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Danza occidentale
In questa mostra il recupero del “coinvolgimento fisico” nel processo creativo cerca nell’elemento materico, pesante, le ragioni di un fare artistico oggi sulla via della totale smaterializzazione; minacciato dalle moderne tecnologie e dalla pressochè totale scomparsa di qualsiasi “necessita’” espressivo-pittorica
Comunicato stampa
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Gli esseri umani si esprimono naturalmente attraverso il movimento.
La danza è la trasformazione di ordinari movimenti funzionali e espressivi in movimenti straordinari per scopi straordinari.
La danza umana differisce da quella di altri animali per l’uso consapevole di simboli. La danza va oltre gli scopi funzionali dei movimenti usati nel lavoro o nello sport, per esprimere emozioni, stati d’animo, o idee; raccontare una storia appassionante, esteticamente valida.
In questa mostra il recupero del “coinvolgimento fisico” nel processo creativo cerca nell’elemento materico, pesante, le ragioni di un fare artistico oggi sulla via della totale smaterializzazione; minacciato dalle moderne tecnologie e dalla pressochè totale scomparsa di qualsiasi “necessita’” espressivo-pittorica.
“Il “soggetto” pittorico e’ morto, ma non il suo corpo, almeno fino a quando siamo qui a parlarne” afferma l’autore, anteponendo l’urgenza sensibile e la precedenza tattile, ai pur presenti soggetti storici, di cronaca o religiosi delle sue opere.
Il corpo umano può eseguire molti movimenti. La danzapittura privilegia certi tipi di movimentisegni anziché altri, ed è ciò che caratterizza lo stile.
Combinando vari movimentimateriali e usando dinamicheprocedimenti diversi, si può creare un infinità di passaggipaesaggi.
Gradualmente i movimenti, i processi pittorici, si “calcificano” in un “mandala esistenziale”, una “danza occidentale” mai codificabile in un immagine ben definita.
La danza è la trasformazione di ordinari movimenti funzionali e espressivi in movimenti straordinari per scopi straordinari.
La danza umana differisce da quella di altri animali per l’uso consapevole di simboli. La danza va oltre gli scopi funzionali dei movimenti usati nel lavoro o nello sport, per esprimere emozioni, stati d’animo, o idee; raccontare una storia appassionante, esteticamente valida.
In questa mostra il recupero del “coinvolgimento fisico” nel processo creativo cerca nell’elemento materico, pesante, le ragioni di un fare artistico oggi sulla via della totale smaterializzazione; minacciato dalle moderne tecnologie e dalla pressochè totale scomparsa di qualsiasi “necessita’” espressivo-pittorica.
“Il “soggetto” pittorico e’ morto, ma non il suo corpo, almeno fino a quando siamo qui a parlarne” afferma l’autore, anteponendo l’urgenza sensibile e la precedenza tattile, ai pur presenti soggetti storici, di cronaca o religiosi delle sue opere.
Il corpo umano può eseguire molti movimenti. La danzapittura privilegia certi tipi di movimentisegni anziché altri, ed è ciò che caratterizza lo stile.
Combinando vari movimentimateriali e usando dinamicheprocedimenti diversi, si può creare un infinità di passaggipaesaggi.
Gradualmente i movimenti, i processi pittorici, si “calcificano” in un “mandala esistenziale”, una “danza occidentale” mai codificabile in un immagine ben definita.
28
settembre 2006
Danza occidentale
Dal 28 settembre al 21 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
SPAZIO OMNIA
Milano, Piazza Luigi Vittorio Bertarelli, 4, (Milano)
Milano, Piazza Luigi Vittorio Bertarelli, 4, (Milano)
Orario di apertura
dalle 10 alle 19.30 escluso la domenica
Vernissage
28 Settembre 2006, ore 17
Autore
Curatore