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Dario Ballantini – 1980-2020
La mostra curata da Massimo Licinio e Annalisa Gemmi, raccoglie la produzione di arti visive di Dario Ballantini che va dagli anni ‘80 della formazione liceale, fino ai giorni nostri con una sezione di quadri eseguiti durante il lockdown.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà inaugurata venerdì 21 agosto ore 21, al Polo Culturale Bottini dell'Olio/Museo della Città, in piazza del Luogo Pio, la Mostra Antologica 1980-2020 di Dario Ballantini, trasformista attore e soprattutto pittore (preview stampa giovedì 20 agosto ore 12.30).
Trasformista attore e soprattutto pittore, Dario Ballantini torna nella sua Livorno con una mostra antologica patrocinata dal Comune.
La mostra curata da Massimo Licinio e Annalisa Gemmi, raccoglie la sua produzione di arti visive che va dagli anni ‘80 della formazione liceale, fino ai giorni nostri con una sezione di quadri eseguiti durante il lockdown.
I dipinti esposti sono 47 oltre una ventina di disegni e materiale video (documentari e video arte).
Per Dario Ballantini è sempre stato naturale dipingere, ha cominciato da ragazzo e non ha mai smesso.
La sua è stata, come dimostrano gli scarabocchi, i disegni a penna ed i tentativi di realizzare fumetti contenuti in questa mostra, un’arte impaziente di raccontare, irrequieta come la sua città.
Ballantini ha sempre ricercato una personale espressività che, in questo allestimento, sarà divisa in un percorso fatto di cicli.
La poetica del suo “periodo livornese”, sempre rivolta all’essere umano, ha avuto due fasi: la prima caratterizzata da uno stile che ricorda Egon Schiele, con le figure quasi malate di vivere, la seconda da un vago sentore metafisico, notturno e mistico, in cerca di risposte esistenziali, nel tentativo di placare l’eccessiva gestualità “aggressiva” che sarebbe esplosa in periodi successivi sviluppati dagli inizi del 2000.
Le sue esposizioni in circa 40 anni di attività, hanno raggiunto Musei e Gallerie di quasi tutto il mondo tra cui Parigi, Londra, Cambridge, Miami, Amsterdam e Praga.
Recentemente Ballantini ha prodotto anche alcune sculture in bronzo ed esplorando un mondo finora solo rasentato dalla sua attività televisiva, ha realizzato tre opere di video arte (tra cui un omaggio a Lindsay Kemp) che saranno proiettate in una delle sale.
Trasformista attore e soprattutto pittore, Dario Ballantini torna nella sua Livorno con una mostra antologica patrocinata dal Comune.
La mostra curata da Massimo Licinio e Annalisa Gemmi, raccoglie la sua produzione di arti visive che va dagli anni ‘80 della formazione liceale, fino ai giorni nostri con una sezione di quadri eseguiti durante il lockdown.
I dipinti esposti sono 47 oltre una ventina di disegni e materiale video (documentari e video arte).
Per Dario Ballantini è sempre stato naturale dipingere, ha cominciato da ragazzo e non ha mai smesso.
La sua è stata, come dimostrano gli scarabocchi, i disegni a penna ed i tentativi di realizzare fumetti contenuti in questa mostra, un’arte impaziente di raccontare, irrequieta come la sua città.
Ballantini ha sempre ricercato una personale espressività che, in questo allestimento, sarà divisa in un percorso fatto di cicli.
La poetica del suo “periodo livornese”, sempre rivolta all’essere umano, ha avuto due fasi: la prima caratterizzata da uno stile che ricorda Egon Schiele, con le figure quasi malate di vivere, la seconda da un vago sentore metafisico, notturno e mistico, in cerca di risposte esistenziali, nel tentativo di placare l’eccessiva gestualità “aggressiva” che sarebbe esplosa in periodi successivi sviluppati dagli inizi del 2000.
Le sue esposizioni in circa 40 anni di attività, hanno raggiunto Musei e Gallerie di quasi tutto il mondo tra cui Parigi, Londra, Cambridge, Miami, Amsterdam e Praga.
Recentemente Ballantini ha prodotto anche alcune sculture in bronzo ed esplorando un mondo finora solo rasentato dalla sua attività televisiva, ha realizzato tre opere di video arte (tra cui un omaggio a Lindsay Kemp) che saranno proiettate in una delle sale.
21
agosto 2020
Dario Ballantini – 1980-2020
Dal 21 agosto al 21 settembre 2020
arte contemporanea
Location
BOTTINI DELL’OLIO
Livorno, Viale Caprera, 2, (Livorno)
Livorno, Viale Caprera, 2, (Livorno)
Biglietti
gratuito
Orario di apertura
dal 21 al 31 agosto ore 21-24. Dal 1 al 20 settembre ore 8.30-19.30
Vernissage
21 Agosto 2020, h 21 (Preview stampa giovedì 20 agosto ore 12.30).
Autore
Curatore