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Dario Del Bufalo – Marmorari Magistri Romani
Presentazione del volume edito da «L’Erma» di Bretschneider Marmorari Magistri Romani di Dario Del Bufalo.
Comunicato stampa
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Martedì 19 ottobre 2010 alle ore 18, presso la Sala del Consiglio Nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, S.E. Pietro Vittorelli, Folco Quilici, Mario Lolli Ghetti e Vittorio Sgarbi presenteranno il volume edito da «L’Erma» di Bretschneider Marmorari Magistri Romani di Dario Del Bufalo.
Il volume, realizzato e promosso dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del VI Centenario dell’Vniversità dei Marmorari di Roma, vuole tracciare una visione vasta e approfondita di Roma e della sua arte principale - l’architettura e la decorazione marmorea - dall’Impero al Medioevo.
Prendendo spunto dalle scuole marmorarie della città, note con il nome di Cosmati, l’autore riesce ad offrirci un panorama inedito della storia di Roma attraverso la rilettura del legame tra le vicende storiche, sociali, religiose e le mutazioni stilistiche prodotte nell’architettura e nella decorazione. L’elemento di partenza è dunque l’arte del marmo, che ha attraversato i secoli rimanendo una costante nella storia di Roma, ed ha rappresentato per questa ragione un esempio di continuità spazio-temporale unico al mondo.
Il reimpiego dei materiali antichi, pratica assai diffusa nel Medioevo, ha permesso alla Roma Cristiana di creare un linguaggio formalmente nuovo e adeguato ai valori liturgici della religione, attraverso l’utilizzo di vecchi elementi appartenenti alla classicità. L’indagine di Dario Del Bufalo mostra come nel caso dei Marmorari Romani questo riuso abbia costituito un elemento fondamentale per preservare e rinnovare l’unicità della tradizione lapicida antica, della quale viene custodito il valore simbolico, politico e religioso.
Ogni nuovo linguaggio, infatti, si forma attraverso il riuso di vecchi elementi, esprimendo al contempo le trasformazioni della società in corso. Non bisogna guardare a tale riuso di materiali naturali o elementi architettonici come a un barbaro saccheggio dell’antichità: nel caso dei Marmorari Romani si tratta piuttosto della prosecuzione della tradizione classica, di un rapporto di continuità con la storia che ha permesso a Roma di rinascere per l’ennesima volta su se stessa e sulle proprie rovine.
Da questa nuova lettura della pratica del riuso scaturisce un’immagine nuova: piuttosto che mettere l’accento sui momenti di rottura, distinguendo metaforicamente e letteralmente gli strati archeologici, l’indagine dell’autore racconta la storia di un’eredità, quella classica, rinata nel tempo e nei luoghi attraverso le forme e i colori del marmo.
I Marmorari Romani hanno operato ben oltre i confini italiani, in Francia, Germania e Inghilterra; attraverso le pagine di Dario Del Bufalo riusciamo a ricostruire i percorsi che le belle pietre colorate dell’antica Roma hanno compiuto, continuando a sprigionare nei secoli il loro fascino indiscusso; una storia di Roma inedita e affascinante, scritta nella pietra e nei suoi colori.
Il volume è impreziosito inoltre da numerose fotografie di architetture e manufatti marmorei, molti dei quali inediti, per la maggior parte scattate dall’autore stesso.
Alla trattazione fanno seguito varie note sui singoli aspetti dell’arte del marmo, oltre a una sezione dedicata ad un campionario dei principali marmi colorati in uso nell’antica Roma e poi reimpiegati dai Cosmati.
Concludono il volume alcune scoperte per il mondo dell’arte, raccolte dall’autore sotto il nome di “Notulae Marmorarie”: saggi esplorativi nei quali lo studio del marmo porta a svelare notizie inedite riguardo al vaso ritrovato di Cassiano dal Pozzo, i Santi Quattro Coronati a Luxor, il dipinto di Hans Holbein il Giovane “Gli ambasciatori” e, infine, la “Flagellazione di Cristo” di Piero della Francesca.
Il volume, realizzato e promosso dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del VI Centenario dell’Vniversità dei Marmorari di Roma, vuole tracciare una visione vasta e approfondita di Roma e della sua arte principale - l’architettura e la decorazione marmorea - dall’Impero al Medioevo.
Prendendo spunto dalle scuole marmorarie della città, note con il nome di Cosmati, l’autore riesce ad offrirci un panorama inedito della storia di Roma attraverso la rilettura del legame tra le vicende storiche, sociali, religiose e le mutazioni stilistiche prodotte nell’architettura e nella decorazione. L’elemento di partenza è dunque l’arte del marmo, che ha attraversato i secoli rimanendo una costante nella storia di Roma, ed ha rappresentato per questa ragione un esempio di continuità spazio-temporale unico al mondo.
Il reimpiego dei materiali antichi, pratica assai diffusa nel Medioevo, ha permesso alla Roma Cristiana di creare un linguaggio formalmente nuovo e adeguato ai valori liturgici della religione, attraverso l’utilizzo di vecchi elementi appartenenti alla classicità. L’indagine di Dario Del Bufalo mostra come nel caso dei Marmorari Romani questo riuso abbia costituito un elemento fondamentale per preservare e rinnovare l’unicità della tradizione lapicida antica, della quale viene custodito il valore simbolico, politico e religioso.
Ogni nuovo linguaggio, infatti, si forma attraverso il riuso di vecchi elementi, esprimendo al contempo le trasformazioni della società in corso. Non bisogna guardare a tale riuso di materiali naturali o elementi architettonici come a un barbaro saccheggio dell’antichità: nel caso dei Marmorari Romani si tratta piuttosto della prosecuzione della tradizione classica, di un rapporto di continuità con la storia che ha permesso a Roma di rinascere per l’ennesima volta su se stessa e sulle proprie rovine.
Da questa nuova lettura della pratica del riuso scaturisce un’immagine nuova: piuttosto che mettere l’accento sui momenti di rottura, distinguendo metaforicamente e letteralmente gli strati archeologici, l’indagine dell’autore racconta la storia di un’eredità, quella classica, rinata nel tempo e nei luoghi attraverso le forme e i colori del marmo.
I Marmorari Romani hanno operato ben oltre i confini italiani, in Francia, Germania e Inghilterra; attraverso le pagine di Dario Del Bufalo riusciamo a ricostruire i percorsi che le belle pietre colorate dell’antica Roma hanno compiuto, continuando a sprigionare nei secoli il loro fascino indiscusso; una storia di Roma inedita e affascinante, scritta nella pietra e nei suoi colori.
Il volume è impreziosito inoltre da numerose fotografie di architetture e manufatti marmorei, molti dei quali inediti, per la maggior parte scattate dall’autore stesso.
Alla trattazione fanno seguito varie note sui singoli aspetti dell’arte del marmo, oltre a una sezione dedicata ad un campionario dei principali marmi colorati in uso nell’antica Roma e poi reimpiegati dai Cosmati.
Concludono il volume alcune scoperte per il mondo dell’arte, raccolte dall’autore sotto il nome di “Notulae Marmorarie”: saggi esplorativi nei quali lo studio del marmo porta a svelare notizie inedite riguardo al vaso ritrovato di Cassiano dal Pozzo, i Santi Quattro Coronati a Luxor, il dipinto di Hans Holbein il Giovane “Gli ambasciatori” e, infine, la “Flagellazione di Cristo” di Piero della Francesca.
19
ottobre 2010
Dario Del Bufalo – Marmorari Magistri Romani
19 ottobre 2010
presentazione
Location
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
Roma, Via Del Collegio Romano, 27, (Roma)
Roma, Via Del Collegio Romano, 27, (Roma)
Vernissage
19 Ottobre 2010, ore 18
Sito web
www.universitadeimarmorari.it
Ufficio stampa
STUDIO BEGNINI
Autore