare tra i flashes del vissuto quotidiano, tra le immagini consuete del contesto sociopolitico
come sguardo diretto sul mondo globalizzato e di ciò che è circostante, in un amalgama
concepibile come ibridazione continua, come dinamica mescolanza senza fine, in cui sottentra
l’ironia sottile se non talvolta l’autentica e diretta denuncia.
“In costante rivalutazione, il lavoro visuale di Danino – aggiunge ancora Viscardy – è in
espansione oggi così gioca con il concetto di matrice per ampliare le possibilità di ibridazione,
vertiginosamente sfocando lo spazio tempo continuo. In questo modo l’artista visuale sconvolge
strutture dialettiche sempre di più per il nostro grande piacere”.
Negli spazi di Sincresis si articolano in sequenza, ma senza un ordine voluto a priori, stampe di
immagini dell’universo globale, ricercate utilizzando il computer che interagiscono con soggetti
tracciati a biro ad inchiostro blu, il colore del profondo, come le opere pittoriche disposte
come pagine di un diario, modificati da Dany in base alla sua capacità espressiva e sintetico
simbolica, distinguendo ogni componente per ricondursi alla sintesi delle origini e cogliere
– come scrive Lauren Courtens – “la risonanza di varie “rémanences” - che – nel dizionario
francese significa: “Parziale persistenza di un fenomeno dopo la scomparsa della sua causa”.
Stratifica sapientemente il segno grafico o la tessitura pittorica, strato per strato, giocando con i
media, come in altri casi in cui adotta una varietà di tecniche, dalla litografia alla serigrafia, dalla
scannerizzazione alla fotocopia, dall’incisione alla traccia di inchiostro di penna, rigorosamente
blu, il colore del profondo, prediletto anche nella pittura, ed utilizzando più materiali, dalla stampa
su carta al cellophane “per creare stati contrastanti sulle superfici: incendi, nodi, ferite, “un'orgia
di textures e di materiali”.
Ogni giorno ha creato un lavoro pittorico disposto immediatamente a parete appena terminato,
come elementi dinamici e tracce di un viaggio, soggetti dell’universo naturale sui quali lavorare di
nuovo per poi giungere ad un assemblage in cui l’uno sembra generarsi dall’altro e la creazione
continua, invertendo, giustapponendo, contrapponendo....senza sosta.
Nel corso dell’inaugurazione, infatti, Dany sarà impegnato in una performance, come
proseguimento del suo lavoro, utilizzando una tela di grandi dimensioni.
DANY DANINO
Lavora e vive a Bruxelles dove è nato nel 1971.
Dopo gli studi presso l’Accademia Reale di belle arti di Bruxelles, ha seguito programmi di artista
in residenza in Francia ed a Tournai, ha partecipato al premio Jos Albert presso l’accademia reale
di scienze Lettere e belle arti in Belgio. Ha esposto le sue opere in personali presso gallerie private
prevalentemente in Belgio ed ha partecipato ad esposizioni collettive a Parigi, Lione, Bruxelles,
Tournai, Venezia.
http://www.danydanino.be/
Orari:
Vernissage venerdì 6 settembre ore 18.00. Apertura: tutti i giorni escluso la domenica fino
al 30 settembre dalle 17.00 alle 20.00. Per informazioni e appuntamenti: tel. 0571/73619;
a.scappini@virgilio.it
www.sincresisarte.com
www.sincresisarte.org (new website)
Come arrivare:
Superstrada da Firenze o da Pisa (FI PI LI) Uscita EMPOLI (la seconda dopo Empoli Est o Empoli
Ovest), a 700 metri verso il Centro di fronte alla INCOOP di Via della Repubblica o Ferrovie dello
Stato da Firenze, da Pisa, da Siena fermata Stazione Empoli e proseguire a piedi per un chilometro
in direzione Pisa.
Opening Friday, September 6, 2013
18.00 - 24.00
SINCRESIS Cultural Association for Contemporary Arts presents the creative work done in the
studio at our residence by the Belgian Dany Danino who recently exhibited his works in Venice
during the Wunderkammer exhibition curated by Antonio Nardone at Widmann Palace with
artists such as Jan Fabre and Jim Delvoye.
He has worked in our environment and in our space for three weeks and offers the public
characteristic features of its own creative path set to the dialogue between drawing and painting
as a comparison between two artistic modality in their specificity, to express his poetry.
Dany's work is characterized, in fact, a continuous exploration in the visible feeding his
imagination to project beyond each model, schema, or subject, which is filtered on an emotional
level to become something else. His analytical gaze directed toward the totality of the aspects
of the world, from the organic to the inorganic, the natural generation of human artifice draws
influences from digital photography grafting in the global village of telematic connection, in that
the free search through the internet allows to obtain a variety of material for testing and rework
personally according to your imagination and expressiveness.
His creative operation becomes, therefore, a mix of technology and craftsmanship brought by
modifying the objective data in the lyric subjective creation. My work - says the artist - is based
on the observation of reality photographed. The drawing takes me through the process of visual
analysis of the subject, forming a mental notion of it and then transferring this mental image
on paper. The memory also plays an important part in this process since it is always inevitable
a minimum time lag between the time of observation and the time of the drawing. It’s also
important to realize and accept the fact that it is impossible to hold the entirety of what is
perceived. The case is always part of the process. Why the hand cannot be compared to taking a
shot, introduces flaws in the design that are physical and emotional traces of the artist's body. In
other words, the purpose of the drawing is not the photographic precision, but propose a personal
interpretation of the subject. The concepts of memory, case, physicality and personality are key
elements of my work drawing, and are interested in finding how to transpose and transform into
painting".
Every day has created a pictorial work is arranged directly on the wall just ended, as dynamic
and traces of a journey, subjects of the natural universe to work on it again and then come to an
assemblage in which the one and the other seems to generate continuous creation, reversing,
juxtaposing, contrasting .... unabated.
During the inauguration, in fact, Dany will be involved in a performance, as a continuation of his
work, using a large canvas.
DANY DANINO
He works and lives in Brussels where he was born in 1971.
After studying at the Royal Academy of Fine Arts in Brussels, followed by an artist in residence
programs in France and in Tournai, attended the award Jos Albert at the Royal Academy of Arts
and Sciences Fine Arts in Belgium. He has exhibited his work in solo exhibitions at private galleries
mainly in Belgium and has participated in group exhibitions in Paris, Lyon, Brussels, Tournai,
Venice.
http://www.danydanino.be/
Orari:
Vernissage venerdì 6 settembre ore 18.00. Apertura: tutti i giorni escluso la domenica fino al 30
settembre dalle 17.00 alle 20.00. Per informazioni e appuntamenti: tel. 0571/73619;
Hours:
Vernissage Friday, September 6th at 18.00. Open: daily except Sundays until 30 September from
17.00 to 20.00. For information and appointments: Tel. 0571/73619;
a.scappini@virgilio.it
www.sincresisarte.com
www.sincresisarte.org
How to get there:
Highway from Florence or Pisa (FI PI LI) Exit Empoli (the second after Empoli Empoli East or West),
700 meters towards the center in front of the INCOOP of Republic Street or rail from Florence,
Pisa, Siena Empoli Station stop and walk for a mile in the direction of Pisa.
06
settembre 2013
Dany Danino – Work in progress
Dal 06 al 30 settembre 2013
arte contemporanea
Location
SINCRESIS
Empoli, Via Della Repubblica, 52/54, (Firenze)
Empoli, Via Della Repubblica, 52/54, (Firenze)
Orario di apertura
tutti i giorni escluso la domenica dalle 17.00 alle 20
Vernissage
6 Settembre 2013, ore 18
Autore