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Daria Morucci – Inviti
Una Roma privata della sua luce e della sua atmosfera. Con colori trasformati lascia lo spettatore perplesso davanti alle sue proposte: una vetrina, una scala metallica, un seggiolino di una giostra, un semaforo…
Uniche presenze umane, ombre assorte in se stesse, quasi assorbite dal colore.
Comunicato stampa
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La Magnolia, spazio espositivo della Casa Internazionale delle Donne presenta le opere della fotografa romana Daria Morucci, che mette in mostra una Roma privata della sua luce e della sua atmosfera. La città con i suoi colori trasformati lascia lo spettatore perplesso davanti alle sue proposte: la vetrina di un negozio, una scala metallica, un seggiolino di una giostra, l’accettazione di un ambulatorio, un semaforo…
Le uniche presenze umane sono ombre assorte in se stesse, quasi assorbite dal colore.
“…forse più delle forme e dei volumi ciò che agisce maggiormente sulla nostra percezione sono le sottili vibrazioni dei colori e della luce. Nelle immagini di Daria Morucci i colori nascono da un procedimento chimico previsto, atteso, sperato, non creato in modo digitale; colori dei ricordi e della mente permeano la carta fotografica di queste stampe da diapositive sviluppate in cross-processing con l’unico scopo di immobilizzare i riflessi di una realtà umana profondamente riconoscibile e rintracciabile nell’immanenza di cose, eventi o accadimenti quotidiani. Degli esseri umani non compaiono i corpi-involucri ma solo le ombre per lasciare che di questi vengano intuiti soltanto i pensieri, il sentire; ombre che rendono persone e cose, private della loro tridimensionalità, più imponenti nella loro essenza; compaiono busti e gambe di manichini al posto di corpi umani: immagini in cui lo scandaglio dello spirito è gelato, fermato e talvolta relegato in un colore privo di ogni brillantezza, spesso opaco e freddo, che evidenzia un’ umanità costantemente privata della sua ricchezza, unicità e specificità; compaiono dettagli dunque, dettagli umani e urbani di una Roma trasfigurata dagli attributi espressivi dell’autrice che si serve dei colori e dei contrasti cromatici, di doppie e triple esposizioni, per suscitare in chi osserva la memoria, il ricordo di quel sé che costantemente è soggetto a stipulare compromessi con il quotidiano metropolitano; ma in queste immagini vi è anche altro: il riflesso di un invito per chi osserva a ricordare quell’assoluta sospensione che tra l’accadimento e l’immagine si costituisce istante prima dello scatto: in quella sospensione ciò che presenzia l’anima è un’emozione; a chi osserva presenzierà l’ascolto, forse una domanda, un perché, un’ incomprensione? Comunque è un invito ad instaurare un dialogo fra sé e l’altro, o fra sé e sé , il tutto tra gli scorci di un’insolita città…”
Maria Teresa Lepone
Precederà l’inaugurazione della mostra Inviti un intervento su “La luce e il colore nelle espressioni artistiche” della Dott.ssa Maria Teresa Lepone, ore 18.00
Le uniche presenze umane sono ombre assorte in se stesse, quasi assorbite dal colore.
“…forse più delle forme e dei volumi ciò che agisce maggiormente sulla nostra percezione sono le sottili vibrazioni dei colori e della luce. Nelle immagini di Daria Morucci i colori nascono da un procedimento chimico previsto, atteso, sperato, non creato in modo digitale; colori dei ricordi e della mente permeano la carta fotografica di queste stampe da diapositive sviluppate in cross-processing con l’unico scopo di immobilizzare i riflessi di una realtà umana profondamente riconoscibile e rintracciabile nell’immanenza di cose, eventi o accadimenti quotidiani. Degli esseri umani non compaiono i corpi-involucri ma solo le ombre per lasciare che di questi vengano intuiti soltanto i pensieri, il sentire; ombre che rendono persone e cose, private della loro tridimensionalità, più imponenti nella loro essenza; compaiono busti e gambe di manichini al posto di corpi umani: immagini in cui lo scandaglio dello spirito è gelato, fermato e talvolta relegato in un colore privo di ogni brillantezza, spesso opaco e freddo, che evidenzia un’ umanità costantemente privata della sua ricchezza, unicità e specificità; compaiono dettagli dunque, dettagli umani e urbani di una Roma trasfigurata dagli attributi espressivi dell’autrice che si serve dei colori e dei contrasti cromatici, di doppie e triple esposizioni, per suscitare in chi osserva la memoria, il ricordo di quel sé che costantemente è soggetto a stipulare compromessi con il quotidiano metropolitano; ma in queste immagini vi è anche altro: il riflesso di un invito per chi osserva a ricordare quell’assoluta sospensione che tra l’accadimento e l’immagine si costituisce istante prima dello scatto: in quella sospensione ciò che presenzia l’anima è un’emozione; a chi osserva presenzierà l’ascolto, forse una domanda, un perché, un’ incomprensione? Comunque è un invito ad instaurare un dialogo fra sé e l’altro, o fra sé e sé , il tutto tra gli scorci di un’insolita città…”
Maria Teresa Lepone
Precederà l’inaugurazione della mostra Inviti un intervento su “La luce e il colore nelle espressioni artistiche” della Dott.ssa Maria Teresa Lepone, ore 18.00
15
gennaio 2009
Daria Morucci – Inviti
Dal 15 gennaio al 05 febbraio 2009
fotografia
Location
CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE
Roma, Via Della Lungara, 19, (Roma)
Roma, Via Della Lungara, 19, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 14-19
Vernissage
15 Gennaio 2009, ore 18
Autore
Curatore