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Dario Denso Andriolo – Ad Calvariam
Nella cripta della chiesa palermitana si inaugura la video-scultura dell’artista Dario Denso Andriolo ispirata all’iconografia del Christus patiens
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 7 dicembre 2018, alle ore 19:00, si presenta alla cripta di san Matteo al Cassaro (Palermo) “Ad Calvariam”, video-scultura dell’artista Dario Denso Andriolo ispirata all’iconografia del Christus patiens.
L’opera, presentata alla chiesa di santa Maria dello Spasimo come evento collaterale di Manifesta12 e #anteprima I-design, trova nuovo allestimento in un altro suggestivo monumento, la cripta di san Matteo, luogo di sepoltura di artisti quali Vito D’Anna (1718-1769) e Giacomo Serpotta (1652-1732).
L’installazione si lega a doppio filo con il capolavoro di Raffaello, lo “Spasimo di Sicilia” (1517), oggi custodito al Prado di Madrid e originariamente destinato alla chiesa omonima palermitana. La dolorosa salita al Calvario, descritta con grande intensità dall’artista urbinate, si converte e si condensa in una figurazione estremamente sintetica, carica di pathos e intenso magnetismo, in grado di raccontare in chiave contemporanea l’universalità del dolore e delle sofferenze umane.
Un incrocio destrutturato di bianchi volumi diviene schermo per la visione drammatica della Passione, che si eternizza nel tempo presente mettendo a nudo un conflitto umano e sociale in cui il tempo sembra arrestarsi, retrocedere e poi riprendere forma.
L’installazione, promossa da I-design e dall’associazione Amici dei Musei Siciliani è a cura di Maria Luisa Montaperto e inserita nella programmazione di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.
Bio
Dario Denso Andriolo (Palermo, 1984) è laureato in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Palermo. La sua ricerca artistica, che trae origine dalla lavorazione diretta della materia, si è naturalmente orientata verso la progettazione grafica e la modellazione in 3D, integrando la presenza fisica dell’oggetto con video e mappature tridimensionali. I suoi lavori intrecciano scultura, grafica, design, audio e multimedialità, dando vita a installazioni dal forte impatto visivo.
Del 2015 è la serie in carta pressata “Under Pressure”. Nello stesso anno ha esposto in collettiva al MuRa di Racalmuto (AG) per “Diciotto sculture per dieci anni di biennio” a cura di Giuseppe Agnello, Daniele Franzella ed Emilia Valenza. Al 2017 risale la sua personale “In Saecula Saecolurum” (oratorio di san Mercurio, Palermo), inserita nella VI edizione di I-Design.
Ha curato scenografie digitali per musicisti quali Raving George, Crookers, Subsonica, Fedde Le Grand, Fatboy Slim, Bob Sinclar, Hardwell, Rocco Hunt e Reset e in spettacoli teatrali quali “Il Grande Oz” (2016) e “Sì, stiamo insieme!” de I soldi spicci (2018). Sue opere sono state acquisite in collezioni private quali Mercedes Smart e Unicredit e pubblicate in copertina nel settimanale “la lettura” del Corriere della Sera (agosto 2015). La sua scultura “Knigh”, un cavallo degli scacchi scolpito nella pietra lavica, è divenuta arredo urbano nel paese di Belpasso (CT), cittadina nota come la “scacchiera dell’Etna”.
Fra i videomapping realizzati “Peace will feed the world”, per la diciottesima edizione del Cous Cous Fest (2015, San Vito Lo Capo, TP), “Il ruggito della velocità” (2017, Real Albergo delle Povere, Palermo) e “Rinasce Palermo” (2018, Palazzo delle Aquile, Palermo).
L’opera, presentata alla chiesa di santa Maria dello Spasimo come evento collaterale di Manifesta12 e #anteprima I-design, trova nuovo allestimento in un altro suggestivo monumento, la cripta di san Matteo, luogo di sepoltura di artisti quali Vito D’Anna (1718-1769) e Giacomo Serpotta (1652-1732).
L’installazione si lega a doppio filo con il capolavoro di Raffaello, lo “Spasimo di Sicilia” (1517), oggi custodito al Prado di Madrid e originariamente destinato alla chiesa omonima palermitana. La dolorosa salita al Calvario, descritta con grande intensità dall’artista urbinate, si converte e si condensa in una figurazione estremamente sintetica, carica di pathos e intenso magnetismo, in grado di raccontare in chiave contemporanea l’universalità del dolore e delle sofferenze umane.
Un incrocio destrutturato di bianchi volumi diviene schermo per la visione drammatica della Passione, che si eternizza nel tempo presente mettendo a nudo un conflitto umano e sociale in cui il tempo sembra arrestarsi, retrocedere e poi riprendere forma.
L’installazione, promossa da I-design e dall’associazione Amici dei Musei Siciliani è a cura di Maria Luisa Montaperto e inserita nella programmazione di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.
Bio
Dario Denso Andriolo (Palermo, 1984) è laureato in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Palermo. La sua ricerca artistica, che trae origine dalla lavorazione diretta della materia, si è naturalmente orientata verso la progettazione grafica e la modellazione in 3D, integrando la presenza fisica dell’oggetto con video e mappature tridimensionali. I suoi lavori intrecciano scultura, grafica, design, audio e multimedialità, dando vita a installazioni dal forte impatto visivo.
Del 2015 è la serie in carta pressata “Under Pressure”. Nello stesso anno ha esposto in collettiva al MuRa di Racalmuto (AG) per “Diciotto sculture per dieci anni di biennio” a cura di Giuseppe Agnello, Daniele Franzella ed Emilia Valenza. Al 2017 risale la sua personale “In Saecula Saecolurum” (oratorio di san Mercurio, Palermo), inserita nella VI edizione di I-Design.
Ha curato scenografie digitali per musicisti quali Raving George, Crookers, Subsonica, Fedde Le Grand, Fatboy Slim, Bob Sinclar, Hardwell, Rocco Hunt e Reset e in spettacoli teatrali quali “Il Grande Oz” (2016) e “Sì, stiamo insieme!” de I soldi spicci (2018). Sue opere sono state acquisite in collezioni private quali Mercedes Smart e Unicredit e pubblicate in copertina nel settimanale “la lettura” del Corriere della Sera (agosto 2015). La sua scultura “Knigh”, un cavallo degli scacchi scolpito nella pietra lavica, è divenuta arredo urbano nel paese di Belpasso (CT), cittadina nota come la “scacchiera dell’Etna”.
Fra i videomapping realizzati “Peace will feed the world”, per la diciottesima edizione del Cous Cous Fest (2015, San Vito Lo Capo, TP), “Il ruggito della velocità” (2017, Real Albergo delle Povere, Palermo) e “Rinasce Palermo” (2018, Palazzo delle Aquile, Palermo).
07
dicembre 2018
Dario Denso Andriolo – Ad Calvariam
Dal 07 dicembre 2018 al 22 aprile 2019
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN MATTEO AL CASSERO
Palermo., Corso Vittorio Emanuele, (Palermo.)
Palermo., Corso Vittorio Emanuele, (Palermo.)
Biglietti
€ 2,50 (intero); € 1,50 (ridotto per gruppi e circuito “Le vie del sacro”)
Vernissage
7 Dicembre 2018, ore 19 con ingresso gratuito
Autore
Curatore