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Dario Brevi – Anche l’occhio vuole la sua parte
La tecnologia si dimostra uno dei mezzi più efficaci non solo per modificare l’ambiente, ma soprattutto per anticipare la visione di scenari possibili, non ancora realizzati. Questo slancio costruttivista anima la ricerca di Brevi
Comunicato stampa
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Sergio Sgrilli torna a vestire i panni del padrone di casa al CRT Teatro dell’Arte della Triennale di Milano, dove tra un bicchiere di buon vino, contaminazioni artistiche a cura di Francesco Gattuso e ospiti a sorpresa, il teatro ritorna alla sua antica dimensione sociale di scambio e interazione.
Il teatro apre le porte alle 19,30 e si comincia con i piaceri della buona tavola con prodotti tipici regionali presentati dalle aziende produttrici.
Contemporaneamente nel foyer si potranno vedere le opere di Dario Brevi.
Dopo aver ben mangiato e ben bevuto, dopo aver solleticato l’occhio e l’intelletto con i lavori di Dario Brevi, alle 21 il padrone di casa prende la parola: Sergio Sgrilli e compagni vanno a ruota libera, tra teatro, cabaret, riflessioni ad alta voce e buona musica.
Al termine dello spettacolo verso le 23,15 Sgrilli congederà gli ospiti con la degustazione di un buon vino accompagnato da altre delicatessen e buona musica jazz.
…il tutto da condividere e apprezzare in compagnia.
Dario Brevi nato a Limbiate in provincia di Milano, nel 1955 dove vive e lavora. Si è diplomato nel 1973 al liceo artistico di Brera e si è laureato in architettura al Politecnico di Milano. Viene subito segnalato fra gli artisti più interessanti della sua generazione con esposizioni a carattere internazionale, personale nel 1982 a Basilea, e mostre a Tokyo e Barcellona.
Ha fatto parte, negli anni 80, del movimento artistico “Nuovo Futurismo”, formatosi presso la galleria Diagramma/Luciano Inga-Pin di Milano e teorizzato dal critico bolognese Renato Barilli.
Ha tenuto mostre personali e collettive in Italia ed all’estero in gallerie private, spazi pubblici e musei.
Del suo lavoro si sono occupati numerosi critici d’arte con saggi e scritti pubblicati sui maggiori quotidiani e periodici di settore e non, italiani e stranieri.
Le sue opere sono esposte in permanenza presso la galleria Centro Steccata di Parma.
(d.brevi@libero.it www.dariobrevi.net)
…La tecnologia si dimostra uno dei mezzi più efficaci non solo per modificare l’ambiente, ma soprattutto per anticipare la visione di scenari possibili, non ancora realizzati. Questo slancio costruttivista anima la ricerca di DARIO BREVI, che negli anni Ottanta aderisce al Nuovo Futurismo teorizzato dal critico Renato Barilli. Servendosi di legni medium density, ottenuti con una lavorazione industriale, l’artista compone assemblages nei quali dialogano pittura e scultura, rafforzandosi reciprocamente. Il superamento di ogni barriera tra i mezzi espressivi segna il successo della contaminazione, ormai diventata una cifra stilistica dominante. Mentre il gesto si arresta nello spazio, i profili del modellato, incisivi e robusti, innescano una danza che libera le forme dal loro supporto bidimensionale; inoltre acrilici e vernici restituiscono un cromatismo squillante, capace di orchestrare con efficacia gli equilibri compositivi. Il movimento è tutto giocato sulla dialettica degli opposti:aperto/chiuso, visivo/tattile, elastico/duro. La realtà viene catturata all’interno della materia per offrirsi al gioco degli sguardi, della profondità illusoria, del virtuosismo. Il gusto per le tensioni scalari e la forza delle linee è un esplicito tributo all’estetica futurista, riproposta, però, in chiave più leggera, disincantata, neo-pop. Così Dario Brevi sfrutta la teatralità dei materiali sintetici, gli stessi che ritroviamo nell’arredo urbano e negli spazi pubblici contemporanei.
CLARA CARPANINI dalla mostra SCINTILLE DI FUTURO – sez. arte ALDILA’ Palazzo Farnese – Piacenza 2005
Il teatro apre le porte alle 19,30 e si comincia con i piaceri della buona tavola con prodotti tipici regionali presentati dalle aziende produttrici.
Contemporaneamente nel foyer si potranno vedere le opere di Dario Brevi.
Dopo aver ben mangiato e ben bevuto, dopo aver solleticato l’occhio e l’intelletto con i lavori di Dario Brevi, alle 21 il padrone di casa prende la parola: Sergio Sgrilli e compagni vanno a ruota libera, tra teatro, cabaret, riflessioni ad alta voce e buona musica.
Al termine dello spettacolo verso le 23,15 Sgrilli congederà gli ospiti con la degustazione di un buon vino accompagnato da altre delicatessen e buona musica jazz.
…il tutto da condividere e apprezzare in compagnia.
Dario Brevi nato a Limbiate in provincia di Milano, nel 1955 dove vive e lavora. Si è diplomato nel 1973 al liceo artistico di Brera e si è laureato in architettura al Politecnico di Milano. Viene subito segnalato fra gli artisti più interessanti della sua generazione con esposizioni a carattere internazionale, personale nel 1982 a Basilea, e mostre a Tokyo e Barcellona.
Ha fatto parte, negli anni 80, del movimento artistico “Nuovo Futurismo”, formatosi presso la galleria Diagramma/Luciano Inga-Pin di Milano e teorizzato dal critico bolognese Renato Barilli.
Ha tenuto mostre personali e collettive in Italia ed all’estero in gallerie private, spazi pubblici e musei.
Del suo lavoro si sono occupati numerosi critici d’arte con saggi e scritti pubblicati sui maggiori quotidiani e periodici di settore e non, italiani e stranieri.
Le sue opere sono esposte in permanenza presso la galleria Centro Steccata di Parma.
(d.brevi@libero.it www.dariobrevi.net)
…La tecnologia si dimostra uno dei mezzi più efficaci non solo per modificare l’ambiente, ma soprattutto per anticipare la visione di scenari possibili, non ancora realizzati. Questo slancio costruttivista anima la ricerca di DARIO BREVI, che negli anni Ottanta aderisce al Nuovo Futurismo teorizzato dal critico Renato Barilli. Servendosi di legni medium density, ottenuti con una lavorazione industriale, l’artista compone assemblages nei quali dialogano pittura e scultura, rafforzandosi reciprocamente. Il superamento di ogni barriera tra i mezzi espressivi segna il successo della contaminazione, ormai diventata una cifra stilistica dominante. Mentre il gesto si arresta nello spazio, i profili del modellato, incisivi e robusti, innescano una danza che libera le forme dal loro supporto bidimensionale; inoltre acrilici e vernici restituiscono un cromatismo squillante, capace di orchestrare con efficacia gli equilibri compositivi. Il movimento è tutto giocato sulla dialettica degli opposti:aperto/chiuso, visivo/tattile, elastico/duro. La realtà viene catturata all’interno della materia per offrirsi al gioco degli sguardi, della profondità illusoria, del virtuosismo. Il gusto per le tensioni scalari e la forza delle linee è un esplicito tributo all’estetica futurista, riproposta, però, in chiave più leggera, disincantata, neo-pop. Così Dario Brevi sfrutta la teatralità dei materiali sintetici, gli stessi che ritroviamo nell’arredo urbano e negli spazi pubblici contemporanei.
CLARA CARPANINI dalla mostra SCINTILLE DI FUTURO – sez. arte ALDILA’ Palazzo Farnese – Piacenza 2005
28
gennaio 2008
Dario Brevi – Anche l’occhio vuole la sua parte
Dal 28 gennaio al 10 febbraio 2008
arte contemporanea
Location
CRT – TEATRO DELL’ARTE
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Orario di apertura
in occasione spettacoli teatrali
Vernissage
28 Gennaio 2008, ore 19,30
Sito web
www.dariobrevi.net
Autore
Curatore